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Marcia no tav a Lonato: fermatevi! Noi non ci fermeremo!

A distanza di cinque anni dalla prima marcia No Tav sul Basso Garda, ieri siamo tornati a manifestare, questa volta nel territorio di Lonato dove, nelle ultime settimane, sono iniziati i cantieri del Tav.

Questo paese lacustre è guidato da un’amministrazione che oggi, come negli ultimi anni, gestisce le questioni pubbliche favorendo la cementificazione in nome del profitto economico. La linea ferroviaria ad Alta Velocità Brescia-Verona infatti non porterà alcun beneficio alla comunità locale o al turismo. La galleria di 7 chilometri a Lonato infatti, appoggiata da Sindaco e Giunta senza spiegazione di utilità alcuna, creerà espropri, problemi alle falde acquifere, disagio per il passaggio quotidiano di centinaia di tir negli anni di cantiere, inquinamento dell’aria e danni al turismo.

In questa situazione di mancanza di cura per il bene comune, di mancanza di partecipazione delle comunità nei processi decisionali politici, abbiamo sfilato per le vie del paese fino ad arrivare al cantiere per ribadire la nostra contrarietà.
Il cantiere ad oggi è una gigantesca distesa di terra espropriata ai lonatesi scavata e sollevata in ogni ora del giorno e della notte con passaggio di tir in strade non previste e contromano, e con “disagi” come il taglio “accidentale” dei cavi dell’energia elettrica alle abitazioni ed attività limitrofe. Sappiamo bene che questi cantieri preliminari non sono nulla in confronto ai veri lavori che l’alta velocità potrebbe portare sui nostri territori qualora il progetto proseguisse.

Così ieri, arrivati al cantiere sono state simbolicamente lanciate palle di terra e semi dove sorgono cumuli di terra scavata e dove un tempo c’erano campi coltivati, nella speranza che la natura sia più forte del profitto e del malaffare e continui a lottare, insieme a noi.
Ma la rabbia di vedere la nostra terra distrutta, lo sdegno di sapere che quest’opera non serve e probabilmente non verrà mai finita ci ha dato quel coraggio di riprenderci, anche solo per un momento, qualcosa che è della collettività: la nostra terra e il suo futuro. E così tra cori, sorrisi e anche un po di commozione ci siamo riappropriati di un pezzo di area cantierizzata ricordando ai lor signori del TAV che gli unici che si devono fermare sono loro, perché noi, come abbiamo detto, non ci fermeremo. Abbiamo lasciato sul terreno simbolicamente a monito i nostri Spaventav, perché continueremo a vigilare ed essere presenti.

Sproporzionato come sempre l’apparato di sicurezza messo in campo per il corteo di ieri con decine di celerini, elicottero della polizia sempre presente e Sindaco impegnato in prima persona a chiedere ai negozianti di chiudere le attività al passaggio del corteo per fomentare la paura e la diffidenza verso i propri stessi compaesani, rei colpevoli di chiedere spiegazioni su queste decisioni politiche speculative.

Come 5 anni fa ribadiamo la nostra contrarietà a questa grande opera inutile e come 5 anni fa sosteniamo che quest’opera si può fermare, costa ancora meno fermarla che farla e siamo ancora in tempo perché questi lavori sono solo una precantierizzazione.

Avevamo e abbiamo tutte le ragioni per proseguire nella nostra lotta, forti anche dei risultati dall’analisi costi benefici che ha bocciato ufficialmente quest’opera, determinati a percorrere come abbiamo sempre detto ogni strada possibile per fermare questo scempio.

Fermatevi, perché noi non ci fermeremo!

#notav #notavbresciaverona #dachesapasamia #fermarloepossibile #fermarlotoccaanoi #5ottobre #lonato #marcianotav #bastaveleni #cantieri #finoallavittoria

30/9 presidio #notav @consiglio comunale di Desenzano

QUESTA SERA ORE 20:30 PRESIDIO NO TAV SOTTO IL COMUNE DI DESENZANO!

Sul tema dell’Alta Velocità prosegue il teatrino della politica e ne siamo nuovamente testimoni a Desenzano. Da un lato c’è l’istituzione dell’Osservatorio sul Tav da parte della giunta locale con l’esclusione di una qualsiasi rappresentanza No Tav.

