– Operai senza distanziamento ne tanto meno maschierine, ma senza nemmeno protezioni o attrezzatura da cantiere (scarpe antinfortunistiche, caschetto, ecc) (foto 2).
– Strade chiuse senza avvisare chi abita o lavora nella zona, enormi disagi per il traffico, strade sporche e già rovinate dal continuo passaggio di mezzi pesanti (foto 3).
– Continui disagi non segnalati, o segnalati nel momento stesso dei lavori solo con l’affissione di cartelli non sempre nei pressi delle abitazioni o attività, alla popolazione che vive nelle zone limitrofe ai cantieri: interruzione dell’acqua, o dell’elettricità (foto 4).
– Sempre più verde, sempre più alberi, sempre più campi ci vengono tolti (foto 5).
– Mancanza di tutela delle zone umide (foto 6).
– Rifiuti stoccati in modo “discutibile” (foto 7).
Ogni giorno arriva una nuova segnalazione da chi vive vicino ai cantieri TAV e ne sta subendo giorno dopo giorno tutti i disagi e sta verificando tutte le “irregolarità” che avvengono.
Siamo di nuovo qui a denunciare che in piena emergenza sanitaria quello che sta accadendo per la costruzione di un’opera intutile è ancora più vergognoso.
Nessuno vigila, nessuno controlla…..e loro fanno tutte queste cose a spese nostre, della nostra salute e del nostro futuro!
Possiamo ancora fermarli, ma sopratutto dobbiamo fermare i nuovi progetti in uscita da Brescia e la Verona-Vicenza!
Avanti #notav, difendiamo la nostra terra, la nostra salute e il nostro futuro!
Lunedì pomeriggio a Campagna di Lonato è stata inaugurata “Martina”, la talpa con cui verrà scavata la galleria di quasi 8 km a Lonato del Garda che permetterà il passaggio del Tav sui nostri territori.Un’ennesima inaugurazione a porte chiuse con una passerella di politici e una militarizzazione imponente.
Lunedì pomeriggio a Campagna di Lonato è stata inaugurata "Martina", la talpa con cui verrà scavata la galleria di quasi…
Già dalle ore 13.00 arrivavano segnalazioni dagli abitanti della zona che, ignari di quanto stesse succedendo, si sono ritrovati in mezzo a posti di blocco, strade chiuse, traffico deviato ecc.
Addirittura gli stessi giornalisti invitati all’inaugurazione scortati e portati al cantiere da un pullman. Impossibile avvicinarsi a Martina, nemmeno a piedi.
E così si è svolta l’ennesima inaugurazione Tav, perché al di là del Covid ora, anche in passato tutte le inaugurazioni di grandi opere inutili si sono svolte a porte chiuse per evitare contestazioni. Politici circondati dalla polizia, la solita storia raccontata ai giornalisti (e di conseguenza riportata sui giornali) del Tav che porterà lustro al Paese e farà ripartire l’economia italiana, la stessa storia che vediamo da decenni in Val Susa, al Terzo Valico ecc ripetersi.
Ovviamente tutto a spese nostre, le spese pubbliche.
Presente anche il Sindaco di Lonato, Tardani, da sempre pro-Tav a raccontare la favola delle compensazioni Tav che risolveranno ogni problema sul territorio lonatese. Perché ad ogni nuova campagna elettorale le favole raccontate rimangono sempre le stesse e puntualmente rimangono tali, solo favole.
Come nei migliori film accanto a lui don Matteo, parroco della zona, che ha addirittura benedetto la talpa a beffa dell’Enciclica del suo superiore, Papa Francesco che della tutela dell’ambiente e dell’importanza di proteggere la nostra terra comune ne ha fatto una delle priorità del suo mandato.
Ovviamente presente la ministra del #PD Paola De Micheli con gli elogi all’Alta Velocità del caso. Ministra che sembra dimenticarsi di guidare lo stesso Ministero che ha bocciato sul piano economico quest’opera con l’Analisi costi-benefici. Tutti d’accordo sulla distruzione inutile dei territori lombardo-veneto.
Un unico grande “partito del cemento e degli interessi economici di pochi” al quale si è aggiunto come complice il Movimento 5Stelle per rimanere a Governo.
