
Sabato sera è stata una bellissima serata di informazione e controcultura! Ringraziamo Teatri della Viscosa per il progetto fantastico che stanno portando avanti e per l’entusiasmo e la voglia di cambiare le cose che riescono a trasmettere! Ringraziamo tutte le persone che ci hanno aiutato per rendere possibile questa data e tutti i numerosissimi partecipanti! E’ stata una serata piena di spunti e stimoli per vedere la realtà con una diversa prospettiva e rendersi conto che se vogliamo che le cose cambino ognuno di noi deve fare la propria parte, lottare e non mollare di fronte agli ostacoli! Ringraziamo inoltre per la generosità dimostrata per la raccolta fondi per la Valle che stiamo portando avanti…Nei prossimi giorni comunicheremo altri punti di raccolta o eventi in cui continueremo a raccogliere fondi!


Qui le foto della serata
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Qui il video dell ‘intervento in apertura serata
http://www.youtube.com/watch?v=Emgm68IrxXs&feature=youtu.be

Di seguito l’intervento scritto
Il gruppo No Tav Brescia è un gruppo nato per opporre una resistenza al TAV sul territorio bresciano, con lo sguardo sempre rivolto alla valle e le sue dinamiche.
Come collettività di persone, in questi mesi, ci siamo mossi per tentare di contrastare la costruzione del TAV a Brescia, l’ennesima inutile grande opera che inciderà sul martoriato territorio bresciano. Un’opera con costi esorbitanti (2 miliardi e 50 milioni di euro per il lotto Treviglio-Brescia) che non porterà effettivi benefici alla cittadinanza se non un risparmio di una decina (o poco più) di minuti; rappresenta invece un enorme spreco di risorse pubbliche utilizzabili diversamente e, probabilmente, una delle più micidiali truffe organizzate nella storia recente di questo Paese, confezionataci direttamente dai soliti inciuci tra partiti, mafie e lobby economiche.
Basti pensare alle vicende giudiziarie (corruzione, associazione a delinquere, smaltimenti illeciti) che coinvolgono Italferr, la ditta che ha in carico la progettazione e la realizzazione delle tratte bresciane, e le intercettazioni telefoniche che hanno portato all’arresto di uno dei boss dei rifiuti lombardi, Locatelli, già pronto a sotterrare scorie e veleni nei cantieri della tratta Treviglio – Brescia. Ultima, ma non meno importante, la costruzione del Tav rappresenta l’ennesima occasione per creare nuove povertà attraverso espropri, cantieri decennali, consumo di suolo e devastazione ambientale. Un esempio? Il treno ad alta velocità solamente nella nostra città vedrà espropriate più di 70 persone della loro casa, senza contare terreni, giardini e altre proprietà.

Abbiamo deciso quindi di portare lo spettacolo di teatro No Tavevo Detto nel quartiere più colpito della città. Tra qualche settimana 23 abitazioni in Via Toscana verranno abbattute, verrà costruito un muro di 6-8 metri che affiancherà la linea ferroviaria e murerà decine di case, ci saranno mesi di cantiere con relative conseguenze di disagi al traffico e inquinamento per le polveri dei lavori.
A pochi metri da qui c’è una scuola materna e delle scuole elementari. Il comune non ha previsto ad oggi nessun piano per salvaguardare la salute di questi bambini che respireranno polveri dannose per il loro organismo! Addirittura lo scorso giovedì era fissato da tempo un incontro tra i genitori dell’asilo e il Sindaco che è stato annullato perché il primo cittadino dice di voler organizzare delle assemblee aperte a tutta la cittadinanza sul tema dell’alta velocità. Questa promessa l’ha fatta anche a noi, assicurandoci che con Italferr avrebbero fatto un incontro aperto nel quale avrebbero spiegato a tutti i Bresciani, sindaco compreso, quali saranno i benefici. E’ da novembre che aspettiamo, tra qualche settimana inizieranno i lavori e di questo incontro ovviamente non se ne sa nulla. …
E sapete la cosa più curiosa? Nonostante i progetti definitivi siano del 2009 i cittadini coinvolti lo hanno saputo solamente a luglio 2012 leggendo i giornali. Famiglie, tanti anziani, bambini, animali che verranno sradicati dal loro case e dalle loro vite! Provate a chiedere a qualcuna di queste persone come stanno! Ma non solo Via Toscana, anche il Villaggio Violino e Via Roncadelle, per fare solo alcuni esempi, saranno colpiti dal passaggio dell’alta velocità.
Quello che però ci teniamo a far capire a tutti è che l’alta velocità non dovrebbe interessare solo chi viene direttamente coinvolto dal suo passaggio, ma tutti. I soldi spesi per quest’opera potrebbero essere investiti in altri capitoli spesa: nell’istruzione, nella sanità, ecc. ecc.
E se vi state domandando perché il TAV a Brescia la risposta è semplice: perchè la costruzione di opere pubbliche come questa favorisce la crescita dell’intreccio tra partiti politici, imprenditori e mafie e perchè anche se non dichiarato esplicitamente, la TAV a Brescia servirà da vetrina per l’Expo 2015!
E sapete il suo costo? Se in spagna costa 9 milioni di euro al Km, in Francia 10… in Italia, in base alle tratte varia da 60 a 96 milioni di euro al Km! Secondo voi la mafia in questo aumento esponenziale dei costi non centra nulla??? Altro che interesse per i pendolari e per il cittadino!

