10 dicembre 2016 – CORTEO NO TAV a Brescia: OGNI EURO SPESO PER IL TAV E’ UN EURO RUBATO A QUALCOSA DI UTILE PER TUTTI E TUTTE!

OGNI EURO SPESO PER IL TAV E’ UN EURO RUBATO A QUALCOSA DI UTILE PER TUTTI E TUTTE! 

E’ con queste parole che il 10 dicembre scenderemo tutti e tutte insieme in piazza contro l’inaugurazione del tratto TAV Treviglio-Brescia. Stando alle dichiarazioni fatte dai vari ministri, la cerimonia d’apertura si svolgerà alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Aldilà della volontà di ribadire con forza tutta la nostra contrarietà all’inutile progetto dell’alta velocità tra Brescia e Verona e in generale al sistema delle grandi opere, vogliamo fare in modo che quel giorno emerga tutta l’indignazione e l’insoddisfazione che si respira  a Brescia e nella sua provincia per le politiche neoliberiste portate avanti da questo governo: dal cosiddetto “Sblocca Italia” al Jobs Act, dalla cosiddetta “Buona scuola”  alle continue privatizzazioni di sanità e servizi. Tutte scelte che hanno di fatto peggiorato le condizioni di vita di milioni di persone in questo paese.

Sappiamo che la presenza del premier sarà molto probabilmente legata all’esito del Referendum costituzionale, al quale invitiamo a votare NO, anche per i numerosi vantaggi che porterebbe alle lobbie interessate alle grandi opere. Ci sono, infatti, dei passaggi della riforma che permetterebbero delle accelerazioni nella realizzazione di queste opere inutili e dannose.

Vogliamo quindi che il 10 dicembre sia un’occasione affinché le tante lotte che hanno preso forma nel nostro territorio possano ribadire con forza che i soldi che il governo vorrebbe spendere per il TAV, regalandoli alle ditte concessionarie della sua realizzazione, debbano essere spesi invece per migliorare le condizioni di vita delle persone.

Ci sono tanti, troppi interventi che potrebbero essere intrapresi se non si continuassero a finanziare gli interessi mafiosi e lobbistici che muovono le grandi opere e i grandi eventi.

*VOGLIAMO CHE I SOLDI DEL TAV SERVANO PER FINANZIARE SCUOLA E RICERCA
*VOGLIAMO CHE I SOLDI DEL TAV SERVANO PER FINANZIARE LE BONIFICHE PER POTER VIVERE IN UN AMBIENTE SALUBRE
*VOGLIAMO CHE I SOLDI DEL TAV SERVANO PER FINANZIARE UN SERVIZIO SANITARIO EFFICIENTE E ACCESSIBILE
*VOGLIAMO CHE I SOLDI DEL TAV SERVANO PER GARANTIRE UNA CASA A CHI NON CE L’HA
*VOGLIAMO CHE I SOLDI DEL TAV SERVANO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO E DEL DISSETO IDROGEOLOGICO
*VOGLIAMO CHE I SOLDI DEL TAV SERVANO PER FINANZIARE UN REDDITO MINIMO GARANTITO CONTRO LA PRECARIETA’ E LA POVERTA’
*VOGLIAMO CHE I SOLDI DEL TAV SERVANO PER USUFRUIRE DI UN SERVIZIO TRASPORTI LOCALE E REGIONALE EFFICIENTE E SOSTENIBILE

Non ci resta che dire #CIVEDIAMOIL10 insieme tutti e tutte noi che nella quotidianità facciamo i conti con le scelte che dall’alto ci vengono imposte, per vivere un presente dignitoso e lasciare alle generazioni future un posto migliore in cui vivere!

#civediamoil10 #dilloaRenzi #conisoldideltav

Per i dettagli del corteo potete trovare nelle prossime settimane aggiornamenti su questo articolo o sui nostri canali facebook.

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Terzo Valico – Il Vice Prefetto informava il Cociv sull’inchiesta in corso

da notavterzovalico.info

A distanze di settimane ormai dall’operazione con cui sono stati decapitati i vertici di Cociv, spulciando le centinaia e centinaia di pagine dell’inchiesta continuano a emergere particolari incredibili. Come potete constatare con i vostri occhi, a pagina 371 dell’ordinanza si legge di…

“un alto funzionario della Prefettura di Alessandria che avrebbe confidato, più volte (almeno due accertate), al PAGANI notizie su indagini legate ai calabresi che quello avrebbe appreso in ambito di commissione prefettizia per il contrasto alle infiltrazioni criminali negli appalti. Il nome del funzionario sarà qui omissato per le necessità di cautela delle eventuali iniziative che la Procura di Roma vorrà prendere.”