La rappresentazione perfetta di una politica concentrata verso gli interessi dei grandi monopoli e lontanissima dai bisogni reali della popolazione.Popolazione che ha assistito invece ad un ennesimo weekend di tragedie, le solite tremende tragedie che ogni volta che piove colpiscono una o più delle nostre regioni.
Ponti crollati, strade e case che non esistono più, persone morte e disperse.Popolazione che nelle ultime settimane ha visto i propri pendolari della zona costretti a prendere treni regionali per gli ennesimi tagli alle Frecce con la scusante dell’entrata in vigore degli orari autunnali.
Perché in piena pandemia è bene evidentemente ottimizzare economicamente le corse, tagliare i servizi essenziali e ammassare i pendolari suoi pochissimi treni regionali rimasti.
Popolazione che vede sui giornali inaugurare un’opera imponente piena di prescrizioni non adempite, dai rischi sismici a quello idrogeologici, al possibile inquinamento delle proprie falde acquifere per le sostanze chimiche utilizzate durante gli scavi.Interessa alla Ministra ri-destinare i soldi delle grandi opere inutili come il Tav ad opere necessarie ed urgenti come la messa in sicurezza del territorio? NO.
Interessa al Sindaco di Lonato tutelare il proprio territorio salvaguardando le proprie falde acquifere e la salute dei propri pendolari? NO.
Interessa a questi politici, ipotetici nostri rappresentanti, confrontarsi con chi li ha eletti su progetti così impattanti per il territorio e la popolazione? NO.
Meglio quindi inaugurare e benedire gli scavi di Martina in gran segreto nella speranza di distrarre l’attenzione dai veri problemi del paese. Martina che, per giunta, di “piccolina”, come si evince dalle fotografie, ha ben poco e che apporterà danni irrimediabili ad un territorio già altamente sfruttato, inquinato e svenduto al mero profitto economico.
Domani dalle 17:00 torneremo finalmente tutti e tutte insieme davanti ai cantieri del TAV per condividere insieme un momento di socialità e per ribadire la nostra presenza e la nostra contrarietà all’opera.
Mentre la politica come era tristemente prevedibile cerca di rilanciare l’economia con la favola delle grandi opere, noi dobbiamo tornare a confrontarci e attivarci di fronte a questa nuova fase che ci troviamo a vivere. Non possiamo lasciare al partito del cemento la possibilità di sfrtuttare questa fase tra la crisi santiaria e quella economica per imporre la costruzione di opere inutili, costose e dannose.
Durante il presidio faremo un flashmob per cui invitiamo tutti e tutte a portare con se una sedia / sgabello.Se nessuno controlla, i sindaci se ne fregano, gli organi preposti anche, noi invece ci siamo, alziamo di nuovo l’attenzione sulle fragilità del nostro territorio e della salute di chi ci vive. Facciamo quello che le istituzioni non fanno come ricordare che ci sono ancora ampi margini per fermare quest’opera!
Pretendiamo la difesa della nostra terra, delle sue biodiversità così importanti anche per la salute delle persone, pretendiamo la difesa della nostra salute senza aggiungere altro inquinamento per decenni in una zona così già pesantemente colpita, pretendiamo che i soldi pubblici, miliardi di euro, vengano spesi per quello che davvero ci serve: santià, istruzione, messa in sicurezza dei territori, sostegno alle piccole imprese e ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti, e tantissimo altro…
Ricordiamo di portare mascherine e di mantenere le distanze di sicurezza. A domani #notav!
5 anni fa la nostra prima manifestazione #notav proprio domenica 5 ottobre.
Dopo 5 anni siamo ancora al punto di allora: la partita è ancora aperta, nulla è stato costruito, i lavori attualmente iniziati sono solo lavori preliminari di cantierizzazione e non esiste ancora ad oggi un progetto per tutta la tratta.
Fermare quest’opera costa anche ora molto meno che farla (circa 7 miliardi di risparmio sulla BS-VR-PD).
Le uniche differenze rispetto ad allora sono che non sarà solo una passeggiata tra i vigneti e le vie dei paesi, ma una marcia verso il cantiere di Lonato e che siamo ancora più convinti e determinati, anche forti dell’analisi costi benefici, a percorrere ogni strada possibile per fermare quest’opera inutile, senza delegare a nessuno, sopratutto ai politici!
Come diciamo da anni: fermarlo è possibile, ma tocca a tutti e tutte noi!
In vista della mobilitazione prevista per sabato 5 ottobre a Lonato del Garda, abbiamo pensato di organizzare un pullman così che tutte e tutti possano partecipare!
