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Video marcia No Tav del 17 ottobre a Desenzano “ORA BASTA! FERMIAMO IL TAV!”
Guardate anche il video del Collettivo Gardesano Autonomo insieme a noi a Desenzano a dire “NO TAV!”
Una colorata giornata di lotta a Desenzano per dire ORA BASTA, FERMIAMO IL TAV!
Oggi a Desenzano volevamo scendere di nuovo in piazza per dire la nostra, per dar voce alle tante persone che da ormai un anno hanno deciso di opporsi, in diversi modi, a questo progetto. Innanzitutto era per noi importante ribadire l’inutilità’ di questa grande opera, con tutti i danni incommensurabili e su diversi piani che porterebbe al nostro territorio.
Ci tenevamo particolarmente a dire la nostra sugli scandali che hanno portato all’arresto del super manager del Ministero dei trasporti Incalza e alle dimissioni del Ministro Lupi in quanto anche la tratta TAV Brescia-Verona era uno dei pezzi centrali di questo sistema.
E di nuovo scendendo in piazza volevamo lanciare un messaggio ai nostri amministratori: nei territori che governano esiste una componente che quest’opera non la vuole, una componente che continua a crescere e che continuerà ad organizzarsi per fermarla. Avevamo a cuore anche di ribadire che i soldi per fare quest’opera non ci sono e che i pochi messi a disposizione sono quelli tolti al servizio sanitario nazionale, al welfare, alle bonifiche e alla prevenzione dal dissesto idrogeologico.
Tutte queste cose le abbiamo dette a modo nostro, in tanti e tante, uomini, donne, anziani e bambini, riempendo le strade e le piazze di Desenzano con cori, striscioni e bandiere.
Davanti al corteo un trattore, simbolo di uno delle tante attività che simboleggiano queste terre, guidato da uno dei possibili espropriati del TAV, con attaccato uno spaventav, il famoso spaventapasseri che ci aiuetrà a proteggere il nostro territorio dal TAV, che da diverso tempo sta diventando simbolo di questa lotta.
Tanti i cartelli che in diversi modi e con diversi slogan e frasi denunciavano lo sperpero di denaro a discapito di piccole opere utili per il nostro territorio e per chi lo vive.
E insieme a noi in corteo oltre alle delegazioni No Tav della Val di Susa, del Terzo Valico e del Trentino, anche il Comitato del Parco delle Colline e Moreniche e decine di comitati ambientalisti, insieme anche a tante delegazioni da diverse zone della lombardia e alcuni amministratori delle nostre province: un assessore di Castiglione delle Stiviere e i primi cittadini di Medole, Solferino e Monzambano che con orgoglio hanno sfilato insieme a noi per difendere i cittadini che rappresentano e il futuro di queste terre.
Oggi nessuno può negare che un vento nuovo soffia in questa provincia e che sarà in grado di rovinare i piani di chi vuole realizzare la Brescia-Verona.
Un grazie a tutti e tutte coloro che hanno reso possibile questa ennesima giornata di lotta. E insieme, lo fermeremo!
Sindaci: è ora di prendervi la responsabilità delle vostre decisioni! Ci sarete oggi a Desenzano?
Ma oltre a questa ulteriore azione per intralciare il proseguimento del progetto TAV sappiamo bene che, affinché questo avvenga, le nostre amministrazioni possono giocare un ruolo ben decisivo. Amministratori che, invece di appoggiare e ascoltare la cittadinanza, continuano imperterriti a ribadire che non sono al corrente di quello che succederà o che non possono fare nulla a tal riguardo. Se la seconda affermazione non è propriamente veritiera, la prima è addirittura vergognosa dal momento che, come primi cittadini, avrebbero il dovere di informarci e tutelarci prima di ogni altra cosa. A tal riguardo e’ stato spedito, da parte del Coordinamento No Tav Brescia-Verona, un invito ufficiale a tutti i comuni interessati dalla trattata, oltre 40, invitandoli personalmente a scendere in piazza insieme alle centinaia di persone che non vogliono quest’opera e a prendere una posizione chiara nei confronti di questo progetto. L’alternativa è chiara: o vi opponete insieme a noi oppure vi assumete la responsabilità della distruzione della nostra e vostra terra oltre all’immane sperpero di denaro pubblico.