Peccato che i carabinieri si siano dimenticati un “omissis”, lasciando in chiaro il nome del Vice Prefetto Raffaele Ricciardi, in carica ad Alessandria dal 2012. Abbiamo deciso di pubblicarlo considerato che l’ordinanza l’hanno ormai in molti ed é scaricabile da diversi siti internet. Pertanto la necessità di cautela rilevata dal GIP ha perso del tutto la sua efficacia.

Le due pagine dell’ordinanza, che riportiamo nella loro interezza, si commentano da sé:

Pagani, Vice Presidente del Cociv oggi agli arresti, chiede informazioni a Ricciardi sui “calabresi”, riferendosi agli ‘ndranghetisti soci del direttore dei lavori De Michelis, lui risponde che secondo il comandante dei Carabinieri “erano in corso accertamenti”. Pagani sa tutti i capi di imputazione che gli verranno contestati mesi dopo. Questo ridefinisce il concetto di “talpa”, che fino ad ora credevamo essere un macchinario per scavare buchi nei monti.

Due domande:

In cambio di cosa il Vice Prefetto forniva informazioni?

E tu, caro Prefetto Tafuri, anche stavolta facciamo finta di niente?

Pare di sì: il coinvolgimento di Ricciardi è messo nero su bianco in un’ordinanza che è pubblica da due settimane, non c’è motivo di credere che a palazzo Ghilini e a Roma non lo sappiano, eppure è ancora al suo posto, come appare sul sito della Prefettura di Alessandria. È mai possibile che in questo paese si debba sempre attendere lo scandalo, altrimenti si fa finta di niente?

Fanno i tavoli, i protocolli e le commissioni contro la criminalità. Fanno di tutto per far sembrare pulita un’opera che fisiologicamente, per come è nata nella prima repubblica, e per le leggi dello Stato che la sottendono, non può che essere criminogena. E la Prefettura di Alessandria fra telefonate ad Incalza e talpe del Cociv sembra pienamente essere parte di questo sistema. La politica si girerà per l’ennesima volta dall’altra parte o deciderà di intervenire? La risposta temiamo di conoscerla ma saremmo felici di sbagliarci.

L’intera ordinanza é scaricabile qui

Per approfondire sulle ditte coinvolte nei lavori del Terzo Valico e sulle infiltrazioni della criminalità organizzata:

Tutto il marcio del Terzo Valico ad Arquata (ordinanza allegata) 7/11/2016

Dal Cociv 1,7 milioni € di appalti alla ‘ndrangheta 4/11/2016

“Non vai a rubare a casa di un ladro” (ordinanza allegata) 31/10/2016

Alla farsa non vi é fine: l’indagato Gentile tranquillizza i Sindaci sugli appalti 31/10/2016

Cociv decapitato da scandali. E botte ai No Tav 30/10/2016

Grandi Opere, le intercettazioni: “Cemento come colla” e “calcestruzzo che defluisce a cazzo”. Gip: “Sicurezza violata” 28/10/2016

Nonostante gli arresti i lavori del Terzo Valico non si fermano 27/10/2016

Senza Vergogna! 27/10/2016

Cociv é parte lesa come la mafia con Toto’ Riina 27/10/2016

Il Cociv é una montagna di merda 26/10/2016

Corruzione e concussione nei cantieri di grandi opere: nuove operazioni di polizia in tutt’Italia26/10/2016

Grandi Opere, decine di arresti per corruzione lavori A3, Tav Milano-Genova e People Mover Pisa 26/10/2016

Ancora arresti per i costruttori del Terzo Valico 26/10/2016

Ecco perché la ‘ndrangheta sponsorizzava i Sì Tav 15/09/2016

Chessa e la destra novese a braccetto con la ‘ndrangheta 25/07/2016

Terzo Valico e ‘ndrangheta: quei politici locali amici di Sofio (ordiananza allegata) 21/07/2016

‘Ndrangheta ad alta velocità. Il servizio di Agorà Rai 20/07/2016

Terzo Valico: oltre 40 arresti per gli appalti del Tav 20/07/2016

La ‘ndrangheta si preoccupa del Movimento No Tav – Terzo Valico (intercettazioni) 19/07/2016