Per prenotare, scrivere alla pagina: No Tav Verona o cell 3293312003
Ci troviamo SABATO 5 OTTOBRE, ORE 11:30 al PIAZZALE della STAZIONE PORTA VESCOVO (di fronte alla Stazione di Porta Vescovo Stazione di Verona Porta Vescovo – VERONA)
Con la pubblicazione dell’ Analisi costi – benefici la tratta TAV Brescia – Verona – Padova è ufficialmente quell’opera inutile, costosa e dannosa che abbiamo sempre denunciato. Diamo qualche numero:
• il saldo tra costi e benefici è negativo per 2,384 miliardi di euro, al quale andrebbe aggiunto il costo degli ingenti danni ambientali, non calcolati dall’analisi, legati a cantieri, inquinamento, gallerie e interferenze al reticolo idrico;
• il costo complessivo dell’opera è di oltre 8 miliardi di euro. Per il tratto gardesano tra Brescia e Verona (esclusi i tratti urbani quindi di cui ad oggi non esiste un progetto definitivo) si parla di 2,5 miliardi di euro. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha sottolineato la possibilità che i costi dell’opera aumentino in maniera considerevole viste le numerose ed evidenti lacune progettuali;
• progetti alternativi esistono, a partire dal miglioramento/potenziamento della linea storica. Ad oggi la tratta Brescia – Padova conta 142 treni al giorno ed è lontana dal punto di saturazione. Con accorgimenti tecnologici, già utilizzati per evitare la realizzazione del TAV Venezia – Trieste, si potrebbe arrivare addirittura a 220 treni giornalieri. Considerando, inoltre, che nessuna delle tratte AV fino ad ora realizzate in Italia rispetta le previsioni di traffico passeggeri con le quali si è giustificata la realizzazione;
• il costo di eventuali penali oscillerebbe tra 800 milioni e 1,2 miliardi di euro, a fronte di un costo complessivo di oltre 8 miliardi di euro. Bloccandola, si arriverebbe quindi ad un risparmio vicino a quei 7 miliardi di euro che il governo attuale ha tagliato a servizi essenziali come istruzione e sanità per risanare il debito pubblico.
Potremmo elencare gli innumerevoli danni al nostro territorio e al suo patrimonio storico/artistico/naturalistico, alla mancanza di compensazioni, alle inchieste giudiziarie che già coinvolgono questa tratta e le ditte appaltate ai lavori, con terribili condizioni di lavoro dentro ai cantieri delle grandi opere, alle clamorose lacune progettuali, ai favori ad Eni, ai siti inquinati scomparsi nel progetto ecc.
Preferiamo, però, invitarvi a continuare la battaglia con noi. In questi anni abbiamo ottenuto tanto con le nostre mobilitazioni, siamo in un momento cruciale di apertura forzata dei cantieri con immorali decreti di urgenza (urgenza con un progetto vecchio di vent’anni!), e non ci sentiamo per niente sconfitti, anzi, abbiamo appena iniziato!
CI VEDIAMO TUTTE E TUTTI IL 5 OTTOBRE A LONATO e nel frattempo vi aspettiamo il 15 settembre a Brescia e il 29 settembre a Peschiera per due importanti iniziative ludico-informative in avvicinamento al corteo del 5 ottobre!
Questo è quanto sta succedendo nelle nostre zone, in particolare a Campagna di Lonato e Desenzano. Lo pubblica il BresciaOggi.it e lo rendiamo pubblico noi, che stiamo monitorando i lavori di cantierizzazione.
Dopo che il governo gialloverde ha calato le braghe per un progetto vecchio e redditizio per pochi, c’è stata una forte accelerazione nell’avvio dei lavori. Evidentemente portare avanti il progetto degli “acerrimi” nemici del Partito Democratico e di Forza Italia non gli da fastidio: nella mangiatoia delle grandi opere vanno tutti d’accordo.
Tra le gravi lacune di questo progetto, ricordiamo che NON E’ AGGIORNATO CON LE PIU’ RECENTI NORME ANTISISMICHE e che tutta la zona del Garda è classificata ad una classe 2, ovvero di media sismicità.
Se MoVimento 5 Stelle e Lega – Salvini hanno deciso di non fermare un progetto inutile che distruggerà un territorio già molto fragile e sfruttato e se IL SILENZIO DEI SINDACI del Basso Garda è assordante anche in questi giorni, noi non ci arrendiamo.
