Proseguono in valle di Susa le mobilitazioni del movimento no tav, nonostante la repressione e la demonizzazione. Ieri pomeriggio, domenica 12 gennaio, l’appuntamento, a sorpresa, era presso la caserma Ceccaroni di Rivoli, alle porte della valle di Susa dove le truppe degli alpini alloggiano e da dove ogni giorno i pulmini carichi di militari partono verso il cantiere tav di Chiomonte. Cariche contro i no tav sia attorno al perimetro militare che per le vie di Rivoli, con identificazioni del centinaio di presenti.
L’intervista con Francesco Richetto, movimento No Tav.
Ieri le botte, oggi invece – puntuale più dei treni dei pendolari, in perenne ritardo – la criminalizzazione di tutto il movimento popolare antialtavelocità. Il tribunale del riesame di Torino ha confermato l’arresto dei quattro attivisti No Tav in carcere dallo scorso 9 dicembre per i fatti al cantiere di Chiomonte del 14 maggio 2013. Confermata anche l’ipotesi di reato di attentato con finalità terroristiche formulata dai pm Rinaudo e Padalino.
Il senatore Pd Sì Tav Stefano Esposito ha invece denunciato di aver trovato sull’uscio di casa, dentro un sacchetto della spazzatura, tre bottiglie definite “incendiarie”. Accanto c’era un biglietto, continua Esposito, con scritto “Torna in prefettura, altrimenti farai bum bum ora che non c’è più il procuratore Caselli a proteggerli”. Nel foglio, non firmato, ci sarebbero minacce anche ad altri esponenti politici.
NO TERZO VALICO – Ancora Tav ma cambiamo scenario. Sabato 18 la lotta si sposta dalla Val di Susa al Terzo Valico, vicino Alessandria. In calendario, dal pomeriggio in avanti, il blocco del cantiere del paese Voltaggio, vicino Ronco Scrivia, a pochi passi dal parco naturale delle Capanne di Marcarolo.
Stamattina, lunedì 13 gennaio, presentata l’iniziativa.
Sentiamo Claudio, No Tav Terzo Valico.

Articolo tratto da: http://www.radiondadurto.org/