L’Osservatorio si dimostra un’azione ipocrita della maggioranza interessata solo a salvare la faccia e a mantenere dei buoni rapporti con alcuni soggetti delle frazioni. Non a caso L’Amministrazione, come tutti gli altri comuni interessati dalla tratta, è rimasta in silenzio dopo la pubblicazione dell’analisi costi-benefici, che ha bocciato il Tav Brescia-Padova.

I sindaci e i parlamentari locali non hanno fatto sentire con forza la propria voce per chiedere lo stralcio di un progetto dimostratosi insostenibile sul piano economico. Nessun politico ha dimostrato di volere tutelare il proprio territorio dai danni devastanti che porterà il Tav.

Dall’altro lato ci sono il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, che pare abbiano annunciato alcune interrogazioni per il prossimo c.c.

A questo punto hanno poco da intervenire su questo tema. Siamo di fronte a tre soggetti politici che la pensano allo stesso modo e hanno dato il via libera a un’opera negativa per oltre due miliardi di euro. Sul piano locale hanno fatto finta di nulla o hanno addirittura difeso le decisioni dei loro dirigenti.

A rendere ancora più ridicola la discussione è la proposta demenziale di una fermata Tav a San Martino.

Per questi motivi torneremo a mobilitarci con un presidio di protesta in occasione del consiglio comunale di Desenzano questa sera alle ore 20:30 sotto il comune di Desenzano (palazzo Bagatta)

Verso il 5 ottobre 2019: marcia #notav @Lonato e per fermare definitivamente quest’opera prosegue la mobilitazione dei territori! Ci vediamo questa sera perchè come diciamo sempre serviamo tutti e tutte per fermare questo scempio!

#notav #desenzano #consigliocomunale #versoil5ottobre #5ottobre #lonato #fermarloèpossibile #osservatoriotav #fermarlotoccaanoi #dachesapasamia #marcianotav

Pullman da Verona per la marcia NO TAV di sabato 5 ottobre

In vista della mobilitazione prevista per sabato 5 ottobre a Lonato del Garda, abbiamo pensato di organizzare un pullman così che tutte e tutti possano partecipare!

Per prenotare, scrivere alla pagina: No Tav Verona o cell 3293312003

Ci troviamo SABATO 5 OTTOBRE, ORE 11:30 al PIAZZALE della STAZIONE PORTA VESCOVO (di fronte alla Stazione di Porta Vescovo Stazione di Verona Porta Vescovo – VERONA)

5 ottobre 2019: marcia #NOTAV @ Lonato del Garda!

Con la pubblicazione dell’ Analisi costi – benefici la tratta TAV Brescia – Verona – Padova è ufficialmente quell’opera inutile, costosa e dannosa che abbiamo sempre denunciato. Diamo qualche numero:

• il saldo tra costi e benefici è negativo per 2,384 miliardi di euro, al quale andrebbe aggiunto il costo degli ingenti danni ambientali, non calcolati dall’analisi, legati a cantieri, inquinamento, gallerie e interferenze al reticolo idrico;
• il costo complessivo dell’opera è di oltre 8 miliardi di euro. Per il tratto gardesano tra Brescia e Verona (esclusi i tratti urbani quindi di cui ad oggi non esiste un progetto definitivo) si parla di 2,5 miliardi di euro. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha sottolineato la possibilità che i costi dell’opera aumentino in maniera considerevole viste le numerose ed evidenti lacune progettuali;
• progetti alternativi esistono, a partire dal miglioramento/potenziamento della linea storica. Ad oggi la tratta Brescia – Padova conta 142 treni al giorno ed è lontana dal punto di saturazione. Con accorgimenti tecnologici, già utilizzati per evitare la realizzazione del TAV Venezia – Trieste, si potrebbe arrivare addirittura a 220 treni giornalieri. Considerando, inoltre, che nessuna delle tratte AV fino ad ora realizzate in Italia rispetta le previsioni di traffico passeggeri con le quali si è giustificata la realizzazione;
• il costo di eventuali penali oscillerebbe tra 800 milioni e 1,2 miliardi di euro, a fronte di un costo complessivo di oltre 8 miliardi di euro. Bloccandola, si arriverebbe quindi ad un risparmio vicino a quei 7 miliardi di euro che il governo attuale ha tagliato a servizi essenziali come istruzione e sanità per risanare il debito pubblico.