In questi giorni abbiamo attivato l’ #SOSCANTIERITAV e chiediamo a tutte le persone che vivono nelle zone dei cantieri di monitorare i lavori e SEGNALARE tutte le criticità contattandoci in diversi modi (trovate tutte le indicazioni QUI SUL NOTRO SITO o NELL’EVENTO FB!
Ad oggi i cantieri Tav sono spesso serviti ad interrare rifiuti illeciti e nella nuova “terra dei fuochi” lombardo-veneta questo rischio è ancora più elevato. L’obiettivo non è solo di monitorare, ma fare tutto il possibile per fermare questa inutile opera che altrimenti segnerà in modo irreversibile tutto il Basso Garda. NOI NON CI ARRENDIAMO!
Per questo il 5 ottobre faremo un grande corteo NO TAV a Lonato del Garda e in questi mesi faremo un nuovo percorso di informazione e volantinaggi, partecipando a feste e sagre dislocate sul territorio, facendo porta a porta per informare tutta la popolazione di quanto sta accadendo, con presidi informativi nelle piazze e con due grandi iniziative di avvicinamento:
il 15 settembre a Brescia presso il Parco Ducos 2 per una grande festa ludico-informativa
il 29 settembre a Peschiera del Garda presso il Santuario della Madonna del Frassino per la simulazione di cantiere
Restate collegati per tutte le iniziative, banchetti e volantinaggi, per venire ad informarvi o a fare informazione insieme a noi!
Per fermare il TAV serviamo tutti e tutte: non delegare, partecipa!
Venerdì sera il Consiglio Comunale di Lonato discuterà nuovamente dei DASPO dati ad alcuni attivisti e attiviste NO TAV lo scorso 17 gennaio per aver partecipato al convegno organizzato da Coldiretti e Comune di Lonato del Garda sul tema agricoltura.
Da anni gli unici che hanno sempre portato avanti con coraggio e coerenza la lotta contro questo inutile scempio siamo proprio noi, non possiamo accettare che ne qui, ne altrove, che chi lotta per difendere la propria terra e il proprio futuro venga sottoposto a restrizioni della libertà personale e di lotta.
Sappiamo bene, visto sopratutto quanto accaduto in Val di Susa, che la controparte cerca e cercherà di spaventarci e separarci anche con questi mezzi, ed è proprio per questo che negli scorsi mesi abbiamo lanciato iniziative e raccolte fondi per stare insieme e lottare fianco a fianco anche davanti alle loro “intimidazioni”. Ma sappiamo che dobbiamo continuare ad essere presenti e attivi per non permettere che questa modalità sia legittimata e usata sempre più contro di noi.
Con un Italia che sta scendendo in piazza sempre più numerosa per chiedere un cambiamento repentino per garantire un futuro a tutti e tutte, dopo la marcia del 23 marzo a Roma dove in migliaia siamo scesi in piazza ancora una volta per dire no a queste grandi opere inutili e distruttrici, e davanti a un governo sordo alle nostre richieste, sta ancora a noi lottare per fermare quest’opera.
Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo, perchè fermare il TAV è ancora possibile e tocca ancora a tutti e tutte noi, insieme.
Invitiamo tutte le realtà e le persone che in questi mesi ci hanno dimostrato solidarietà a partecipare a questo presidio. La libertà d’espressione è di tutt* e va difesa di fronte a queste aggressioni da parte delle istituzioni. Oggi è toccato a noi, la prossima volta a chiunque avrà ancora l’ardire di protestare. Ci vogliono zitti e zitte, noi non ci facciamo imbavagliare!
Partecipiamo numerosi e numerose a partire dalle 19.30 in
In data 17 gennaio 2019 un gruppo di attivisti/e No Tav Brescia-Verona ha partecipato al convegno organizzato da Coldiretti e Comune di Lonato del Garda. Un Comune che verrà devastato dai lavori dell’inutile treno alta velocità Brescia-Verona, ma che finora non ha fatto nulla per impedire questo scempio del suo territorio e ad oggi promuove convegni e fiere sull’agricoltura, forse non sapendo che le colate di cemento del tav non sono fertili per i terreni.
