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NUOVA DISCARICA A CALCINATO: VOGLIAMO BONIFICHE E SALUTE, NON OPERE INUTILI E DANNOSE!

Questa mattina abbiamo fatto una conferenza stampa come Coordinamento No Tav Brescia – Verona insieme al Comitato Cittadini Calcinato per denunciare l’ennesimo problema ambientale del nostro territorio collegato alla costruzione del TAV Brescia-Verona.

Negli anni passati gli esposti e i ricorsi effettuati avevano già denunciato la presenza di numerosi siti da bonificare, circa 40 su tutto il tracciato che va da Brescia a Verona.

Ma ogni volta che si scava in un nuovo punto esce qualcosa di non previsto…dai reperti archeologici, a nuove discariche e non solo.Come ben evidente dalle foto allegate nei lavori a Calcinato, dove parte di questo materiale è visibile ma la gran parte è solo parzialmente visibile, sono presenti:

⚠️ rifiuti come taniche e contenitori di plastica

⚠️ terriccio o fanghi o similari

⚠️ marmo in polvere

⚠️ gomme, teli e stracci.

🔋 vecchi prodotti della Bayer e batterie

⚠️ alcuni contenitori evidenziano etichette di rifiuto pericoloso, contenuto o che conteneva.

(trovate le foto alla fine dell’articolo)

⚠️💧⚠️Inoltre all’interno del ex boschetto, all’interno della cava, vi è la presenza di una piccola buca con ❌dell’ACQUA PULITA❌ seppur da mesi non abbia piovuto. Le foto risalgono anche prima dell’inizio del periodo di irrigazione (foto e video di marzo). La presenza di germogli di carici, evidenza una zona umida che si è formata da tempo. Da non esperti riteniamo plausibile che il tutto si sia verificato per la presenza di teli impermeabili nel sottosuolo che hanno determinato tale situazione (a conferma di chissà cosa ci sia sotto).

💣Si informa inoltre che alcuni cittadini ci hanno segnalato, in anonimato, che durante i lavori per opere di cantierizzazione della linea AV/AC a Calcinato siano stati ritrovati notevoli quantità di ❌AMIANTO❌ sotterrato nei terreni e venuti a galla durante gli sbancamenti. TUTTO QUESTO AVVIENE IN CANTIERI SEMPRE APERTI, SENZA SICUREZZA PER CHI VIVE QUESTI TERRITORI E CON GRANDI DUBBI DI COME VERRA’ GESTITO IL TUTTO, VISTA LA MANCANZA DI TRASPARENZA DI AMMINISTRAZIONI E COSTRUTTORI!

Chiediamo:

‼️ vengano rispettati gli obblighi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale;

‼️ si indaghi per trovare i responsabili di questo ennesimo scempio ambientale, che dovranno pagare per quanto fatto;

‼️ qualora non si trovino i responsabili che la bonifica dovrà essere eseguita dalla Pubblica Amministrazione, ricordando anche che l’omessa bonifica è classificata reato dall’art 257 del Codice dell’Ambiente.

‼️ MA COME SEMPRE A GRAN VOCE CHIEDIAMO CHE VISTI I TANTI PROBLEMI CHE SOLO IN QUESTA FASE PRECOCE STANNO EMERGENDO SI PRENDA DAVVERO IN CONSIDERAZIONE DI FERMARE LA COSTRUZIONE DI UN OPERA INUTILE E DANNOSA E SI DIA LA PRIORITA’ AL FUTURO E ALLA SALUTE DI QUESTI TERRITORI!!!

#NOTAV#CALCINATO#DISCARICA#LAVORITAV#NOTAVBRESCIAVERONA#BONIFICHE#BASTAVELENI#BRESCIA#TERRADEIBUCHI#INQUINAMENTO#BONIFICHEAMBIENTALI#ALTAVELOCITA#SALUTE

cOMMISSARI STRAORDINARI INDAGATI PER PIOLTELLO E IL PONTE MORANDI E NUOVI FONDI DESTINATI AD UN’OPERA INUTILE E DANNOSA? FERMIAMOLI!