Terzo valico, 42 arresti per operazione Alchemia: “La ‘ndrangheta dietro i movimenti Si Tav” 19/07/2016

‘Ndrangheta, il “ruolo rilevante” della Liguria. Terzo Valico, gli affiliati sostenevano il “Si Tav” 19/07/2016

Interdittiva antimafia alla Lande dal Prefetto di Napoli. Cosa aspetta la Tafuri? 08/06/2016

Dopo la Lande, al Terzo Valico arriva la Fincosit, fresca di tangenti del MOSE 03/05/2016

No Terzo Valico: arrestato Cascella, imprenditore coinvolto nei lavori della linea alta velocità 29/04/2016

Arrestato per camorra il capo della Lande, al lavoro nei cantieri del Terzo Valico 28/04/2016

Le mani (sporche) dei soliti noti sul lago di Alessandria. Cosa dice Rita Rossa? 25/11/2015

Una prefettura sbadata fa dissequestrare l’impianto delle inchieste 05/11/2015

Ecco le prove della Allara al “lavoro” nei cantieri del Terzo Valico 28/10/2015

Quali veleni ha scaricato la Allara a Serravalle e ad Arquata? 22/10/2015

Unicredit, il vicepresidente Fabrizio Palenzona indagato per reati finanziari in inchiesta su Matteo Messina Denaro 09/10/2015

Htr, Pd, discarica di Torrazza: il business dell’amianto sulla pelle della gente 17/09/2015

La Lande nei guai per camorra. Quando l’interdittiva del Prefetto Tafuri? 28/07/2015

La Sicilsaldo a Novi. “Completamente soggiogata da Cosa Nostra” per i Ros 01/07/2015

Arresti per traffico di rifiuti: dietro il dito c’è il Terzo Valico 09/06/2015

Cociv preso con le mani in pasta nel passante di Ancona 19/05/2015

Da Bolzano con furore: Oberosler, condannati per corruzione 30/04/2015

Il Terzo Valico spuzza 22/04/2015

Incalza e il Presidio NoTav di Radimero 14/04/2015

Arrivati a Novi quelli che interravano rifiuti tossici nei cortili delle scuole 08/04/2015

La solita puzza di marcio nella vicenda dei rifiuti a Novi 24/03/2015

Quello strano giro di rifiuti dalla Valverde a Novi passando per Libarna 23/03/2015

I soldi del Terzo Valico agli alluvionati di Genova? E Lupi rassicurò Incalza 20/03/2015

Lupi, Incalza e il Terzo Valico: oltre le apparenze 19/03/2015

Arrestato Incalza: gestione illecita grandi opere fra cui il Terzo Valico 16/03/2015

Al peggio non vi è fine: arriva a Novi anche il gruppo Marazzato 10/03/2015

Le cave del Cociv, tra mafie e silenzio delle istituzioni 04/03/2015

Cade la testa di Marcheselli, direttore del Terzo Valico: mancano requisiti antimafia02/03/2015

Cociv rescinde il contratto con le ditte impegnate a Radimero 26/02/2015

La magistratura sequestra cava del Terzo Valico a Tortona 24/02/2015

Il cantiere del Terzo Valico di Arquata da ieri è ufficialmente chiuso 20/02/2015

Arquata, dove sono finite le belle parole sui controlli? 09/02/2015

I sindaci tutti d’accordo: SLALA in mano ai tangentisti 03/02/2015

‘Ndrangheta, perquisita la casa del senatore Luigi Grillo 30/01/2015

Cenare con Renzi porta bene: il Tar dà ragione alla Lauro s.p.a. 30/12/2014

Lauro s.p.a., gli amici degli amici vanno a cena con Renzi 10/11/2014

La ‘Ndrangheta nella 35-Ter, chi l’avrebbe mai detto 06/11/2014

La cava Montemerla del Terzo Valico invasa da tre metri d’acqua 16/10/2014

Arquata fra ditte impresentabili, ponte di Vocemola e Terzo Valico 27/08/2014

Franzosi, il condannato che vende ghiaia al Cociv 06/08/2014

Loro col camion al sabato circolano e gli altri no 03/08/2014

Alta velocità:politica e interessi nell’affare Terzo Valico, come al solito 26/07/2014