Abbiamo partecipato silenziosamente esponendo uno striscione che recitava “Quale futuro? Quale agricoltura? Con il tav solo danni e spazzatura!”. E’ bastato questo per scatenare la rabbia dell’Assessore alla (in)Sicurezza di Lonato, Vanaria, il quale ci ha spintonati e aggrediti cercando di strappare lo striscione mentre altri partecipanti al convegno si adoperavano per coprirci. Ne è nato a questo punto, e solo a causa di questo intervento violento, un battibecco in cui abbiamo denunciato le aggressioni subite.
Il giorno successivo sono stati recapitati 13 DASPO agli attivisti e alle attiviste presenti oltre ad una multa di € 100,00 cad.
Riteniamo tutto ciò un atto intimidatorio e aggressivo INACCETTABILE contro persone che stavano manifestando silenziosamente e pacificamente.
Abbiamo risposto a questo vergognoso attacco su tutti i fronti e lanciando una campagna di raccolta fondi per una CASSA DI RESISTENZA e una cena per coprire le spese legali, dimostrando ancora una volta, come è successo più volte in Val Susa, che questa repressione serve solo a creare maggiore solidarietà.
Ma la giunta leghista di #Lonato non conosce fine alla propria disonestà intellettuale. La maggioranza ci accusa di essere dei “facinorosi” antidemocratici.
Peccato che la giunta Tardani, con l’avvallo della polizia locale, abbia continuato a ripetere una versione completamente FALSA dei fatti. Mentono sapendo di mentire. Non ci stancheremo mai di ribadire che la nostra presenza nella sala inizialmente è stata pacifica e SILENZIOSA. Le tensioni si sono verificate a seguito delle provocazioni del podestà Tardani, degli esponenti di Coldiretti e dell’Assessore all'(In)sicurezza Vanaria, che ha perso addirittura il controllo e ci ha aggredito fisicamente.
Chi è davvero il facinoroso? Chi è davvero intollerante? Ad esempio chi firma 13 daspo con una ricostruzione assolutamente falsa dei fatti con l’intento (mancato) di intimidire?
Martedì 29 gennaio si terrà il Consiglio Comunale di Lonato del Garda, convocato su richiesta dei consiglieri di minoranza che presenteranno una mozione chiedendo il ritiro della delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 18/7/2018 “Esame ed approvazione di un progetto in deroga agli strumenti urbanistici per la formazione temporanea di area di cantiere connessa alla realizzazione di opere di interesse pubblico – Tratta AV/AC Milano – Verona”.
Ricordiamo che, in quel caldo consiglio comunale estivo, il Comune di Lonato in fretta e furia diede l’approvazione per la destinazione ad uso cantiere per l’Alta Velocità di una porzione di territorio che pochi giorni dopo venne messa sotto sequestro per smaltimento illecito di rifiuti.
Approvare questa mozione e ritirare quella delibera sarebbe il minimo per mettere una pezza su una decisione tragicomica.
Questa è una delle tante figuracce collezionate dalla giunta lonatese negli ultimi mesi, l’ultima si è verificata il 17 gennaio quando l’Assessore Pugile Vanaria ha aggredito un gruppo di attivisti/e No Tav, che in modo pacifico e silenzioso si erano presentati ad un convegno promosso da Coldiretti e Comune di Lonato. La nostra unica voce fu uno striscione con scritto “Quale futuro? Quale agricoltura? Con il tav solo danni e spazzatura!”.
La copia non conforme del Mike Tyson gardesano ha minacciato i presenti con pugni alzati e sferrandone uno ad un attivista. Gli attivisti e le attiviste hanno mantenuto la calma cercando di sedare l’animo del “combattente per caso”, ma al termine dell’incontro il Sindaco ha deciso che i meritevoli di Daspo e di multe dovevano essere i No Tav presenti. Riteniamo però che questo trofeo spettasse al campione in carica Assessore Pugile Vanaria e quindi torneremo in occasione del Consiglio Comunale martedì 29 gennaio dalle 19:30 con un presidio in piazza Martiri della Libertà (mai nome fu più consono), per consegnare al legittimo vincitore il trofeo “DASPO 2019” e per ricordare così al Sindaco Tardani che la repressione della libertà di espressione è più in linea con altri regimi.
Invitiamo tutte le realtà e le persone che in questi giorni ci hanno dimostrato solidarietà a partecipare a questo presidio. La libertà d’espressione è di tutt* e va difesa di fronte a queste aggressioni da parte delle istituzioni. Oggi è toccato a noi, la prossima volta a chiunque avrà ancora l’ardire di protestare.