Spesso ci avete visto in giro con lo striscione ” l’unica velocita’ che vogliamo è quella delle bonifiche “. Come sapete qualche giorno fa 44 persone ( di cui 6 arrestate ) sono finite sotto inchiesta per gli illeciti commessi sulla bonifica dell’area ex Sisas di Pioltello Rodano. Tra gli indagati dalla procura di Milano i vertici dell’Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente. Tra di loro è spuntato pure il nome dell’ex direttore dell’Arpa di Brescia , Giulio Sesana, in pensione da giugno e in attesa della nomina ministeriale a commissario straordinario per il sito Caffaro. Secondo gli inquirenti «non avrebbe vigilato sul trattamento dei rifiuti avvenuto anche nel bresciano». Insieme a lui anche Umberto Benezzoli, direttore generale dell’Arpa Lombardia, accusato di gestione illecita di rifiuti pericolosi, in relazione al «parere tecnico-scientifico» firmato con lo stesso Sesana. Per la procura di Milano sono tutti in diverso modo coinvolti nei mancati controlli al traffico di rifiuti pericolosi proveniente dalla discarica di Pioltello e finito in discariche e impianti di smaltimento della Lombardia e non solo. Una sorta di truffa dei rifiuti, in cui ciascun codice identificativo, per i rifiuti speciali, veniva ‘scambiato’ con codici identificativi diversi, per rifiuti ‘normali’.Un affaire impressionante, tra bonifica del sito milanese e interventi di smaltimento rifiuti gli inquirenti sospettano un giro d’affari (tra appalti e affidamento di servizi) ben superiore ai 150 milioni di euro.
Le dinamiche sono le solite: corruzione, appalti truccati, gestione delle risorse e del territorio date in mano ai privati e alla criminalità organizzata, spesso e volentieri con le connivenze da parte degli organi di controllo pubblici, compreso quelli locali. Il cerchio magico degli affari loschi realizzatosi ai danni della salute dei cittadini, e dei Beni Comuni, deve indurci a riflettere e chiedere che vengano riformati drasticamente gli enti Preposti(Arpa- Asl).
Contestualmente chiedere che venga istituita una autorità indipendente che realizzi una mappatura dei siti contaminati presenti in regione e che si nomini una commissione di esperti scientifici che vada a verificare tutte le “bonifiche” effettuate fino a questo momento realizzate, dando precedenza assoluta alla verifica all’area ex Sisas. Insomma dobbiamo spezzare il cerchio magico che da un lato inquina e poi si aggiudica il succulento piatto per le bonifiche.
Pensiamo che i sodi per la Tav possa essere utilizzato per e bonifiche, assai piu’ urgenti di una nuova linea ferroviaria.
In città esiste già la linea ferroviaria Milano-Treviglio-Brescia, non ne serve una nuova, basterebbe ottimizzare i servizi già esistenti e costruire un piano logistico dei trasporti basato sulle esigenze reali dei viaggiatori! Ed è per questi motivi che crediamo sia necessaria una resistenza nei confronti di quest’opera, in una città che non sa e non si interessa di come il TAV sia finito per passare da Brescia, in una città il cui sindaco non riesce ad andare oltre i soliti slogan dell’ “alternativa all’inquinamento”, o “apertura all’Europa” e che, durante un incontro avuto con lui, non riesce a indicarci nemmeno un vantaggio oltre ai famosi 20 minuti in meno sulla tratta BS-MI.
Esistono inoltre i progetti per il proseguimento della tratta da Brescia verso Verona. Ovviamente nessuno ne parla date le pesanti conseguenze che avrà sul territorio, conseguenze ancora più grosse per la cittadinanza che quelle attuali.