Abbiamo scherzato, la Lauro rientra a Voltaggio 17/07/2014

Gavi, al lavoro due ditte sotto inchiesta. Una finanzia il PD 14/07/2014

Sono arrivati a lavorare altri amici della ‘ndrangheta 02/07/2014

Sul cantiere di Voltaggio e sui nostri politici 30/06/2014

Tav, fermo cantiere Genova-Milano: mancano requisiti antimafia a ditta 29/06/2014

Stop al cantiere del Terzo Valico “Non è in regola con l’antimafia” 29/06/2014

Bloccato il cantiere di Voltaggio. Per infiltrazioni mafiose? 27/06/2014

Bloccati cantieri Lauro. Fuori dalla nostra terra 24/06/2014

A Novi appalti del Terzo Valico agli amici del PD di Muliere 15/05/2014

Ecco il lavoro che porta il Terzo Valico (Speciale della redazione di notavterzovalico.info) 07/05/2014

Appalti Terzo Valico, ancora ditte da brividi 02/04/2014

Condannati gli uomini del Cociv per i reati ambientali nel Mugello 24/03/2014

Scoperto chi lavora nel cantiere di Radimero ad Arquata 25/02/2014

Nuovi intrecci con il malaffare per le ditte del Terzo Valico 18/02/2014

Abbiamo offeso l’onorabilità del Cociv 07/02/2014

Ci mancavano solo le mani della camorra sul Terzo Valico 24/01/2014

Le mani della ‘ndrangheta sul Terzo Valico 22/01/2014

Da Arquata a Tortona: siamo con voi! 02/10/2013

Contro le mafie, contro il Terzo Valico 30/09/2013

Lauro Spa: criminali che si aggirano per Voltaggio 26/09/2013

Arquata Scrivia: un bel posto dove seppellire rifiuti tossici? 09/08/2013

L’impresa delle mega-frodi fornirà il cemento del Terzo Valico 08/08/2013

Ruspe bruciate a Serravalle, puzza di ‘ndrangheta 31/07/2013

Ecco un’altra ditta dei soliti noti 03/06/2013

Un boss a Castelnuovo 23/04/2013

Terzo Valico, ancora ditte impresentabili 19/03/2013

Cosa loro – Sulla firma del “protocollo per la legalità” 21/12/2012

NdrangheTav 14/10/2012

La mafia non esiste! 11/10/2012

C’è da mangiare anche per Lunardi…quello per cui con la mafia bisogna convivere 12/09/2012

Nelle mani dei banditi 10/09/2012

Comune di Novi, ansia da prestazione 20/08/2012

Bpm, arrestato Massimo Ponzellini per i finanziamenti a Corallo 29/05/2012

1991 /2012 – con Ponzellini si aggiunge un ulteriore tassello 30/05/2012

Alessandria – Gli affari della ‘ndrangheta. Non ci siamo capiti! 19/09/2011

Alessandria – Gli affari della ‘ndrangheta 05/09/2011

13/11 Prendiamoci cura della nostra Terra: festa NO TAV a Lonato!

VIVERE IL TERRITORIO, DIFENDERE LA TERRA.

La nostra terra non è solo il posto su cui appoggiamo i piedi, ma è innanzitutto lo scenario delle nostre vite, il luogo di incontro con i nostri simili; la terra è il luogo in cui accingiamo dal passato e al contempo in cui progettiamo il futuro.
Nostro diritto è di abitarla, nostro dovere di difenderla.

Questo legame profondo è ciò che anima i cuori del popolo NO TAV, quello che ci spinge a contrastare le minacce al benessere della terra e di chi la abita e a promuovere una politica fatta di rispetto, condivisione e partecipazione.

Essere NO TAV non significa solamente opporsi ad un’ opera inutile e dannosa, ma significa anche costruire relazioni sociali e comunitarie nella partecipazione, oltre che esercitare un diritto di partecipazione democratica nelle decisioni che ci riguardano.

Essere NO TAV significa vivere insieme il territorio e valorizzare i beni comuni.
Per tutti questi motivi la lotta NO TAV non consiste solo nei ricorsi, nelle manifestazioni e nelle contestazioni, ma è fatta anche di momenti di incontro, socialità e giovialità in cui ricostituire un tessuto sociale.

Festeggiamo tutti insieme la bellezza e la prosperità della nostra terra e brindiamo alla nostra resistenza, ricordando sempre che la nostra forza nasce dal nostro incontro.