Doppio flashmob e conferenza stampa per denunciare quanto sta succedendo con la costruzione del TAV Brescia-Verona.A metà gennaio infatti il Consigli dei Ministri ha pubblicato il PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Next Generation Italia, con cui viene fatta la programmazione di investimento dei 209 miliardi di Euro ottenuti in Europa. In sostanza il #RecoveryPlan.

Sono tutti fondi a prestito, è bene ricordarlo: una parte faranno parte del #debitopubblico italiano, CHE PAGHERANNO LE PROSSIME GENERAZIONI, anche se a basso costo, l’altra parte faranno parte dei fondi previsti in un dare-avere del bilancio comunitario da pagare come #tasse europee. Di questi ben 31,98 miliardi di Euro sono annoverati tra gli investimenti per il settore Alta Velocità e in particolare 22 miliardi sono espressamente dedicati all’Alta Velocità (prosecuzione dei cantieri dell’asse BS-VR-VI-PD, linea Napoli Bari, Linea Salerno-Reggio Calabria).

Per avere un’idea di quelle che sono le priorità della politica, basta vedere come solamente 3,61 miliardi sono destinati a risolvere il dissesto idrogeologico e 2,67 miliardi all’ammodernamento delle Linee Regionali ecc.

Noi contestiamo da sempre l’enorme spreco di risorse che verranno impiegate in un’opera inutile e devastante per l’ambiente come la linea AC/AV Brescia Verona, e ora scopriamo che una parte del Recovery Fund verrà impiegato ancora nella linee AC/AV BS-VR-VI-PD e nella linea AV del Brennero, opere che a parole risultano GIA’ FINANZIATE DALL’EUROPA!MA QUANTO COSTERA’ QUINDI QUESTA ALTA VELOCITA’? QUANTE VOLTE VERRA’ FINANZIATA? CHI BENEFICIERA’ DI QUESTE INGENTI RISORSE?A QUESTE DOMANDE NOI CHIEDIAMO RISPOSTE!

Fermo restando la validità degli investimenti dedicati all’ammodernamento della rete ferroviaria regionale dell’intero territorio italiano (vi sono ancora molte linee a binario unico), che sono però una parte ASSOLUTAMENTE IRRISORIA degli investimenti previsti, NOI DENUNCIAMO ancora una volta l’assoluta mancanza di chiarezza su questi investimenti che verranno caricati sulle prossime generazioni e che andranno a beneficio di solo una minima parte di popolazione, a fronte di una distruzione di territori di alto valore ambientale e culturale.

Ad aggravare lo spreco di risorse e la distruzione del territorio da parte del Tav si aggiunge il commissariamento dei lavori di costruzione della linea. Lo scorso gennaio è stata resa pubblica la nomina dei #commissaristraordinari per le infrastrutture e fra questi è emerso il nome di Vincenzo Macello, ex dirigente RFI, che sarà responsabile della realizzazione delle linee Brescia-Verona-Padova, del potenziamento della linea ferroviaria Trieste-Venezia, dell’Orte-Falconara e della Roma Pescara.

La nomina di Macello ha destato scandalo, visto che è stato #indagato per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni colpose a seguito della #strage di #Pioltello. Proprio il 25 gennaio, mentre si rendevano noti i commissari straordinari, è caduto il terzo anniversario del disastro ferroviario di Pioltello, che provocò la morte di 3 donne e altre 102 persone ferite.Ma non c’è da stupirsi per questa infelice scelta di personaggio perchè insieme a lui nelle nomine dei commissari straordinari è stato scelto Ferrazza, inquisito a sua volta per il #crollo del #ponteMorandi di Genova.

Sappiamo bene e denunciamo da anni come funziona la logica dei commissari straordinari e questo ci preoccupa enormemente: se per provare a garantire una celere realizzazione dei cantieri considerati fondamentali dal Governo, questi personaggi usano le stesse logiche e interessi usati per Pioltello o Genova, cosa dobbiamo aspettarci dalla costruzione di un’opera come la Brescia-Verona che ha già delle carenze tecniche spaventose?