Troppo semplice e opportunista non prendere una posizione chiara in attesa di mere compensazioni o, peggio, in attesa che il progetto diventi esecutivo. Troppo scontato non rilasciare dichiarazioni per non perdere una fetta di elettori.
E’ dovere di ogni sindaco schierarsi a favore o contro il Tav, ed è suo dovere farlo davanti alle persone che vi hanno votano, davanti alle persone che dovreste rappresentare oltre che tutelare con ogni mezzo possibile!
Turisti e lavoratori: siete pronti a dire addio alle bellezze e a tanti posti di lavoro del Garda? Noi NO ed è per questo che sabato saremo in piazza!
La marcia NO TAV di questo sabato si svolgerà a Desenzano del Garda e ovviamente il luogo scelto non è stato voluto per caso.
Il Garda, il più grande lago italiano, è la terza località turistica italiana più frequentata, e solo a Desenzano i posti di lavoro nel reparto turistico-commerciale e attività collegate, come certifica l’Unioncamere di Milano, si contano in 2.500 addetti.
Un turismo che negli anni non è solo cresciuto nei numeri (a Desenzano del Garda le presenze turistiche sono passate
dalle 425.000 del 1995 alle attuali 850.000) ma si è evoluto e raffinato, interessando non solo la fascia rivierasca, ma anche le vicine colline moreniche.
Un unico territorio, che integrandosi armonicamente, offre non solo
a chi ci vive, ma anche al turista:
– bellezze naturali, del lago e del suo entroterra, ricco di colline vista lago, verde, borghi antichi, zone umide e fiumi, da apprezzare anche in sella ad una bicicletta;
– storia, non sono solo i luoghi del risorgimento italiano, ma anche dell’epoca romana (chi non conosce le grotte di Catullo?), abitati fin dall’età del bronzo. A Desenzano del Garda è stato rinvenuto l’aratro più antico del mondo, proprio a due passi da dove qualcuno ha deciso passi il TAV;
– cultura, e ciò che offre viene completato dalle vicine città d’arte Verona e Mantova, e da Brescia con i suoi musei e le sue mostre;
– agricoltura, come la viticoltura del Lugana doc, che non solo produce prodotti rinomati in tutto il mondo ma alimenta la filiera del “chilometro zero”.
Oggi anche chi giunge da lontano per godere di tutto questo, può arrivare a Desenzano e Peschiera del Garda scendendo, nelle importanti stazioni di queste due cittadine, da treni veloci a lunga percorrenza quali i “Frecciabianca”.
La costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Brescia e Verona arrecherà a questo territorio immensi danni: saranno demolite cascine secolari, stalle, cantine, agriturismi, estirpati pregiati vigneti, la viabilità sarà sconvolta, tagliando i collegamenti tra il lago e il suo entroterra, e il paesaggio deturpato: quale panorama verrà offerto allo sguardo di chi salirà sulla sommità della torre monumentale di San Martino della Battaglia, quando il cantiere TAV sarà aperto?
Quali danni saranno arrecati al delicato sistema idrico di questa zona dagli scavi in galleria?
Chi vorrà ammirare in futuro il laghetto del Frassino a Peschiera del Garda, lo potrà ancora vedere o sarà stato prosciugato?
Il vicino Santuario sarà ancora oggetto di pellegrinaggio o le crepe causate dai lavori lo avranno reso inagibile?
Gli agricoltori avranno ancora acqua per irrigare le colture?
E il turista straniero, che dopo aver visitato Venezia, vorrà
soggiornare sul lago, dovrà scendere dal TAV a Verona per salire su un treno regionale, come quelli che i pendolari ben conoscono, sporchi, affollati, e con le porte che non si aprono?
Non bastavano i crolli a Pompei per farci sfigurare agli occhi del mondo? Vogliamo diventare famosi all’estero anche per aver devastato un gioiello quale il lago di Garda?
Se questo sciagurato progetto si realizzerà non saranno solo gli sfortunati proprietari dei terreni e degli edifici interessati dai lavori di costruzione ad essere espropriati, ma tutta la comunità che vive in questa zona e da questo territorio trae benessere, e chi sceglie questo territorio come luogo per le proprie vacanze.
