Partenza ore 6.00 dal piazzale dell’Iveco a Brescia.
Costo di 20 euro andata/ritorno per ripagare le spese di noleggio del Pullman. Ritorno in serata.
Prenotazioni chiamando Radio Onda d’Urto allo 03045670!

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ABBIAMO SUPERATO IL LIMITE
Assemblea Pubblica sul Clima
Domenica 10 marzo 2019, ore 18
Sala civica via Villa Glori, 13, Brescia
Invitiamo tutti i singoli, le associazioni, le realtà territoriali a partecipare all’assemblea pubblica in vista della Marcia per il Clima e Contro le Grandi Opere che si terrà a Roma il 23 marzo!
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Il 23 Marzo a Roma è stata lanciata una grande manifestazione nazionale per la giustizia climatica e contro le grandi opere inutili e imposte, per cercare di mettere al centro le vere priorità del paese e la salute del Pianeta. Una giornata promossa da una piattaforma formata da decine e decine di comitati e lotte territoriali sparse su tutto il territorio italiano. Una data che vuole essere il culmine di un percorso iniziato a Venezia diversi mesi fa e passato per Venaus, in Val Susa, per Roma, Napoli e per molti altri luoghi dal Nord al Sud di questo paese.
Il costo che viviamo quotidianamente a causa del cambiamento climatico, le catastrofi legate alla mancata messa in sicurezza del territorio, la devastazione ambientale, lo sperpero di denaro pubblico legato al sistema imprenditoriale delle Grandi Opere Inutili (Tav, Tap, Mose, BreBeMi sono solo alcuni esempi), la loro incarnazione di un modello di sviluppo ultra-produttivo e il loro conseguente inquinamento causato da un sistema industriale parassitario e affetto da gigantismo, ci stanno portando sull’orlo della catastrofe ecologica e ci impongono la necessità di una mobilitazione in difesa dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione.
In questo quadro dalle tinte fosche e dal futuro incerto, abbiamo un’unica certezza: siamo consapevoli del fatto che la questione ambientale è ormai diventata prioritaria, in termini di sopravvivenza e in termini di cambiamento della società. Pensiamo che Brescia e la sua provincia non possano non raccogliere l’appello lanciato per questa mobilitazione a Roma, per cercare di costruire qualcosa anche dopo, tornando nei nostri territori e discutendo del presente e del futuro che ci attende.
Vediamo da troppo tempo anche qui, a Brescia e Provincia, la contraddizione delle priorità produttive e industriali a scapito della distruzione ambientale, sanitaria e sociale. Basta ricordare gli ultimi eventi che ci hanno accompagnato solo nel corso del 2018: a fine estate sono state almeno 7 le persone morte per un’epidemia di Legionella causata dalla contaminazione del fiume Chiese; mentre l’area urbana di Brescia ha “guadagnato” il primo posto nella classifica italiana per emissioni di polveri sottili, vincendo la medaglia d’oro per l’aria più inquinata d’Italia. Senza contare i primati che ci accompagnano da anni che riguardano acqua, aria, suolo, discariche, rischio idrogeologico, cave ecc.; come l’alta concentrazione urbana di centri commerciali e il primato per consumo di suolo, l’alto tasso di mortalità per l’inquinamento di terra e aria, le 13 acciaierie presenti, il numero di maiali sul territorio che supera il numero degli abitanti di Brescia e Provincia, le decine di aree mai bonificate e contaminate da Pcb, diossine, polveri sottili, rifiuti radioattivi e scorie, scarti di Industrie e Acciaierie, oltre al traffico illecito di rifiuti legato alle mafie (ma per questo vantiamo del “termovalorizzatore” tra i più grandi d’Europa), alla tratta ferroviaria Brescia-Parma peggiore d’Italia, agli sversamenti illegali nei laghi bresciani, i fiumi inquinati, le falde piene di cromo esavalente, e si potrebbe continuare all’infinito.
Ma il nostro territorio in questi anni, per fortuna, non è stato solo questo: le quindicimila persone in piazza il 10 Aprile 2016 per dire Basta ai Veleni, le lotte contro il TAV Brescia-Verona, le mille battaglie contro le discariche, il referendum provinciale per difendere l’acqua pubblica, le decine di associazioni e comitati che quotidianamente si battono per garantire e costruire un futuro più degno per chi vive questa provincia.
Crediamo quindi necessario incontrarci, data l’occasione della mobilitazione del 23 marzo, per provare a costruire una rete unificata territoriale che inizi a discutere del macrotema e che continui a battersi per cessare di contrapporre il lavoro a scapito della salute, il progresso a scapito dei territori, la produzione a scapito di vite e ambiente. Siamo ancora in tempo!
Comunicato di solidarietà del CS Bocciodromo di Vicenza
Come Comitato Popolare del quartiere Ferrovieri di Vicenza esprimiamo la nostra piena solidarietà e complicità ai compagni/e, agli attivisti/e aggrediti e fermati dalla polizia ieri a Brescia. Non possiamo accettare che persone che tutti i giorni lottano per la difesa dei diritti dei migranti, per il diritto alla casa e contro le grandi opere che devastano i nostri territori, vengano picchiate selvaggiamente come nelle peggiori dittature militari sudamericane. Fa ancora più rabbia vedere queste scene pochi giorni dopo che è stato svelato il meccanismo di corruzione e di malaffare che si nasconde dietro la gestione delle grandi opere in Italia. I veri criminali stanno nei palazzi del potere politico e imprenditoriale, sono quelli che speculano sulla vita delle persone e non certo chi ogni giorno lotta con i propri corpi per una vita degna.