Un’opera che tra le altre cose verrà costruita in una zona sismica senza aver utilizzato le recenti norme sismiche per la progettazione, ricordiamolo. Il nuovo governo Draghi darà risposte a questi interrogativi o per l’ennesima volta anche questo governo rimarrà indifferente a quanto sta accadendo e alle continue irregolarità di questa grande opera?

Le Amministrazioni locali inizieranno a far sentire la loro voce? Noi continueremo a denunciare quanto sta accadendo, perché fermare quest’ora in fase di cantierizzazione è ancora possibile.

#FERMIAMOILTAV#FERMARLOTOCCAANOI#NOTAV#BRESCIA#VERONA

terremoto, treni fermi, progetto tav non a norma sismica: fermate i lavori!

Mentre la terra trema anche nel veronese, e la devastazione dei cantieri Tav continua nonostante le numerose irregolarità denunciate, oggi scopriamo che è stato sospeso il traffico dei treni sulla linea storica Milano-Venezia per verifiche a seguito della scossa di terremoto di ieri.
L’avevamo detto e lo ripetiamo.Da molto tempo denunciamo che il progetto Alta Velocità che si sta realizzando non è stato adeguato alla nuova classificazione sismica nazionale e alle nuove Norme Tecniche di Costruzione del 2008 (hanno usato quelle vecchie del 1996).

Lo diceva già nel 2017 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che anche per questo motivo chiedeva che il progetto venisse rifatto perché aveva carenze tali dal punto di vista tecnico da non stare in piedi.
Inoltre, come abbiamo già denunciato in passato, il progetto non sembra affatto tenere conto dell’ordinanza n.3519 del 28.4.2006 del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale è stata presentata una nuova mappa di pericolosità sismica (es. Lonato è passato dalla zona 3 di bassa sismicità alla zona 2 di media sismicità). Queste carenze e problemi non si possono risolvere ora con il progetto esecutivo in corso, andava fatto prima. Ora però si possono fermare i lavori.


Eppure nonostante le continue denunce e le irregolarità progettuali nessuno si preoccupa di ciò che sarà. Questo è l’ennesimo terremoto nel veronese che ha mosso la sorgente sismica di Salizzole, quella per intenderci del sisma del 1117 tra Verona, Brescia, Cremona e Piadena!Proprio sopra, come se nulla fosse, vorrebbero farci correre i treni ad alta velocità senza adeguamento progettuale. Treni, inutili, che verranno usati per il trasporto di persone, non per merci, ricordiamo l’ennesima bugia raccontata. Quello che vi raccontiamo da anni è scritto nero su bianco nel progetto stesso, basta leggerlo.


Com’è possibile che gli organi di controllo competenti e la politica fingano che questi problemi non ci siano e non fermino i lavori? Quali sono gli interessi speculativi in gioco per non fermare tutto?
Le risorse sprecate in quest’opera inutile e dannosa, vanno dedicate alla messa in sicurezza di tutto il Paese.


Paese sempre più fragile e che non ha ancora capito che bisognerebbe investire prima anziché porre rimedio solamente dopo le tragedie.
#terremoto #tav #brescia #verona #notavbresciaverona #terremotoveneto #sismicità #zonasismica #fermarloèpossibile #difendilatuaterra #treni #trenifermi #pendolari #pendolaribresciaverona

Cavalcavia abbattuto a calcinato? Siete ancora in tempo a fermare questo scempio!

Mentre l’Italia è in ginocchio da una pandemia che ormai da un anno sta decimando vittime e dove la sanità è al collasso con tristezza e rammarico la grande opera del “malaffare” prosegue a distruggere inutilmente la nostra terra. E non solo quella.

Sembrerebbe una barzelletta ma mentre l’Italia conta ogni anno morti a causa di cedimenti di ponti, cavalcavia, strade e continui dissesti idrogeologici, un’altra Italia, per scelte di una politica pressapochista dei partiti (ben lontana dalla politica dei territori), sbandierando al vento l’importanza delle costruzioni di grandi opere – autorizza un’opera, come la Linea AV/AC Brescia Padova, che distruggerà interi territori demolendo cavalcavia ancora in buono stato, cementando terreni fertili, demolendo case e attività produttive.