Ci vogliono zitti e zitte, noi non ci facciamo imbavagliare!
Vi invitiamo a venire con dei cartelli in cui potete completare come preferite la frase “Libertà è ……”.
L’appuntamento è martedì 29 gennaio dalle 19:30 in piazza Martiri della Libertà a Lonato del Garda (BS).
Ieri sera siamo entrati in azione a Lonato in occasione di un incontro sull’agricoltura che si è tenuto in municipio per l’inizio della Fiera Regionale.
Lo scopo della nostra iniziativa è stato quello di denunciare la devastazione del TAV con tutto il carico di espropri del suolo agricolo e puntare il dito contro la Lega, locale e nazionale, ricordando le sue responsabilità politiche riguardo alla possibile approvazione della linea Alta Velocitá.
Ci siamo presentati con bandiere e con uno striscione con scritto “Quale futuro? Quale agricoltura? Con il Tav solo danni e spazzatura!“, ma la nostra presenza, all’inizio silenziosa, ha suscitato il nervovismo e l’ostilitá della giunta di Lonato.
Il sindaco ci ha intimato di andarcene nell’arco di 5 minuti, altri esponenti della Coldiretti hanno tentato di coprirci fisicamente (come si vede in questo video), fino a che l’assessore Vanaria ci ha dato addosso fisicamente. Nel video di seguito potete vedere l’aggressione recata da Roberto Vanaria nei nostri confronti durante l’incontro.
L'ASSESSORE VANARIA DI LONATO AGGREDISCE IL CGA E I NO TAV!Ecco il video dell'aggressione di Roberto Vanaria di #Lonato nei nostri confronti durante l'incontro organizzato ieri sera in municipio sul tema dell'#agricoltura. Pure i rappresentanti di Coldiretti si sono improvvisati "guardie del corpo", cercando di bloccare i #NoTav e coprire lo striscione.Tutti patetici tentativi che si sono infranti contro la determinazione degli attivisti, anche se rimane gravissimo il comportamento di quello che dovrebbe essere un rappresentante istituzionale.Evidentemente alla Lega non piace che le si ricordi le responsabilità dei danni e degli #espropri del possibile passaggio dell'Alta Velocità Brescia-Verona.Evidentemente la Giunta di Lonato preferisce tacere sul fatto che la futura area del cantiere Tav scelta dall'Amministrazione è sotto sequestro per smaltimento illecito di #rifiuti.Evidentemente alla destra e alle grandi imprese non fa piacere che si denunci la presenza di 40 siti inquinati certificati nel bresciano situati lungo il passaggio dell'AV ancora oggi senza un piano di bonifica.La lista potrebbe essere ancora lunga…LA LOTTA NO TAV NON SI ARRESTA!
Tutti patetici tentativi che si sono infranti contro la nostra determinazione, anche se rimane gravissimo il comportamento di quello che dovrebbe essere un rappresentante istituzionale.
Evidentemente alla Lega non piace che le si ricordi le responsabilità dei danni e degli espropri del possibile passaggio dell’Alta Velocità Brescia-Verona.
Evidentemente la Giunta di Lonato preferisce tacere sul fatto che la futura area del cantiere Tav scelta dall’Amministrazione è sotto sequestro per smaltimento illecito di rifiuti.
Evidentemente alla destra e alle grandi imprese non fa piacere che si denunci la presenza di 40 siti inquinati certificati nel bresciano situati lungo il passaggio dell’AV ancora oggi senza un piano di bonifica.
La lista potrebbe essere ancora lunga…Non ci siamo fatti intimidire e non abbiamo fatto nessun passo indietro, rimanendo dentro la sala.
Ai fatti di ieri questa mattina sono seguite delle gravi intimidazioni da parte di giunta e polizia locale che hanno emesso misure restrittive verso alcuni attivisti No Tav. Per questo domani, 19 gennaio 2019, a Lonato del Garda alle ore 15:00 abbiamo convocato una conferenza stampa presso la zona delle cave Vezzola in via Mantova 39, zona Lavagnone. E non finisce qui….
NOI DALLA PARTE DEI TERRITORI! VOI DA QUELLA DEI POTERI FORTI! MA RICORDATEVI CHE…. DA CHE SA PASA MIA.