Per il lago di Garda e le colline moreniche, la tutela del paesaggio, da anni di grandi cantieri e dal cemento di immensi calvavia e viadotti, non ha solo un valore sentimentale, ma anche economico.
Quanti posti di lavoro verranno persi per le attività chiuse? Quanto diminuirà il turismo se ci saranno km di cantieri e rumori assordanti accanto alle località ad oggi frequentate? Quanto perderanno di valore case, proprietà ed attività a ridosso di piloni di cemento armato, con vibrazioni e rumori dovuti al passaggio del futuro treno veloce? Queste sono solo alcune delle tante domande che da mesi ci stiamo facendo e a cui nessuno ad oggi ha risposto, sopratutto pubblicamente. Nessun amministratore di queste zone ha avuto il coraggio di prendere voce seriamente e spiegare cosa potrebbe succedere a tutti noi.
Ed è per difendere la bellezza della nostra terra dallo scempio di un opera inutile, per chiedere che questi soldi vengano usati per quelle piccole opere che servono al territorio e alle persone che per sabato chiamiamo nuovamente a raccolta tutte le persone che vivono questi territori, ma anche quelle che non li vivono ma vogliono difendere quei pochi lembi di terra ancora “incontaminati” e vogliono investire i propri soldi in altri tipi di opere. Chiamiamo a raccolta anche tutti i sindaci di questo territorio, non solo come amministratori che dovrebbero tutelare noi e la terra su cui viviamo, ma anche come primi cittadini perchè la terra e il futuro di questa zone interessa anche loro.
Chiamiamo a raccolta sopratutto chi qui vive e lavora su questi territori perchè i danni che potrebbe provocare quest’opera in questo settore sono ad oggi quasi inimmaginabili per la maggior parte delle persone, sopratutto quelle che disgraziatamente si troverebbero proprio coinvolte.
Chiamiamo a raccolta chi ama questo territorio unico, perché lo difenda insieme a noi, dal TAV, per preservarlo oggi per le generazioni future!
Sabato ci troviamo alle 14:30 in piazza Enaudi (piazzale della stazione) a Desenzano ed è importante esserci perchè è il futuro di tutti e tutte noi che è in gioco!
NON DELEGARE, PARTECIPA! PERCHE’ PER FERMARE IL TAV E IL SUO SCEMPIO C’E’ BISOGNO ANCHE DI TE!
La petizione NO TAV, FERMIAMO IL TAV E DIMOSTRIAMO CHE SIAMO TANTISSIMI!
Le ultime assemblee del Coordinamento dei comitati NO TAV Brescia-Verona, partecipate anche da molte persone che non fanno parte attivamente dei comitati, hanno decretato all’unanimità che è giunto il momento di dare un segnale forte alle istituzioni e nel contempo dimostrare nuovamente che quest’opera, che lo Stato vorrebbe imporre, non è invece voluta da chi la paga e la subisce direttamente o indirettamente, cioè tutti e tutte noi.
Oltre al prossimo corteo del 17 ottobre a Desenzano, si è deciso quindi di dare forma ad una raccolta firme (sia cartacea che online) il cui obbiettivo è dare un segnale che, oltre alle migliaia di persone che partecipano attivamente alle numerose iniziative sul territorio, ce ne sono molte altre che sostengono con altre modalità la causa NO TAV.
Con questa raccolta firme alla quale potranno partecipare tutti e tutte (la firma è prevista è prevista anche per i non maggiorenni, visto che saranno proprio le generazioni future le più coinvolte, e anche per chi non ha la cittadinanza italiana, visto che la terra e il futuro sono di tutti e tutte) vogliamo dare una prova tangibile di questa opposizione e farlo prima che sia troppo tardi, ovvero prima che il progetto sia esecutivo e inizino i primi cantieri sul territorio.
La petizione sarà firmabile a partire dagli info no tav days, il 2-3-4 ottobre, giorni in qui in tutta la tratta da Brescia a Verona ci saranno banchetti informativi, volantinaggi e flash mob in preparazione alla prossima marcia NO TAV che si terrà a Desenzano il prossimo 17 ottobre.