Opere fra l’altro spesso doppioni di quelle esistenti: come per esempio la linea ferroviaria bresciana o inefficaci come il Mose. Opere che confermano lo sperpero di risorse pubbliche e che dimostrano perché abbiamo un debito pubblico italiano così elevato. In tutto questo, in una emergenza economica sociale e sanitaria, dove l’inquinamento e le pandemie hanno dimostrato la fragilità dell’attuale sistema “ITALIA” sempre più visibile anche nelle piccole comunità, vorremmo sottolineare che, chi avrebbe dovuto dire NO al TAV, si è invece arrogato la supponenza di appoggiare il tutto, senza difendere i territori chiedendo per compensazioni altro cemento.

Eppure questa opera che se ne dica si trova ancora al punto di partenza. Non è bastata la solita manfrina dell’inaugurazione con la Ministra per far partire la talpa cinese. Nessun scavo. La talpa cinese non ha ancora iniziato a lavorare. Rimanda di settimana in settimana, di mese in mese.

E ci chiediamo se è per questo motivo che intanto abbattono cavalcavia? Quanto costerebbe a Cepav Due un ritardo nella consegna dell’opera? Quanti imprevisti potrebbero esserci per esempio per la questione falde acquifere o bonifiche dei siti durante gli scavi? E ancora la questione Vezzola, impegnata nei lavori del Tav, alla luce delle decisioni prese dalla magistratura bresciana quali ripercussioni potrebbero avere sulla questione della costruzione del TAV (Il TAV vice sindaco Cinquetti … si dice il)

Cosa dire in aggiunta al già evidenziato totale dissenso dell’abbattimento questa notte di un altro cavalcavia pagato con le tasse degli italiani? In primis che non avvenga quanto avvenuto con il primo abbattimento due settimane fa: ovvero cantieri lasciati aperti ,senza cartellonistica, con carichi pendenti nel mancato rispetto totale dei territori e dei cittadini che lo abitano. E poi che gli organi preposti ai controlli, vigilino sulla sicurezza anche per quanto riguarda i lavoratori nei cantieri spesso senza le misure di sicurezza obbligatoria: dai caschetti alle mascherine, al mancato distanziamento come dimostrato in più esposti e fotografie.

E mentre qualcuno sta iniziando solo ora a capire i danni che accadranno sul territorio per la costruzione del TAV, nei giorni scorsi la zona del Cimitero di Calcinato ha cambiato aspetto. Divenuta zona di cantiere per concessione della giunta Maestri a CEPAV DUE, nella totale mancanza di rispetto del luogo sacro alla ridicola cifra di circa 19 euro/al giorno, è stata subito completamente disboscata. Incomprensibili poi le parole che il vice sindaco Cinquetti ha rilasciato ad un emittente bresciana qualche giorno fa dichiarando che i lavori sarebbero partiti il 15 gennaio mentre erano già attive le ruspe da qualche giorno e dimenticandosi poi di informare i suoi concittadini che molti dei danni per la costruzione di rotatorie, strade, e variazioni di viabilità (compreso l’uso di strade secondarie, come VIA BERLINGUER) sono dovuti alle richieste effettuate dall’ amministrazione che lui rappresenta da tempo, la quale ha concordato e firmando report.

Se non gli stava bene doveva solo opporsi con un RICORSO. Un messaggio: siete ancora in tempo. Fatelo se davvero volete il bene degli italiani.

#notav #calcinato #abbattimenti #cavalcavia #grandiopereinutili #abbattimenti #bastaveleni

piu di 50 VARIANTI AL PROGETTO TAV bs-vr: GIOVEDì 12 ore 21.00 DIRETTA FB PER SPIEGARVI IN COSA CONSISTONO!

** GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE ORE 21:00 NON PERDETE QUESTA IMPORTANTE DIRETTA FACEBOOK DI AGGIORNAMENTO! **

Cosa succede? Sono state presentate e approvate circa 50 varianti al progetto TAV Brescia-Verona che cambiano in modo sostanziale il progetto!
Questo senza aver rifatto una valutazione d’impatto ambientale complessiva della situazione attuale (l’unica VIA fatta risale al 2003 e quindi a un progetto ben diverso da quello che stanno e vorrebbero costruire…) e senza aggiornare il progetto alle vigenti norme antisismiche e alle nuove norme tecniche per le costruzioni.

Ma quello che al momento è ancora più grave è il mancato rispetto del Dlgs 228 del 2011 che obbliga i ministeri a svolgere attività di valutazione prima, durante e dopo sulla realizzazione di opere pubbliche che abbiano carattere permanente e con leggi di spesa pluriennali, sotto vari punti di vista: sostenibilità finanziaria, trasparenza e razionalizzazione. Insomma l’analisi costi benefici (ACB) che già l’allora governo Lega-5 Stelle con a capo Toninelli aveva commissionato sul progetto (senza varianti) con esito NEGATIVO. Chissà a rifarla ora….

In un momento così critico per il nostro paese, nel pieno di una Pandemia mondiale, in cui le risorse dovrebbero essere oculatamente impiegate e la legge dovrebbe essere rispettata da tutti, assistiamo ad una continua e colpevole elusione delle normative, per la realizzazione di opere che in futuro non saranno più adeguate alle caratteristiche del nostro territorio, e dovranno essere pagate per generazioni e generazioni a venire.

Durante la diretta cercheremo di spiegarvi in che cosa consitono, sopratutto nel territorio bresciano, queste importanti modifiche di progetto che prevedono anche nuovi espropri e moltissimi altri disagi per chi vive su questi territori!

Collegatevi sulla pagina No Tav Brescia giovedì 12 alle 21.00, ospite con noi il nostro preziosissimo prof. Erasmo Venosi che da anni ci accompagna in questa lotta!

#notav #finoallavittoria #fermarlièpossibile #fermarlitoccaancoraanoi

Come proseguono i lavori del TAV Brescia-Verona?Con irregolarità e disagi…ogni giorno!

Come proseguono i lavori del TAV Brescia-Verona?

Con irregolarità e disagi…ogni giorno!

Ecco alcuni esempi:

– Cantieri sempre aperti (foto 1).

– Operai senza distanziamento ne tanto meno maschierine, ma senza nemmeno protezioni o attrezzatura da cantiere (scarpe antinfortunistiche, caschetto, ecc) (foto 2).

– Strade chiuse senza avvisare chi abita o lavora nella zona, enormi disagi per il traffico, strade sporche e già rovinate dal continuo passaggio di mezzi pesanti (foto 3).

– Continui disagi non segnalati, o segnalati nel momento stesso dei lavori solo con l’affissione di cartelli non sempre nei pressi delle abitazioni o attività, alla popolazione che vive nelle zone limitrofe ai cantieri: interruzione dell’acqua, o dell’elettricità (foto 4).

– Sempre più verde, sempre più alberi, sempre più campi ci vengono tolti (foto 5).

– Mancanza di tutela delle zone umide (foto 6).

– Rifiuti stoccati in modo “discutibile” (foto 7).

Ogni giorno arriva una nuova segnalazione da chi vive vicino ai cantieri TAV e ne sta subendo giorno dopo giorno tutti i disagi e sta verificando tutte le “irregolarità” che avvengono.

Siamo di nuovo qui a denunciare che in piena emergenza sanitaria quello che sta accadendo per la costruzione di un’opera intutile è ancora più vergognoso.

Nessuno vigila, nessuno controlla…..e loro fanno tutte queste cose a spese nostre, della nostra salute e del nostro futuro!

Possiamo ancora fermarli, ma sopratutto dobbiamo fermare i nuovi progetti in uscita da Brescia e la Verona-Vicenza!

Avanti #notav, difendiamo la nostra terra, la nostra salute e il nostro futuro!

Tav IN USCITA D A BRESCIA, EMERGENZA SANITARIA E MILLE MIGLIA: ANDRA’ TUTTO BENE? BRESCIA NON SI FERMA..