Ti aspettiamo a Lonato (via campagna di sotto) partire dalle 14:00 con musica, informazione, castagne, vinbrulè e tanta voglia di costruire insieme un futuro migliore!

Lo abbiamo urlato nelle piazze e lo canteremo festeggiando nei campi: FERMARLO TOCCA A NOI, INSIEME!

Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/events/1072004282868433/

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Nel 2014 Renzi riguardo le grandi opere disse: “chi ruba va fermato” – E ora premier cosa ne facciamo del TAV?

Il 14 maggio 2014 a Milano Renzi affermava “non lasceremo a chi ruba la possibilità di rubarci anche un pezzo del nostro futuro. Chi ruba va fermato, ma non si fermano le opere: si fermano i ladri“.

E continua dicendo che “di fronte a fenomeni di malaffare non si devono fermare i lavori pubblici, CI SI IMPEGNA PERCHE’ I LAVORI PUBBLICI SIANO FATTI NEL RISPETTO DI TUTTE LE NORME E SI VA AVANTI CON DECISIONE E DETERMINAZIONE PERCHE’ LO STATO E’ PIU’ GRANDE DEI LADRI, PERCHE’ LO STATO E’ PIU’ FORTE DEI LADRI E PERCHE’ IL RISPETTO DI LEGALITA’ E DI GIUSTIZIA E’ UN PRINCIPIO AL QUALE SIAMO TALMENTE AFFEZIONATI CHE NON CONSENTIREMO A NESSUNO DI PORTARLO VIA“.

Parole forti, parole che devono legittimare l’apertura di quello che sappiamo essere stato uno dei più grossi flop dell’ultimo secolo. Ma al di là di EXPO, ecco alcuni dei risultati di due anni di duro impegno del nostro governo per fare pulizia nel sistema dei lavori pubblici italiani, fermare i ladri, e far trionfare legalità e giustizia:

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Genova, la ‘ndrangheta tentava l’assalto al Terzo Valico: arresti in Liguria

e Piemonte, è stata accertata l’infiltrazione degli appartenenti alla cosca “RASO-GULLACE-ALBANESE” in sub-appalti già aggiudicati per la realizzazione dell’infrastruttura ferroviaria d’interesse nazionale denominata “Terzo Valico dei Giovi”, attualmente in fase di costruzione con l’avvenuta cantierizzazione di siti afferenti al settore ligure/piemontese. Allo scopo di agevolare l’inizio dei lavori alcuni affiliati hanno anche sostenuto il movimento “SI’ TAV”.

Grandi Opere, 31 arresti per i lavori della Tav e dell’A3: ‘Cemento che sembra colla’. Coinvolti i figli di Monorchio e Lunardi

Nel mirino le irregolarità nei subappalti dell’Alta velocità Milano-Genova e della Salerno-Reggio Calabria. Tra gli arrestati figura il figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato. Indagato Lunardi, figlio dell’ex ministro dei Trasporti.

Anche serate con le escort per ottenere appalti.

Grandi Opere, nella maxi-retata arrestati anche il progettista e il manager del ponte sullo Stretto.

Proprio un mese fa, nel giorno in cui Matteo Renzi rilanciava il progetto, Michele Longo ed Ettore Pagani erano al suo fianco. Da ieri sono agli arresti nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in manette anche il figlio dell’ex ragioniere dello Stato Monorchio e in cui è finito indagato Lunardi jr. Il premier minimizza: “Processo sia rapido. Stiamo parlando di arresti legati a vicende del passato”.

Nel mirino della Dda l’Alta Velocità Brescia-Verona.

Le indagini ruoterebbero intorno alla figura di Alessandro Raineri, il presunto «faccendiere» che è stato arrestato assieme ad altre 13 persone nell’inchiesta milanese sull’acquisizione di subappalti di opere pubbliche.

Raineri, «uomo a libro paga degli imprenditori ed in contatto con numerosi esponenti di diverse amministrazioni ed enti pubblici».

Tra le relazioni intrecciate da Raineri spunta dalle intercettazioni quella con Ettore Fermi, all’epoca presidente del Cda di Metro Brescia srl, nonché consulente per il Consorzio Cepav 2, coinvolto dal faccendiere per agevolare l’inserimento delle «società amiche» per i lavori dell’alta velocità.

