Il Coordinamento No Tav Brescia-Verona informa che presso il comune di Lonato sono stati depositati i primi ricorsi contro i daspo firmati dal “podestà” di Lonato Roberto Tardani. Come annunciato non abbiamo intenzione di sottostare agli atteggiamenti intimidatori e repressivi della giunta lonatese. Ribadiamo che i 13 ordini di allontanamento contro i No Tav non sono solo un’azione politica gravissima, che vuole minare il diritto democratico di dissenso e di protesta, ma sono il frutto di una ricostruzione falsa di quanto accaduto il 17 gennaio durante l’incontro organizzato da Coldiretti.
Non ci stancheremo mai di ripetere che la nostra presenza all’interno della sala è stata dal principio assolutamente silenziosa, rispettosa dell’incontro che si stava svolgendo e in nessun modo di impedimento all’ingresso. Solo dopo l’improvvisato “servizio d’ordine” della Coldiretti per coprire la nostra presenza, oltre che l’aggressione fisica e verbale dell’Assessore Vanaria, abbiamo fatto sentire con forza la nostra voce e contestato l’incontro. Un’azione, tra l’altro, durata temporaneamente e conclusa spontaneamente.
Segnaliamo che i ricorsi contro i daspo seguono la partecipatissima fagiolata no tav organizzata presso l’Arci Machini di Lonato. Una serata che ha visto ritrovarsi oltre sessanta persone (di più la sala non poteva ospitarne) per esprimere tutta la loro solidarietà al movimento e dare sostegno economico a chi lotta.
A dimostrazione, ancora una volta, che i No Tav non sono soli, ma hanno alle spalle una comunità resistente che non accetta le modalità da sceriffo della Lega e sostiene la lotta in difesa dei territori contro l’Alta Velocità.