Cosa sta accadendo a Brescia?

L’Amministrazione Del Bono-Castelletti lavora a pieno ritmo e in continua contraddizione. Vi aggiorniamo su due questioni chiavi.Per quanto riguarda il progetto TAV di quadruplicamento in uscita da Brescia est l’Amministrazione ha deciso di rende pubbliche le sue osservazioni al progetto. Si propone una nuova fermata a Desenzano così da rendere ancora più veloce un treno ad alta velocità che ha quasi più fermate di un regionale.

Si richiedono opere di ordinaria manutenzione comunale come opere compensative: avremo piste ciclabili in cambio dello scempio di una grossa zona di Brescia.Si richiede lo spostamento dell’inizio del lavori dopo il 2023 per poter permettere a Brescia di diventare capitale della Cultura e non avere interferenze con l’evento dell’anno, mentre non ci sono annotazione per gli anni di cantiere e i disagi imponenti in termini di qualità di vita e di viabilità della popolazione che vivrà direttamente questi lavori.

Si richiede di spostare un’area di cantiere vicino al Parco Ducos ma non c’è traccia di come ci si voglia imporre per la salvaguardia del parco stesso dal momento che i lavori ci passano esattamene nel mezzo per anni.Si richiede che per gli espropriati vengano assecondate le esigenze di esproprio, dimenticandosi invece di salvare le case e la comunità che vi abita proponendo l’ammodernamento della linea storia che è sottoutilizzata. E così via.

Vi lasciamo di seguito il link per vedere con i vostri occhi quanta superficialità ha chi ci governa, preferendo alla rigorosa tutela della popolazione e del territorio, timide osservazioni e banali compensazioni.https://www.comune.brescia.it/…/Osservazioni…

Inoltre, in piena pandemia globale, con contagi per Covid-19 in Lombardia e a Brescia in continuo aumento con tanto di coprifuoco serale, con DPCM che vietano e limitano da mesi sagre, manifestazioni, eventi aggregativi culturali, attività commerciali ecc., oggi parte come se nulla fosse la #millemiglia da Brescia.

Centinaia di persone provenienti da tutto il mondo si ritroveranno nella nostra città e gireranno per l’Italia per, evidentemente, “aiutare” ad ostacolare contagi e assembramenti.

Evidentemente il numero dei morti degli scorsi mesi a Brescia e provincia, i cimiteri chiusi per il sovraccarico di funerali da eseguire, non bastano a fermare le macchine storiche dei milionari che vi viaggiano e la macchina mediatica ed economica che sta dietro l’evento.

Perché evidentemente c’è distinzione tra le priorità: chi ha più soldi può.

Ecco le ennesime prese in giro di una giunta-vetrina Del Bono-Castelletti che sarà in piazza a fare “gli onori di casa”, giunta a cui interessa solo far apparire Brescia come moderna e culturalmente attiva a costo di tutto, che siano persone, abitazioni, territorio o il semplice rispetto per i morti e per gli enormi sacrifici economici dei bresciani in questi mesi.
#andràtuttobene#brescianonsiferma

l’inaugurazione della talpa da un’altra prospettiva…

Lunedì pomeriggio a Campagna di Lonato è stata inaugurata “Martina”, la talpa con cui verrà scavata la galleria di quasi 8 km a Lonato del Garda che permetterà il passaggio del Tav sui nostri territori.Un’ennesima inaugurazione a porte chiuse con una passerella di politici e una militarizzazione imponente.

Lunedì pomeriggio a Campagna di Lonato è stata inaugurata "Martina", la talpa con cui verrà scavata la galleria di quasi…

Gepostet von No Tav Brescia am Dienstag, 6. Oktober 2020

Già dalle ore 13.00 arrivavano segnalazioni dagli abitanti della zona che, ignari di quanto stesse succedendo, si sono ritrovati in mezzo a posti di blocco, strade chiuse, traffico deviato ecc.

Addirittura gli stessi giornalisti invitati all’inaugurazione scortati e portati al cantiere da un pullman. Impossibile avvicinarsi a Martina, nemmeno a piedi.

