Questa mattina siamo scesi in piazza in occasione dell’incontro che si svolgeva in Loggia tra l’amministrazione comunale e i dirigenti di Italferr, l’ente incaricato della realizzazione delle linee AV/AC nella nostra provincia.

In concomitanza con l’incontro abbiamo convocato una conferenza stampa per ricordare che l’anno che verrà, il 2014, sarà l’anno di inaugurazione dei cantieri nella nostra città. Abbiamo ritenuto importante ribadire la nostra contrarietà alla realizzazione di quest’opera spiegando che non solo chi è direttamente interessato dovrebbe opporsi alla sua costruzione, ma spiegando come il TAV ha a che fare direttamente con la crisi economica in atto.
È infatti un opera inutile e dannosa che non porta sviluppo, non porta benefici ai cittadini ma bensì toglie risorse alla scuola, alla sanità, oltre che al trasporto pubblico locale.
Inoltre non dimentichiamo che ci troviamo in una città dove l’emergenza abitativa è a livelli mai raggiunti prima con decine di famiglie che ormai quasi quotidianamente vengono sfrattate. Come sottolineato nelle ultime manifestazioni del 19 ottobre scorso a Roma e il 16 novembre in Val di Susa, dove eravamo presenti, l’unica grande opera che vogliamo è “casa e reddito per tutti”.
Inoltre abbiamo ritenuto fondamentale ribadire come in una città che si trova in uno stato di vera e propria emergenza ambientale, come la nostra, le priorità di spesa dovrebbero essere quelle delle bonifiche ambientali per tutelare la salute di tutti e soprattutto quella delle generazioni future. Particolarmente critica a Brescia è l’emergenza del sito Caffaro inquinato da PCB e la qualità dell’acqua, con concentrazioni di sostanze cancerogene preoccupanti.
Questa mattina abbiamo richiesto di poter partecipare all’incontro tra comune e Italferr ma la possibilità c’è stata negata. Dopo ore di presidio e attesa siamo però riusciti a ottenere un incontro con il Sindaco Del Bono, al quale abbiamo posto una serie di domande e questioni.
Le nostre richieste erano ben precise:
– vogliamo essere informati su quali, secondo loro, sarebbero gli effettivi benefici della costruzione di quest’opera sul nostro territorio e se, in tempo di crisi e emergenza ambientale, non sarebbe il caso di dare la priorità a queste problematiche piuttosto che all’alta velocità;
– vogliamo essere informati sull’avanzamento dei lavori e su come verranno organizzati, pretendendo che tutta la città venga a conoscenza dei reali tempi, disagi e danni che dovremo subire;
– vogliamo sapere se e come sono stati fatti i rilevamenti per escludere la possibilità di inquinamento da PCB nelle aree interessate dai lavori che rientrano nel cono d’inquinamento, e soprattutto vogliamo che l’eventuale bonifica di queste aree venga monitorata costantemente con particolare attenzione alla dislocazione del terreno inquinato in discariche apposite;
– vogliamo sapere come si pensa di intervenire per tutelare i bambini nell’asilo e nella scuola elementare che si trovano in prossimità dei futuri cantieri, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento acustico e da polveri;
– abbiamo chiesto al Sindaco di esporsi se contrario o favorevole alla tratta Brescia-Verona, cioè all’uscita del TAV da Brescia, che comporterà altri lavori nella nostra città molto più impattanti sull’ambiente e sugli abitanti rispetto alla tratta precedente, ribadendo la necessità che non si verifichi più una mancanza di informazione come successo negli anni scorsi.
Del Bono ha sottolineato fin da subito che i rapporti tra il Comune e Italferr non sono buoni e collaborativi ad oggi, questo perché ci si trova di fronte a una ditta che è ben cosciente del potere contrattuale che gli è stato dato dalla Legge Obiettivo e quindi, con una certa arroganza , lo fanno valere. In sostanza, a dir loro, gli Enti Locali in queste situazioni non hanno potere. Medesimo comportamento era stato mantenuto nei confronti degli espropriati, con modalità a dir poco sconcertanti.
Non potendo dare risposta alla maggior parte dei quesiti posti, Del Bono ha annunciato che verrà organizzato un incontro pubblico, possibilmente entro la fine dell’anno, in cui verranno noti “ i benefici che il TAV porterà a Brescia” (curioso che un sindaco favorevole al Tav non abbia saputo elencarne nemmeno uno!) e su come procederanno con i lavori nella nostra città.
Ovviamente non è stata fissata alcuna data per questo incontro, che dovrebbe essere fatto prima dell’inizio dei lavori, previsti per febbraio 2014. Dopo l’incontro di oggi però nemmeno quest’unica informazione è più certa.
Il primo cittadino ci ha informati però sul fatto che sarà attivata a breve una pagina internet sul portale del Comune sullo stato di avanzamento dei lavori.
Inoltre ci è stato comunicato che Italferr ha ottenuto la V.I.A. (valutazione impatto ambientale) per i lavori. Si presume quindi che i cantieri aperti in zona sito Caffaro saranno a norma. Nella realtà Italferr non ha affermato nulla di preciso a riguardo.
Per limitare i disagi ai cittadini verranno costruite, inoltre, barriere fonoassorbenti in prossimità delle rotaie, con “ attenzione anche all’aspetto estetico “ ha ribadito il primo cittadino.
Del Bono non ha saputo rispondere a nessuno dei nostri quesiti dal momento che nemmeno lui ha ricevuto risposte da parte di Italferr.
Per quanto riguarda l’eventuale uscita dell’alta velocità da Brescia, Del Bono oggi ha ipotizzato, in maniera completamente diversa da come se n’è sempre parlato fino ad oggi, un percorso alternativo. Anche su questo argomento nessuna certezza.
Se si dovesse dare un titolo all’incontro di oggi, lo potremmo solamente chiamare “Il concreto nulla”.
Siamo stufi di queste amministrazioni che non sanno, siamo stufi di dover pagare sulla nostra pelle scelte per le quali non siamo nemmeno stati interpellati, per questo continueremo a lottare insieme e pretendere risposte!
Vi ricordiamo quindi che domenica 24 novembre saremo a Desenzano a sostenere il presidio organizzato dal Coordinamento No Tav del Basso Garda- Alto Mantovano. Appuntamento alle 15.00 in Piazza Malvezzi. Vi aspettiamo!