 

A questo punto, visti i risultati dell’impegno del nostro governo per fare pulizia nel sistema dei lavori pubblici italiani, fermare i ladri, e far trionfare legalità e giustizia,  non ci resta che domandarci come vorrà procedere Renzi nel proseguimento e nella costruzione di queste grandi opere inutili, mafiose e piene di favoritismi e irregolarità.

Ci domandiamo come possa portare avanti la volontà di costruire la nostra tratta di TAV, oltre che di tutte le altre, che nello specifico ancora prima di aver raggiunto la fase esecutiva del progetto è già indagata in un’inchiesta per le agevolazioni alle “società amiche”.

Inoltre, sappiamo che Renzi in effetti è una miniera di contraddizioni, che solo il mese scorso sui giornali giravano le sue vecchie dichiarazioni dove il ponte sullo stretto di Messina non era nei suoi discorsi una priorità ma i soldi dovevano andare alla sistemazione delle scuole. Ma ora più di prima, con che coraggio può portare avanti le grandi opere, con due intere regioni sbriciolate e migliaia di persone sfollate che vivono in una situazione di concreto disagio?

Insieme a queste tante sono le domande che sorgono spontanee, vedremo se anche sta volta il governo deciderà di “rubarci un pezzo del nostro futuro”. Nel frattempo non ci resta che dire…Renzi #civediamoil10 e noi ci vediamo il 14 novembre per l’assemblea pubblica in preparazione di questa importante giornata.

Avanti No Tav, fermarlo e fermarli tocca a noi!

Nicoletta Dosio arrestata al presidio in solidarietà agli imputati del maxi processo NO TAV dopo più di 30 giorni di evasione dai domiciliari!

 

da notav.info Nicoletta Dosio è ormai da mesi sottoposta a misure cautelari ingiuste e che come tali ha da subito scelto di non rispettare. E così dall’obbligo di firma quotidiano si trova  agli arresti domiciliari che ha deciso di evadere sin dal primo momento, ed è ora più di un mese che si trova alla Credenza sostenuta dal movimento tutto.

Una scelta fatta con cuore e testa, portata avanti grazie al sostegno di tutto il movimento che con lei condivide una lotta che va avanti da 25 anni, un passo indispensabile per far tornare al centro dell’attenzione del governo e dei media una situazione che rasenta l’assurdo, quella che tutti i giorni viviamo in Val di Susa e in tutto il Paese.

Ci troviamo infatti in un momento in cui è sempre più evidente la necessità delle messa in sicurezza di tutti quei territori colpiti da calamità naturali e quelli che sono a rischio, in cui è sempre più chiara a tutti l’emergenza sociale in cui l’intera popolazione è costretta a vivere, e come risposta ci troviamo soltanto ridicole soluzioni proposte dai soliti politici dall’alto delle loro calde poltrone.

Questa mattina abbiamo accompagnato Nicoletta all’udienza del maxi processo, dove era in programma un presidio in solidarietà agli imputati. Dopo aver letto un comunicato, ha provato ad entrare in tribunale per assistere all’udienza, ma in quel momento è stata intercettata dalla digos di Torino e trasferita in questura per il reato di evasione.

Anche dall’aula 6 del palazzo di giustizia torinese si enunciano comunicati di solidarietà per Nicoletta da parte degli imputati che fanno mettere agli atti e che in segno di protesta, si alzano ed escono dal tribunale.

Nicoletta non è stata trasferita in carcere, ma le sono stati dati nuovamente gli arresti domiciliari presso la sua abitazione a Bussoleno. E’ palese la difficoltà in cui versano tribunale e procura nella gestione di questa situazione, e questo non può che essere una soddisfazione per noi, perchè dimostra ancora una volta che siamo dalla parte giusta.

La lotta prosegue, e per questo questa sera ci si è dati appuntamento alla Credenza alle ore 18 per discutere sui prossimi passi da fare.

Nicoletta Libera! Liberi Tutti!

Avanti No Tav!