Firmare questa petizione non vuol dire semplicemente dire di NO al Tav Brescia-Verona, ma è una firma che potrà, insieme a tante altre azioni, aiutare ad inceppare il sistema delle grandi opere. Una firma che serve ad unirci, perchè siamo consapevoli che solo costruendo mobilitazioni in tutta Italia e tutti e tutte insieme possiamo cambiare le cose. Una firma per dire NO anche al TAV al Terzo Valico, in Val di Susa e in Trentino! Una firma per il nostro futuro!
FERMARLO E’ NOSTRO DOVERE, FERMARLO TOCCA NOI!
Di seguito riportiamo il testo della petizione che dal 1* ottobre sarà possibile firare anche on-line qui: PETIZIONE NO TAV ON-LINE
Ricordiamo inoltre che la raccolta firme proseguirà sia online che cartacea anche nei prossimi mesi e la troverete a tutte le iniziative che verranno organizzate.
I Sottoscritti / le Sottoscritte chiedono,
il ritiro del progetto dell’Alta Velocità sulla tratta Brescia – Padova, un progetto costosissimo, inutile e dannoso per il nostro territorio.
Brescia, Verona, Vicenza, Padova, sono tutte città importanti collocate su un itinerario di 165 chilometri. L’Alta Velocità su un percorso cosi breve non ha ragione di esistere!
Chiediamo la riqualificazione della linea storica, l’aumento e la modernizzazione dei treni, l’ottimizzazione dei servizi adattata alle richieste dell’utenza.
Pretendiamo che le risorse economiche destinate al progetto Alta Velocità vengano destinate a finanziare delle urgenti e utili al risanamento di strutture pubbliche su tutto il territorio Nazionale.
Dopo l’assemblea di mercoledì ci troviamo nuovamente il 16/09 sempre più convinti di fermare definitivamente il TAV Brescia-Verona!
Mercoledì sera a San Martino la lotta contro il TAV Brescia-Verona è ripartita con tante idee, proposte ed obbiettivi, tutti focalizzati a coinvolgere sempre più persone e fermare DEFINITIVAMENTE il TAV!
Il corteo del 17 Ottobre a Desenzano, deciso nelle scorse settimane per dare una risposta forte alle nuove prescrizioni e al “tira e molla” su dove far passare l’opera, il che ne dimostra ancora di più la reale inutilità, si vuole dare come priorità di impedire qualsiasi apertura di possibili cantieri, consapevoli che verrebbero aperti e poi non portati avanti sia per mancanza di soldi sia per mancanza di un vero e proprio progetto per l’intera tratta. Inoltre è giunto secondo noi il momento di pretenderne che gli amministratori e i comuni coinvolti dal passaggio del TAV prendano una posizione chiara, qualsiasi essa sia, nei confronti di questo progetto.
Le persone che vivono queste terre hanno il DIRITTO di sapere quale sarà il destino di questi luoghi lasciati in mano ai nostri amministratori, spesso troppo ingolositi dalle compensazioni, per pensare all’effettiva tutela della nostra terra.
E così nel preparare la manifestazione del 17 ottobre si è deciso di intraprendere un percorso di avvicinamento che veda di nuovo coinvolto ogni singolo paese in modo che si possano portare a galla le contraddizioni e le problematiche concrete che esistono su ogni specifico territorio. I soldi investiti nel TAV potrebbero essere ridestinati a piccole opere utili per le persone e per i territori in cui vivono.
Il prossimo appuntamento è per il 16 settembre alle 21:00 a San Martino della Battaglia per continuare decidere insieme il percorso da seguire.
E’ giunta l’ora di smettere di delegare e attivarsi, ognuno per quello che può e si sente, per cambiare le cose, perchè abbiamo la reale possibilità di fermare quest’opera e iniziare a decidere per il nostre presente e futuro!
17 OTTOBRE: “ORA BASTA! FERMIAMO IL TAV!” – Marcia NO TAV a Desenzano del Garda
Che il Tav sia un opera costosa lo sappiamo, ma che peserà sulle prossime generazioni in maniera indelebile non è un dato chiaro a tutti: solo per la Brescia-Verona è stato preventivato un costo di 4 miliardi di euro, di cui al momento ne sono disponibili meno di 800 milioni. 1.000 milioni dovrebbero arrivare nel 2016 e la restante parte, più di 2.000 milioni, in “futuro”.
