La lotta dei No Tav Terzo Valico continua e ci siamo ripresi il terreno dei 101 di Pozzolo Formigaro

Sabato mattina più di cento uomini e donne del Movimento No Tav – Terzo Valico si sono ripresi il terreno dei 101 di Pozzolo Formigaro.

L’appuntamento era stato lanciato alcune settimane fa in risposta al posizionamento da parte di Cociv di alcune decine di metri di reti arancioni sul terreno che era stato acquistato collettivamente da 101 persone nel 2013.

Nel luglio dello scorso anno vi era stato il tentativo di esproprio da parte di Cociv, tentativo che, come è sempre stato ribadito in questo anno e mezzo, non è mai avvenuto: i tecnici del consorzio non hanno mai messo piede sul terreno, le fotografie che hanno fatto non hanno alcun valore poiché l’intero appezzamento era stato coperto da un telone proprio per evitare che fosse fotografato; oltre a questo, come più volte detto, non tutti i proprietari avevano ricevuto la convocazione per l’esproprio. Questi i fatti tecnici e burocratici.

Come è nella storia del Movimento nulla è stato lasciato al caso e forti delle palesi ragioni è stato presentato ricorso la Tar, ricorso che ad oggi deve ancora essere giudicato.

Questa, sommariamente, la vicenda.

Come l’esperienza insegna il Movimento ha molte carte da giocare e proprio per la posizione strategica del terreno, posto sul tracciato, è stato deciso di non far passare la provocazione del Cociv.

Quei pochi metri di rete non potevano e non dovevano rimanere sul terreno dei 101.

Appuntamento lanciato, risposta data.

Sul terreno dei 101 tornano a sventolare le bandiere con il treno barrato, le bandiere No Tav.

Dopo aver rimesso tutto “nella giusta direzione” un brindisi ha accompagnato il ritorno dei No Tav a casa!

Un brindisi festante per il Movimento, un brindisi di avvertimento per i “devastatori”.

Come è stato fatto in questo anno e mezzo gli occhi dei No Tav continueranno a vigilare.

Pronti a brindare ancora e ancora…

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Anche i frati del Frassino fanno allontanare i tecnici di Cepav 2: DA CHE SA PASA MIA!

Padre Giovanni di Maria, rettore del santuario della Madonna del Frassino a Peschiera del Garda, negli scorsi giorni ha personalmente allontanato i tecnici di Cepav2 dai terreni del santuario commentando in seguito che il TAV: “È un progetto per l’interesse di pochi contro il bene comune di tanti”.

Per l’ennesima volta i Frati del Frassino, importante realtà storico-culturale-religiosa del nostro territorio hanno sostenuto la battaglia No Tav facendo un vero e proprio atto di resistenza contro quest’opera.

I Frati hanno presenziato in questi anni a tante manifestazioni e iniziative informative No Tav, ospitandone anche alcune presso il loro Santuario, situato vicino all’omonimo Laghetto.

Proprio durante una di queste iniziative abbiamo “suggellato il patto del Frassino”, un patto fatto di presenza e resistenza, piantando un frassino NO TAV, che poi è stato benedetto, nei giardini davanti al Santuario.

Questo gesto di allontanamento dei tecnici fatto dai frati, che si aggiunge all’azione di parecchi proprietari terrieri o di immobili che in queste settimane hanno fatto allontanare, non permettendo le rilevazioni, i tecnici di Cepav, si aggiunge alle tante strade che insieme stiamo percorrendo per fermare il TAV.

 

Perchè come ribadiamo da anni questo progetto SI PUO’ ANCORA FERMARE con tutte le strade possibili, dalla resistenza, alla strada legale, che come ha anche ribadito caldamente il nostro avvocato Scappini sia alla serata informativa a Castelnuovo del Garda, sia al momento informativo dell’Aspettando il Critical Wine, è ancora assolutamente da percorre.

RICORDIAMO A TUTTI E TUTTE I PROPRIETARI DELLA TRATTA CHE POTREBBERO ESSERE ESPROPRIATI ALCUNE INFORMAZIONI:

1. Poiché il progetto definitivo non ha ancora esaurito la procedura, nessuno in questo momento è autorizzato ad accedere alla vostra proprietà, se non con il vostro consenso o attraverso una procedura che prevede la notifica preventiva della necessità di introdursi nella vostra proprietà. Se non viene fatta questa procedura avete il diritto di non fare entrare nessuno o di chiederne l’allontanamento.

 

2. Se vi arrivano comunicazioni, non siete tenuti a rispondere perché, al momento, non è attiva alcuna procedura di esproprio.
Non sapendo che tipo di comunicazioni potrebbero arrivare, vi informiamo che la risposta ad alcune comunicazioni potrebbe diventare vincolante l’esproprio stesso.
Nel caso non sappiate cosa fare potete contattare un attivista del Coordinamento No Tav che vi può aiutare a meglio comprendere il contenuto di quanto vi è stato recapitato.

3. Se decidete di aderire ad un incontro con Cepav 2 per verificarne le intenzioni, non firmate alcun accordo in prima istanza, in modo da guadagnare tempo per chiedere un parere ad un soggetto competente. Vi ricordiamo che se firmate subito non sarete più in grado di resistere in sede legale.

La difesa della nostra terra passa anche attraverso la conoscenza dei suoi prodotti

Aspettando il nostro primo Critical Wine che si terrà nel 2018, presso l’ agriturismo Armea oggi, immersi tra i vigneti vicini alla torre di San Martino della Battaglia, abbiamo fatto un assaggio locale dell’iniziativa che organizzeremo il prossimo anno.

Ringraziamo tutti i produttori che hanno deciso di partecipare a questa iniziativa portando i loro prodotti locali a valorizzare le bontà e tipicità del nostro territorio.

Ringraziamo l’Agriturismo Aremea e tutta la famiglia che ci ha ospitati e aiutati nell’iniziativa, rappresentativi del pesantissimo impatto che il progetto avrebbe su aziende, famiglie e territorio gardesano.

Una bellissima giornata #notav all’insegna dalla convivialità, della difesa del territorio e dei suoi fantastici prodotti!

PERCHE’ FERMARLO E’ ANCORA POSSIBILE, E TOCCA A TUTTI E TUTTE NOI!

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