Potremmo elencare gli innumerevoli danni al nostro territorio e al suo patrimonio storico/artistico/naturalistico, alla mancanza di compensazioni, alle inchieste giudiziarie che già coinvolgono questa tratta e le ditte appaltate ai lavori, con terribili condizioni di lavoro dentro ai cantieri delle grandi opere, alle clamorose lacune progettuali, ai favori ad Eni, ai siti inquinati scomparsi nel progetto ecc.

Preferiamo, però, invitarvi a continuare la battaglia con noi. In questi anni abbiamo ottenuto tanto con le nostre mobilitazioni, siamo in un momento cruciale di apertura forzata dei cantieri con immorali decreti di urgenza (urgenza con un progetto vecchio di vent’anni!), e non ci sentiamo per niente sconfitti, anzi, abbiamo appena iniziato!

CI VEDIAMO TUTTE E TUTTI IL 5 OTTOBRE A LONATO e nel frattempo vi aspettiamo il 15 settembre a Brescia e il 29 settembre a Peschiera per due importanti iniziative ludico-informative in avvicinamento al corteo del 5 ottobre!

AVANTI NO TAV!

5/6: assemblea pubblica NO TAV @Brescia – cosa potrebbe succedere alla nostra città?

Da anni a Brescia sentiamo parlare “dell’uscita a est della città” del progetto TAV Brescia-Verona.
Nonostante sui giornali escano notizie e ipotesi varie, il Comune di Brescia e l’amministrazione di Del Bono continuano, ad oggi, ad affermare che non c’è un progetto, che gli allarmismi della popolazione coinvolta sono prematuri e che, in ogni caso, non c’è nulla di cui preoccuparsi perché l’uscita da Brescia comunque
non sarà impattante.
Dopo anni di proclami vogliamo ora fare insieme il punto della situazione.

La possibilità che con il decreto “sblocca cantieri” si scelga un commissario straordinario per il Tav, con il potere di accelerare l’iter progettuale e bypassare tutti i problemi presenti, soprattutto quelli ambientali, è concreta.
Opera questa sulla cui eventuale utilità nessuno ha mai saputo fornire dati concreti, mentre il governo ha espresso palesemente la propria posizione: “il (la) TAV si deve fare” a prescindere (aggiungiamo noi), facendo palesemente emergere la
vera motivazione per cui il TAV va costruito: è una SCELTA POLITICA PURAMENTE DETTATA DA INTERESSI ECONOMICI soprattutto a vantaggio dei grandi industriali del nord, senza tenere in minimo conto che le linee attuali possono essere debitamente potenziate visto che attualmente sono largamente sottoutilizzate, evitando devastazioni ambientali e lo sperpero di denaro pubblico.

In una città e una provincia così massacrate dal punto di vista ambientale, dove la nostra salute è sempre più compromessa e i fondi per il risanamento non vengono stanziati adeguatamente, non possiamo permetterci di rimanere indifferenti e vedere altro territorio distrutto per meri interessi economici e non per necessità .

Per questi e tanti altri motivi vi aspettiamo mercoledì 5 giugno alle 21:00 presso il salone Argentina di via Repubblica Argentina 120 a Brescia.

#notav #dachesapasamia #fermarloèpossibile #fermarlotoccaanoi #brescia #salute #futuro #bastaveleni

LA REPRESSIONE CREA SOLO SOLIDARIETA’: iniziamo a dirvi grazie!

A ieri ci sono stati donati € 645,00.

UN ENORME GRAZIE a tutt* coloro che ci hanno aiutato finora! Grazie anche a chi non può donare, ma ci sostiene diffondendo l’appello e partecipando alle nostre iniziative.

LA REPRESSIONE CREA SOLO SOLIDARIETA’, NON CI SPAVENTANO I DASPO DEL PODESTA’!

La raccolta fondi con le libere donazioni all’iban che trovate nel volantino prosegue e ricordiamo anche la cena di sabato 9/02 Fagiolata NO TAV cena per le spese legali.

Prenotatevi entro il 7 febbraio chiamando il 3779533284.

#notav #notavbresciaverona #lonato #daspo #raccoltafondi #speselegali

9/2 fagiolata no tav di solidarietà a Lonato per le spese legali

Sabato 9 febbraio organizziamo una FAGIOLATA NO TAV, una cena per aiutare a sostenere le spese legali per i daspo dati dal comune di Lonato agli attivisti e alle attiviste per i fatti del 17 gennaio 2019.