E così si è svolta l’ennesima inaugurazione Tav, perché al di là del Covid ora, anche in passato tutte le inaugurazioni di grandi opere inutili si sono svolte a porte chiuse per evitare contestazioni. Politici circondati dalla polizia, la solita storia raccontata ai giornalisti (e di conseguenza riportata sui giornali) del Tav che porterà lustro al Paese e farà ripartire l’economia italiana, la stessa storia che vediamo da decenni in Val Susa, al Terzo Valico ecc ripetersi.

Ovviamente tutto a spese nostre, le spese pubbliche.

Presente anche il Sindaco di Lonato, Tardani, da sempre pro-Tav a raccontare la favola delle compensazioni Tav che risolveranno ogni problema sul territorio lonatese. Perché ad ogni nuova campagna elettorale le favole raccontate rimangono sempre le stesse e puntualmente rimangono tali, solo favole.

Come nei migliori film accanto a lui don Matteo, parroco della zona, che ha addirittura benedetto la talpa a beffa dell’Enciclica del suo superiore, Papa Francesco che della tutela dell’ambiente e dell’importanza di proteggere la nostra terra comune ne ha fatto una delle priorità del suo mandato.

Ovviamente presente la ministra del #PD Paola De Micheli con gli elogi all’Alta Velocità del caso. Ministra che sembra dimenticarsi di guidare lo stesso Ministero che ha bocciato sul piano economico quest’opera con l’Analisi costi-benefici. Tutti d’accordo sulla distruzione inutile dei territori lombardo-veneto.

Un unico grande “partito del cemento e degli interessi economici di pochi” al quale si è aggiunto come complice il Movimento 5Stelle per rimanere a Governo.

La rappresentazione perfetta di una politica concentrata verso gli interessi dei grandi monopoli e lontanissima dai bisogni reali della popolazione.Popolazione che ha assistito invece ad un ennesimo weekend di tragedie, le solite tremende tragedie che ogni volta che piove colpiscono una o più delle nostre regioni.

Ponti crollati, strade e case che non esistono più, persone morte e disperse.Popolazione che nelle ultime settimane ha visto i propri pendolari della zona costretti a prendere treni regionali per gli ennesimi tagli alle Frecce con la scusante dell’entrata in vigore degli orari autunnali.

Perché in piena pandemia è bene evidentemente ottimizzare economicamente le corse, tagliare i servizi essenziali e ammassare i pendolari suoi pochissimi treni regionali rimasti.

Popolazione che vede sui giornali inaugurare un’opera imponente piena di prescrizioni non adempite, dai rischi sismici a quello idrogeologici, al possibile inquinamento delle proprie falde acquifere per le sostanze chimiche utilizzate durante gli scavi.Interessa alla Ministra ri-destinare i soldi delle grandi opere inutili come il Tav ad opere necessarie ed urgenti come la messa in sicurezza del territorio? NO.

Interessa al Sindaco di Lonato tutelare il proprio territorio salvaguardando le proprie falde acquifere e la salute dei propri pendolari? NO.

Interessa a questi politici, ipotetici nostri rappresentanti, confrontarsi con chi li ha eletti su progetti così impattanti per il territorio e la popolazione? NO.

Meglio quindi inaugurare e benedire gli scavi di Martina in gran segreto nella speranza di distrarre l’attenzione dai veri problemi del paese. Martina che, per giunta, di “piccolina”, come si evince dalle fotografie, ha ben poco e che apporterà danni irrimediabili ad un territorio già altamente sfruttato, inquinato e svenduto al mero profitto economico.

#notav#talpa#campagnadilonato#lonato#lavorialtavelocità#brescia#verona#tav#cantieri

05/10 presidio no tav @ castenedolo

Lunedì mattina la Ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture De Micheli insieme a Zaia, presidente della regione Veneto, Gentile amministratore delegato RFI, Battisti direttore generale di FS, Cao amministratore delegato di SAIPEM, Lombardi presidente di Cepav2, Terzi Assessore alle infrastrutture e trasporti di Regione Lombardia e Tardani Sindaco di Lonato saranno al cantiere TAV di Campagna di Lonato per inaugurare l’inizio dei lavori di scavo con la talpa per la realizzazione della prima galleria del progetto Alta velocità Brescia – Verona.