 

Questo di seguito è il testo letto da Nicoletta fuori dal tribunale prima di essere arrestata

Quanto tempo è passato da quando i Padri costituenti, ancora animati dal vento di Liberazione che spazzò via il nazifascismo e accese nuove, ahimè disattese speranze, dichiaravano che
«La resistenza, individuale e collettiva, agli atti dei pubblici poteri che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino».
Quei diritti, quei doveri, per noi, per me, non sono un semplice slogan, ma ispirazione di vita e di azione.
Dalla prima misura cautelare inflittami, l’obbligo di firma, sono passati ormai quattro mesi. Ora, attraverso i successivi aggravamenti, sono giunta agli arresti domiciliari, che non sto rispettando.
Continuo la mia consapevole, condivisa, felice evasione contro provvedimenti preventivi che sono più che mai strumento di intimidazione, tentativo di minare una lotta giusta e collettiva, per questo irriducibile.
Evidentemente, il mio gesto di ribellione, che sono determinata a portare avanti fino in fondo, ha rotto lo schema di repressione che umilia le persone e le rende subalterne alle decisioni vendicative dei tribunali. La palese difficoltà del tribunale di Torino ad applicare quella che chiamano “l’obbligatorietà dell’azione penale” di fronte al mio pubblico e rivendicato “reato” di evasione è il maggior riconoscimento della forza di popolo che mi sostiene e insieme un messaggio attivo di fiducia e incoraggiamento per quanti subiscono arbitrii giudiziari che sembrano incontrastabili.
Un’evasione che vuole essere nuova tappa della lunga resistenza collettiva praticata dal movimento NO TAV contro i grandi, sporchi interessi del partito trasversale degli affari.
In questo mondo dove il dominio dei più forti sui più deboli si fa guerra, razzismo, sfruttamento, devastazione sociale e ambientale, gravissima emergenza democratica contro chi non si adegua, si aprono tribunali e carceri.
Oggi, nel vostro Palazzo, per l’ennesima volta, si processano, insieme ai cinquantatre compagni imputati, la Libera Repubblica della Maddalena e tutto il popolo NO TAV.
Anch’io sono parte di questo popolo, perciò sono qui, a testimoniare, come ho sempre fatto, complicità a compagne e compagni
Ho vissuto le giornate intense della Libera Repubblica, in cui si rafforzarono le radici della liberazione di Venaus e sperimentammo l’utopia realizzabile del ricevere da ognuno secondo le sue possibilità e del dare ad ognuno secondo i suoi bisogni.
Ero sulla barricata Stalingrado il 27 giugno 2011, a praticare la resistenza popolare contro gli armati e le ruspe giunte a sgomberarci. Ho visto e subìto la violenza poliziesca. Ho percorso i sentieri della Clarea il 3 luglio. Ho praticato l’assedio collettivo al cantiere; con donne, uomini, anziani e bambini ho respirato le migliaia di lacrimogeni lanciati quel giorno.
Il ricordo e l’indignazione per tanta ingiustizia sono, insieme alle ragioni della opposizione comune contro le grandi male opere e il modello di vita e di sviluppo che le genera, alimento potente di una lotta che dura, si rafforza, si allarga e vincerà.
Non sono qui per costituirmi o per fiducia nella vostra giustizia: sarà la storia che ci assolverà.

Torino, 3 novembre 2016
Nicoletta Dosio

Rifiutare di fare affari con il TAV: il coraggio dell’agriturismo che ha detto NO!

da notavterzovalico.info

“No, siamo contrari al Terzo Valico e quindi non siamo interessati alla vostra proposta”.

Pressapoco questa è stata la risposta dei proprietari di un agriturismo di Fraconalto alla richiesta di posti letto e pranzo per chi lavora nei cantieri del Terzo Valico.

Non deve essere stato certamente facile rinunciare, in questi tempi, alla possibilita’ di far entrare un po’ di soldini in cassa e anche per questo ci soffermiamo sul valore di questo gesto.

In questo periodo, in cui porzioni delle nostre terre vengono inghiottite dall’apertura dei cantieri, sono molte le strutture sui vari territori in cui bazzicano le tute arancioni, infatti i campi base non sono ancora pronti e quindi gli operai del Terzo Valico, catapultatati a centinaia di chilometri di distanza da casa propria, necessitano di vitto e alloggio.

Poi, sempre se i lavori andranno avanti, osterie e alberghi si svuoteranno mentre si popoleranno i vari campi base.

Tuttavia dopo il caso del bar di Genova Trasta, finito su tutti i giornali, a cui una ditta del Terzo Valico lascio’ 5 mila euro di puffi prima di sparire nel nulla, le voci dei primi conti di migliaia di euro che le varie ditte in odor di mafia, lasciano non saldati a ristoranti e alberghi iniziano a moltiplicarsi, da l’uno e dall’altro lato del crinale Appenninico.