A Novembre durante l’incontro con il sindaco, questo si è definito “molto critico” riguardo all’uscita della tratta dalla stazione di Bs in direzione Pd, perché, se nel percorso in entrata gli espropri di abitazioni sono stati relativamente pochi, in quello di uscita saranno molti di più. Perciò Del Bono ha ipotizzato che si potessero far tornare i treni sui binari costruiti in entrata e ha affermato la sua intenzione di utilizzare tutto il proprio peso politico per sostenere questa soluzione . Italferr ha definito IMPOSSIBILE quest’ idea e Del Bono ha subito cambiato idea dicendo di far diventare Brescia il polo per l’entrata e l’uscita dell’alta velocità. Ed è questa la questione che ci preme molto…se per la tratta in entrata a Bs non possiamo fare molto (anche qualcuno diceva che nella vita a volte è necessario lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza), la tratta in uscita, unendoci e opponendoci possiamo davvero fermarla:
Quello che noi vorremmo proporre è un fronte comune, che unisca tutte le realtà che si oppongono al Tav e quelle che si occupano di tutelare l’ambiente e le fasce sociali più deboli sul territorio bresciano.
Noi crediamo veramente nello slogan “Un unica grande opera: salute, casa e reddito per tutte e tutti”, dove la Tav è simbolo del totale disinteresse governativo riguardo ai suddetti temi e dello sperpero del denaro pubblico che potrebbe invece essere impiegato per queste categorie, così la lotta notav diventa simbolo di resistenza a tutto ciò, non più solo a un treno.
Infatti a tal proposito in vista della giornata di mobilitazione nazionale indetta dal Coordinamento dei Comitati No Tav per il 22 febbraio, una giornata di lotta e mobilitazione dislocata ognuno nel proprio territorio, vogliamo costruire un percorso anche a Brescia. Consideriamo che il lancio di questa data è stato indetto dalla necessità di rispondere alla gravissima situazione giuridica che si è venuta a creare con gli ultimi arresti e alla fantasiosa accusa di “terrorismo” formulata dalla procura di Torino. Questo infatti altro non è che l’ultimo vergognoso tentativo di reprimere un movimento sociale che, in vent’anni di lotta, ha saputo produrre un’eccezionale patrimonio di saperi, di esperienze e di pratiche, trasformandolo di fatto in uno dei simboli della resistenza e della lotta contro le politiche di austerità. Una minaccia, quella contenuta in questo teorema giudiziario, che riguarda tutte le lotte sociali che in Italia contestano e si oppongono alle imposizioni del governo.
Per questa ragione, portando alle spalle il percorso che il 19 ottobre ci ha fatto attraversare insieme a decine di migliaia di persona le strade di Roma togliendo definitivamente la maschera al sistema delle grandi opere, vogliamo far capire a tutti che questa altro non è che un meccanismo che anche attraverso le politiche di austerità, sta facendo pagare direttamente a tutti noi il dramma della crisi. Un sistema che arricchisce enormemente alcune, sempre più esigue, minoranze e, di fatto, toglie le basi materiali per condurre una vita dignitosa a fasce sempre più vaste di popolazione. Welfare, casa, sanità, istruzione, mobilità locale, bonifiche ambientali (ecc.) vengono relegate, ormai da anni, ad ultima voce di spesa nelle agende dei governi delle “larghe intese”.
In previsione quindi del 22 febbraio, vogliamo provare a ricreare l’atmosfera vissuta a Roma e il 20 gennaio a Brescia, dove lotte solo apparentemente lontane hanno saputo fare fronte comune e trovare reciprocamente forza nel sostenere le proprie vertenze. Ed è proprio a partire dalla forza e dallo spirito percepiti in questa data che vorremmo dar vita ad un’altra giornata di lotta che denunci lo spreco di denaro pubblico e la devastazione che le grandi opere rappresentano per la nostra città e il suo territorio.
Intendiamo organizzare nelle prossime settimane un’ assemblea cittadina invitando tutte le realtà bresciane e non solo, a partecipare, per costruire insieme una proposta, che potrebbe essere una grande manifestazione, che veda impegnato questo unico fronte.
Con l’obbiettivo comunque di fermare il biocidio in atto a Brescia e nella sua provincia, che mina ogni possibilità di costruire un futuro per tutti noi. Per ribadire con forza il diritto naturale e costituzionale a resistere e ad opporsi alle scelte governative che tengono solo conto degli interessi dei potenti, delle lobby, delle banche e delle mafie a danno della popolazione. Perché la lotta contro il TAV non è solo la lotta contro un treno e non riguarda solo la Val Susa. Dobbiamo prendere esempio dalla Valle e salvaguardare il nostro territorio, il nostro presente e soprattutto il nostro futuro e quello delle prossime generazioni!
Uniamoci quindi per dire no alle speculazioni sulla viabilità, no alla distruzione del nostro territorio, no ad altro inquinamento nella nostra città e uniamoci per una sola grande opera: casa, salute e reddito per tutti!