Ricordiamo che in quella data un gruppo di attivist* ha partecipato pacificamente e silenziosamente ad un convegno organizzato da Coldiretti e Comune di Lonato esponendo solo uno striscione con scritto “Quale futuro? Quale agricoltura? Con il tav solo danni e spazzatura”. Tanto è bastato per scatenare l’Assessore exPugile Vanaria, che ci ha aggredito fisicamente e verbalmente. Ha disturbato lui il suo convegno, non di certo noi! Il podestà Tardani, ha pensato bene di firmare dei daspo contro gli/le attivisti/e e non contro il vero violento della serata, l’Assessore ExPugile Vanaria.
Abbiamo ricevuto tanto sostegno in questi giorni e ritrovarci in una cena è il modo migliore per dimostrare ancora una volta che la loro repressione genera solo solidarietà!

NOI SIAMO DALLA PARTE DEI TERRITORI, LORO DA QUELLA DEI POTERI FORTI!

MENU’ DELLA SERATA:
Antipasto con torte salate e pinzimonio con salse
Fagiolata nostrana con polenta
Formaggi locali con marmellate
Verdura cruda e cotta
Dolce
Bevande escluse
Euro 16 a persona.

Prenotare ENTRO IL 7 FEBBRAIO chiamando al 377 9533284. SOLO CHIAMATE, NON MESSAGGI SU WHATSAPP O MESSENGER.
#notavbresciaverona #notav #cena #cenasolidale #speselegali #daspo #lonato

I VERI FACINOROSI E INTOLLERANTI SIETE VOI!

La giunta leghista di #Lonato non conosce fine alla propria disonestà intellettuale.
La maggioranza ci accusa di essere dei “facinorosi” antidemocratici. Il riferimento è ancora alla nostra protesta dello scorso 17 gennaio in occasione dell’incontro con #Coldiretti.

Peccato che la giunta Tardani, con l’avvallo della polizia locale, continua a ripetere una versione completamente FALSA dei fatti. Mentono sapendo di mentire. Non ci stancheremo mai di ripetere che la nostra presenza nella sala inizialmente è stata pacifica e SILENZIOSA. Le tensioni si sono verificate a seguito delle provocazioni del podestà Tardani, degli esponenti di Coldiretti e dell’Assessore all'(In)sicurezza Vanaria, che ha perso addirittura il controllo e ci ha aggredito fisicamente.
Chi è davvero il facinoroso? Chi è davvero intollerante? Ad esempio chi firma 13 daspo con una ricostruzione assolutamente falsa dei fatti con l’intento (mancato) di intimidire?

Noi comunque abbiamo mantenuto la nostra parola e ci siamo mobilitati in occasione del consiglio comunale. Anche in quella sede la maggioranza leghista ha dimostrato totale disinteresse per il territorio e un atteggiamento da sceriffo.

L’Amministrazione ha ammesso di non sapere nulla di pià sul sequestro delle ex cave di Vezzola rispetto a quanto emerso sui giornali. Non si è preoccupata di acquisire documentazione o avere contatti con chi di dovere.

Non si sa cosa faranno gli amministratori nel caso in cui ci fossero delle conseguenze sul piano penale.

Peggio ancora la maggioranza si è nascosta dietro le decisioni calate dell’alto. Peccato che il comune di Lonato non abbia MAI fatto sentire la propria voce contro il #Tav e sia amministrato dalla Lega, che ora è pure al governo del paese.

Al temine della votazione del punto sette è esplosa la nostra giusta rabbia contro l’ipocrisia di un ceto politico che ci sta portando alla rovina. Una contestazione doverosa, seppure sciolta spontaneamente, che ha nuovamente sfidato qualunque divieto o intimidazione.

Cari leghisti, se il progetto sarà confermato, sarete i responsabili degli #espropri, dei danni ambientali e dello spreco di denaro pubblico dell’Alta Velocità. Insieme ovviamente al Movimento 5 Stelle, da cui ci si aspetta piena coerenza a quanto ha sempre sostenuto.

Sos Torte e Cibo per Marcia No Tav di domani a Lonato!

Per far si che la marcia di domani abbia anche un momento di convivialità e condivisione ABBIAMO BISOGNO DELL’AIUTO DI TUTTE E TUTTI!