Chissà se alla fine proprio chi avrà detto NO, oltre ad aver difeso e rispettato la propria terra, non avrà anche fatto la scelta migliore per la propria attività??

Dal canto nostro quando passeremo dalle parti di Fraconalto non avremo dubbi sul dove andare a rifocillarci, passeremo sicuramente alla “Sereta”, un posto splendido sull’Appennino a cavallo tra Piemonte e Liguria, ai cui proprietari, che hanno coerentemente detto NO, mandiamo un forte abbraccio resistente.

14/11 ASSEMBLEA PUBBLICA PER COSTRUIRE INSIEME UN NO SOCIALE A QUESTO GOVERNO E ALLE SUE POLITICHE VERSO IL 10 DICEMBRE! #CIVEDIAMOIL10

Sabato 10 dicembre Brescia avrà l’onore di ospitare la visita del premier Renzi che arriverà per presenziare il viaggio inaugurale del TAV Treviglio – Brescia e l’inaugurazione di una fantomatica nuova stazione ad alta velocità (RFI ha smentito pubblicamente il fatto che il 10 dicembre ci sarà l’inaugurazione della stazione ad alta velocità di Brescia).

Una visita annunciata con toni spavaldi, perfettamente inserita nella campagna referendaria, nonostante, a detta del governo, la scelta della data sia stata fatta proprio per evitare passerelle.
Gli scandali recentissimi, ultimi di una lunghissima serie, mostrano la vera natura speculativa di queste grandi opere, lontane da qualsiasi logica di miglioramento delle condizioni di vita delle persone.

In questo quadro il Partito Democratico dimostra di essere nient’altro che un facilitatore per gli affari delle grandi lobbie economiche del nostro paese: è proprio per questo che nella riforma costituzionale da loro presentata ci sono passaggi im-portanti che riguardano la “decisionalità” in merito a grandi opere infrastrutturali, al governo del territorio e alle produzioni energetiche (uno dei motivi per il quale invitiamo a votare NO il 4 dicembre).

Il 10 dicembre sarà la prima uscita pubblica di questo governo dopo il referendum. Aldilà di quello che sarà l’esito referendario, vogliamo che sia una data nella quale emerga tutta l’insoddisfazione e l’indignazione che si respira a Brescia e nella sua provincia per le scelte che questo governo ha riservato al nostro territorio:

* contro i progetti infrastrutturali annunciati dal governo: ribadiamo la netta contrarietà al progetto TAV Brescia – Verona e all’Autostrada della Valtrompia;
* contro il piano casa che il governo Renzi continua a sostenere e che costringe a vivere sotto ricatto migliaia di persone solamente nella provincia di Brescia;
* contro il jobs act e la continua precarizzazione delle condizioni di lavoro;
* contro i continui tagli alla sanità, in una città dove, a causa dell’inquinamento, ci si ammala più che altrove;
* contro la buona scuola e la continua privatizzazione del mondo della formazione, diventato oramai fucina di precarietà;
* contro le politiche energetiche che il governo porta avanti attraverso la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento rifiuti e l’implementazione di quelli esistenti;
* per chiedere le dimissioni di quegli amministratori che in maniera irresponsabile hanno autorizzato nuove discariche e impianti di trattamento rifiuti nella provincia di Brescia.

Vorremmo che il 10 dicembre sia una data per tutte quelle persone che hanno a cuore un futuro diverso per il nostro territorio. Una data non solo per dire basta alle grandi opere inutili, ma per chiedere che quelle risorse vengano utilizzate per le tante piccole opere che migliorerebbero la nostra vita fin da subito.

Dalle bonifiche al reddito minimo garantito, dalle opere di prevenzione e cura del territorio ad un sistema sanitario accessi-bile ed efficiente, dalla scuola ad una mobilità efficiente, realmente sostenibile e accessibile da tutti, passando per il diritto ad avere una casa nella quale stare.

Per questi motivi invitiamo tutte le realtà sociali e i singoli, di qualunque genere, etnia o età a dar vita ad un’assemblea pubblica per costruire insieme il percorso che ci porterà al 10 dicembre, per costruire insieme un NO sociale a questo governo e alle sue politiche.

Ci vediamo lunedì 14 novembre alle 20.30 presso la sala civica di via Villa Glori 13 a Brescia (circoscrizione ovest).

#civediamoil10 #cacciamolo #iovotoNO #cèchidiceNO #notav #bastaveleni #casa #reddito #salute #lavoro #scuola

 

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