Come si può iniziare un’ opera avendo meno della metà dei soldi necessari alla sua realizzazione e, soprattutto, non sapendo quando saranno disponibili quelli mancanti?
Stiamo parlando tra l’altro di un’ infrastruttura dal costo altissimo, più di 50 milioni di euro al chilometro (10 milioni la media europea), che inciderà sul debito pubblico utilizzando denaro pubblico.
Tutti soldi che potrebbero essere usati altrove: per evitare ulteriori tagli al servizio sanitario nazionale, per mettere in sicurezza i territori dal rischio idrogeologico, per ristrutturare e far funzionare asili e scuole, per rifinanziare la ricerca e per rimpinguare le casse delle amministrazioni comunali perennemente in rosso.
Oppure potrebbero offrire un presente dignitoso a chi oggi viene colpito dalla crisi, garantendo casa e reddito.
Stiamo parlando anche di un’infrastruttura assolutamente inutile: non toglierà, infatti, il traffico dalla strada come confermato dallo stesso amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Michele Mario Elia (il TAV è esclusivamente passeggeri e le merci non viaggeranno sulle linee ad alta velocità perchè a livello mondiale non ci sono carri compatibili visti gli altissimi costi che nessuno vuole sostenere).
Inoltre solo il 5-6% dell’utenza totale di RFI è interessata a utilizzare il TAV (in deficit in tutta Europa, Francia compresa); la costruzione di quest’opera peggiorerà ulteriormente le condizioni di viaggio per studenti e pendolari, infatti, nonostante più dell’80% dei viaggiatori utilizzino treni “normali”, gli investimenti di RFI per le linee ordinarie sono solamente il 37% del totale.
La sua inutilità è dimostrata anche dal fatto che attualmente sulla linea storica nella tratta Brescia-Verona transitano giornalmente solo 131 dei 250 treni possibili e sulla Verona-Vicenza ne transitano solo 144 su 250. Esiste quindi un ampio margine di potenziamento, ad un costo nettamente inferiore e evitando così i rischi ambientali che il progetto prevede e centinaia di espropri tra case, terreni e attività economiche di svariato tipo.
Consapevoli che non saranno gli scandali legati alle grandi opere e nemmeno le 22 prescrizioni che il Ministero dell’Ambiente ha recentemente imposto a Cepav2 a fermare quest’opera, torniamo in piazza per dire “ORA BASTA!” precisando che non vogliamo altre prescrizioni o ritardi, vogliamo FERMARE DEFINITIVAMENTE IL TAV!
A breve maggiori informazioni…
Nel frattempo invitiamo tutti e tutte a prendere parte all’ASSEMBLEA PUBBLICA NO TAV del 2 settembre: https://www.facebook.com/
Il 17 ottobre i No Tav Bs-Vr scendono di nuovo in piazza a Desenzano. L’obbiettivo? Fermare il TAV definitivamente!
Ieri sera a San Martino della Battaglia, a un anno circa dalla prima assemblea No Tav dello scorso luglio a Lonato, ci si è trovati in tanti, donne e uomini dei comitati che in quest’anno sono sorti, espropriati e associazioni territoriali per decidere insieme che strada percorre nei prossimi mesi di lotta contro il TAV Brescia-Verona.
Per quanto riguarda la situazione attuale della nostra tratta è ben chiaro che i fini della propaganda del “progetto fermato” servono solo per demotivare gli animi e tranquillizzare le persone, visto che il “fermo” è solo l’ennesimo rinvio di 120 giorni. Quattro mesi che serviranno a Cepav 2 per trovare soluzione alle 22 prescrizioni fatte dal Ministero dell’Ambiente; finito questo periodo di tempo la decisione tornerà in mano al Cipe che deciderà se finanziare o meno l’opera. Con quali soldi non è dato sapersi. Continua la lettura di Il 17 ottobre i No Tav Bs-Vr scendono di nuovo in piazza a Desenzano. L’obbiettivo? Fermare il TAV definitivamente!