Portate torte dolci e salate, pizze, focacce e altro cibo o bevande a vostro piacimento (anche acquistato) per organizzare il banchetto di raccolta fondi e aiutarci così a coprire i costi della MARCIA NO TAV DEL 29 SETTEMBRE CONTRO IL TAV BRESCIA-VERONA!

Se non venite al corteo ma volete comunque aiutarci, fateci sapere scrivendo inviandoci una mail a info@notavbs.org o sulle nostre pagine facebook!

A DOMANI, CARICHI, RUMOROSI E DETERMINATI CHE FERMARE IL TAV E’ POSSIBILE E TOCCA ANCORA UNA VOLTA A NOI!

29 settembre: marcia NO TAV sul BASSO GARDA!

E’ chiaro che la battaglia contro la realizzazione della tratta TAV Brescia-Verona sarà lunga e difficile.

Nell’ultimo periodo non sono mancati i colpi di scena e, soprattutto, sono continuate le forzature dell’iter autorizzativo per spianare la strada alla possibile apertura dei cantieri per il primo lotto costruttivo.

Continuano inoltre a piovere le bocciature e le stroncature. Ultima arrivata la Corte dei Conti Europea che in una recente relazione ha bocciato i progetti relativi all’Alta Velocità, denunciando gli esorbitanti costi di realizzazione e sottolineando la necessità di una completa revisione progettuale. Il documento insiste poi, in pieno accordo con quanto il movimento No Tav denuncia da anni, sulla totale assenza di un’analisi costi benefici credibile che permetta di valutare l’effettiva utilità degli investimenti su questa grande opera.

Riassumiamo quest’ultimo anno:
– Il 2/3/2018, a due giorni dalle elezioni, viene approvato il progetto definitivo riguardante il primo lotto costruttivo dell’opera. Tutto ciò nonostante la Corte dei Conti imponga 309 prescrizioni al progetto che, se rispettate, lo modificherebbero in maniera sostanziale.
– Il 24/3/2018 la delibera del C.I.P.E. che approva il progetto definitivo è pubblicata in gazzetta ufficiale. Sugli ultimi passaggi dell’iter autorizzativo e sul progetto definitivo pendono 6 ricorsi ai tribunali amministrativi e 6 ricorsi alla Corte di Giustizia europea portati avanti da associazioni, espropriandi e alcune amministrazioni comunali.
– 18 amministrazioni comunali dell’Alto Mantovano e il gestore della rete idrica Sisam presentano uno studio sugli impatti che la realizzazione della galleria di Lonato comporterebbe alle falde freatiche, mettendo a rischio l’approvvigionamento di acqua potabile per 90.000 persone.
– Il 6/6/2018 Rete Ferroviaria Italiana e Cepav 2 (il general contractor che realizzerà l’opera) firmano il contratto per la realizzazione del primo lotto costruttivo della tratta Alta Velocità/Alta Capacità Brescia – Verona, nonostante una delle ditte facente parte del consorzio (Condotte S.p.a) sia sull’orlo del fallimento.
– Il 18/7/2018 l’amministrazione comunale di Lonato (BS), a maggioranza leghista, approva in meno di 48 ore il cambio di destinazione d’uso che permetterebbe l’apertura di un primo cantiere in alcune cave dismesse di proprietà della Vezzola S.p.a., uno dei colossi bresciani della movimentazione terre.
– Il 26/7/2018 il Ministero delle Infrastrutture azzera i cda di RFI e FS e annuncia ripensamenti sugli investimenti in merito all’Alta Velocità.
– Il 2/8/2018 iniziano ad arrivare le prime lettere da Cepav 2 agli espropriati del TAV Brescia-
Verona.

Due importanti assemblee pubbliche hanno ribadito l’importanza di continuare la lotta per bloccare quest’opera inutile. Sappiamo bene che quest’opera rimarrà incompiuta, visto le enormi lacune progettuali. Per questo motivo, oltre a continuare a presidiare il territorio, si è deciso di lanciare una manifestazione il 29 settembre.

Per rimarcare tutta la contrarietà a questo progetto e alle modalità con le quali è stato portato avanti.

Per ribadire che non vogliamo cantieri e che sul nostro
territorio non decidono i poteri forti, ci vediamo
il 29 settembre!