Ricordiamo che la tanto acclamata talpa in realtà scaverà nel sottosuolo un tunnel di 7 km, utilizzando agenti e schiume altamente inquinanti durante il processo di scavo.
Inizieranno questi lavori non curanti delle prescrizioni che chiedono di non far entrare in contatto gli agenti chimici utilizzati con le falde acquifere. Iniziaranno questi cantieri non ascoltando l’appello dei sindaci dell’alto Mantovano preoccupati del passaggio dei cantieri attraverso le falde stesse, con la possibile conseguenza di interruzione d’ acqua verso le città ed i paesi. Inizieranno questi cantieri non prendendo in considerazione nemmeno le relazioni di rischio idrogeologico redatte per il Comune di Lonato più di dieci anni fa che sconsigliavano chiaramente gli scavi della galleria.
Iniziaranno quest’opera nonostante sia stata dichiarata negativa dall’Analisi costi benefici, nonostante sia stata criticata pesantemente dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nonostante non si sia completata la valutazione di impatto ambientale, nonostante l’opera non sia aggiornata alle vigenti norme antisismiche.
Inagureranno il progetto delle contraddizioni e delle speculazioni non curanti della stessa legge che loro dovrebbero amministrare e rispettare.

Sempre lunedì sera la ministra De Micheli accompagnata questa volta da Girelli consigliere regionale della Lombardia, Marchi presidente e AD Save Spa Società Gestione Aeroporto di Venezia, Bonometti presidente di Confindustria Lombardia, e Pasini presidente Associazione industriali bresciana, terrà una conferenza dal tema “Infrastrutture e trasporti: un progetto per Brescia e la Lombardia”. Anche qui si celebrerà il TAV, e non solo, in nome del progresso e del cemento. Perché il progresso sostenibile dell’ammodernamento della linea storica non era abbastanza speculativo per essere scelto.

All’interno di una provincia martoriata dall’emergenza sanitaria e ambientale non permettiamo l’ennesima passerella di politici e industriali interessati al profitto che promuovono opera inutili, dannose e costosissime come il Tav e l’autostrada della Val Trompia, come essenziali e vantaggiose per il nostro territorio. Non permettiamo la distruzione del nostro territorio con l’obbiettivo di sperperare risorse pubbliche a favore di pochi interessati.

Saremo presenti lunedì sera alle ore 20.15 per un presidio e per ricordare alla ministra e a tutti gli altri presenti che chi vive in questi territori non vuole quest’opera e andremo avanti a lottare contro i meri interessi di politici e industriali a cui non interessa la salute e il futuro dei nostri territori.

Ci troviamo in via Tenente Olivari, nel parcheggio del palazzetto dello sport, area riservata ai pullman per le manifestazioni sportive.
Portate la mascherina e la bandiera no tav! A lunedì!

staNNO devastando il frassinO: fermiamoli!

Questo è quanto sta accadendo al Frassino, davanti al Santuario della Madonna del Frassino di Peschiera del Garda …. nel silenzio più totale della politica dei sindaci e dei cittadini.Sito di una bellezza spettacolare patrimonio dell’UNESCO divorato dal TAV.

Opera che non servirà a nessuno se non alle lobby per i propri interessi economici e alla politica “delle compensazioni” che ha consentito tutto questo.

Fermare quest’opera è ancora possibile, fermare questo scempio ambientale per tutelare l’ambiente e la salute di tutti e tutte dovrebbe essere al primo punto dell’agenda politica di tutti gli amministratori di questi comuni!

Andiamo avanti ad opporci a quest’opera e a denunciare tutta la distruzione e tutti i problemi che porta!Ci vediamo domenica 30/8 la corsa per la vita contro il TAV BS-PD e il consumo di suolo#vergogna#frassino#santuariodelfrassino#santuariodellamadonnadelfrassino#peschiera#tav#notav#bastaveleni