
Cade definitivamente l’accusa di terrorismo e con esso tutto l’impianto accusatorio formulato dai pm con l’elmetto Padalino e Rinaudo. Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi per danneggiamento aggravato, porto d’arma da guerra e violenza a pubblico ufficiale. C’è anche una multa di 5000 euro a testa e un risarcimento, del quale non si conosce la cifra, a Ltf mentre sono stati negati quelli richiesti dall’avvocatura dello stato e dal Sap.
Non si può esultare per una sentenza del genere, con i 4 notav dietro alle sbarre, ma quantomeno per una volta la sentenza non ha dato credito alla vendicativa e persecutoria linea di condotta della procura di Torino, che è bene ricordarlo, nasce nelle viscere dei fantasmi tanto cari all’ex procuratore Giancarlo Caselli, coordinatore della crociata contro i notav.
Il ridimensionamento delle accuse è un fatto positivo, perché sgretola il castello imbastito dai pm, già smontato dalla Cassazione, ma riapplicato nel caso di Lucio, Francesco e Graziano.
Dopo oltre un anno di dura detenzione, giustificata dal capo d’accusa oggi crollato,li vogliamo tutti liberi! Domani gli avvocati difensori del movimento chiederanno che gli imputati vengano trasferiti dal carcere agli arresti domiciliari.
L’udienza si è svolta, come le precedenti, nell’aula bunker del carcere delle Vallette a Torino. All’esterno un presidio di solidali. Il Movimento No Tav si è dato inoltre appuntamento nella Piazza del Mercato di Bussoleno, in Val Susa. Altre iniziative si svolgeranno in tutta Italia. A Brescia appuntamento in Piazza della Loggia alle ore 18.00.
Di seguito i servizi audio di Radio Onda d’Urto
Sentiamo dal presidio Vanni
Le valutazioni di Lele Rizzo
Il commento di Cristina la mamma di Mattia
In tutti questi mesi sono state moltissime le iniziative e le attestazioni di solidarietà ai quattro ragazzi e al movimento notav anche da persone non appartenenti direttamente ai movimenti di lotta, a dimostrazione di come questa sia una vera e propria ingiustizia, utile solo a fiaccare, o meglio a distruggere, il movimento notav, visto che con gli altri strumenti non ci si è mai riuscito.
Dalle 9.30 di questa mattina è in corso un presidio di solidarieta’ all’esterno dell’aula bunker allestita all’interno del carcere Le Vallette di Torino. Imponente la presenza di digos e poliziotti .
Dal presidio Renata Renna attivista No Tav
Maria di No Tav Torino ci ricorda i fatti del 13 maggio 2013
Maria ci ricorda i passaggi processuali piu’ significati
Simonetta Zandiri Tg Maddalena che segue i processi ai No Tav
Flavio No Tav Brescia ci parla del presidio che si terra’ in Piazza Loggia