Con i compagni e le compagne di Brescia ci unisce la lotta contro l’Alta Velocità, il paradigma di una governance che antepone gli interessi di piccoli gruppi di potere di fronte ai bisogni delle comunità. Veniamo da una città che ha conosciuto una lunga stagione di lotte contro le basi americane prima e contro il TAV ora. Non ci siamo mai fermati di fronte alle aggressioni, alle intimidazioni e alle misure repressive perché crediamo nella giustezza dei percorsi che in tanti e tante facciamo per costruire un mondo migliore partendo dai nostri territori. Sabato 28 marzo saremo a Brescia a fianco dei migranti, dei comitati e di tutti i cittadini bresciani che non accettano la mancanza di democrazia.
CS Bocciodromo
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Comunicato di solidarietà dei Comitati No Tav della Valle di Susa
Bologna Meticcia è al fianco della Brescia che lotta, che si batte, che spinge in avanti contro le ingiustizie sociali e per la dignità!
Permesso subito!
Solidarietà alla resistenza della Brescia Meticcia
Laboratorio Crash
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Presidio solidale a Bologna
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Comunicato di solidarietà ed adesione dei centri sociali e reti antirazziste dell’Emilia Romagna al corteo di Sabato 28 marzo indetto dalle realtà migranti ed antirazziste
25 / 3 / 2015
Quarto giorno consecutivo di mobilitazione (e oggi sarà il quinto) per migranti e antirazzisti a Brescia dopo le prime cariche di sabato, lo sgombero del presidio ed i fermi. Ancora in piazza e sempre più numerosi perché le istanze che hanno mosso il presidio di sabato 21 marzo riguardano tutte e tutti quelli che lottano contro le frontiere esterne e le barriere interne, contro lo sfruttamento, contro le politiche di austerità , per la giustizia sociale e per la libertà.
La mobilitazione partita sabato 21 marzo è parte di quella battaglia per l’abolizione della Legge Bossi- Fini, ormai in vigore da 13 anni, che nessun governo è stato in grado di abolire. Anzi a cui si sono aggiunte restrizioni su restrizioni, basti pensare alle Legge 94 del 2009 (il famoso/famigerato Pacchetto Sicurezza) che introduce la conoscenza della lingua italiana come ulteriore ostacolo per l’ottenimento dei documenti trasformando un diritto in un ulteriore barriera e il permesso di soggiorno a punti.
E’ una battaglia contro le politiche in tema di immigrazione che producono clandestinità, sfruttamento, precarietà di esistenza nei nostri territori e migliaia di morti nei nostri mari.
La manifestazione di Sabato 28 marzo riporta al centro la vertenza aperta durante il presidio di sabato scorso. Da un lato la vicenda della Sanatoria 2012 con la specificità della Prefettura bresciana che ha rigettato l’80% delle domande di emersione e di cui si rivendica il diritto al rilascio dei permessi di soggiorno. Una specificità che apre comunque la questione generale delle sanatorie truffa a cui tutte e tutti noi abbiamo assistito.
Sull’altro versante il modo in cui la Legge disciplina il fenomeno della migrazione per cui il legame fra lavoro e soggiorno in cui in un periodo come questo di crisi, in cui c’è un’emergenza occupazionale non si può pensare che centinaia di migliaia di persone in tutto il paese corrano il rischio concreto di perdere il permesso di soggiorno ed essere cacciati nella clandestinità.
Lo scorso sabato la Brescia meticcia ha messo al centro i diritti che volevano essere tenuti fuori dalla piazza centrale, relegati ai margini e a cui si è risposto istituzionalmente reprimendo il dissenso e impedendo di fatto la libertà di manifestare con manganellate, cariche della polizia, fermi ed espulsioni.
Ma i migranti, gli antirazzisti, la Brescia meticcia e solidale continua a mobilitarsi mettendoci la faccia per aprire spazi di democrazia.
Ci sentiamo parte di questa battaglia a partire dai nostri spazi sociali, dagli Sportelli migranti attivi in rete nel territorio regionale, dalle case occupate piene e ricche di rifugiati, alle piazze per costruire un’Europa senza confini, libera da razzismo e xenofobia, dalle gabbie securitarie e dalle imposizioni economiche della Troika.
Per questo Sabato 28 marzo saremo a Brescia al fianco dei migranti e degli antirazzisti in lotta.
Coalizione Centri Sociali Emilia Romagna (Casa Madiba Network, Tpo, Labàs occupato, Lab Aq16, Casa Bettola) Ass. Città Migrante Reggio Emilia, Ass. Rumori Sinistri Rimini, Ass. Ya Basta! Bologna
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Complici e solidali dal Nord-Est con migranti ed antirazzist* bresciani
24 / 3 / 2015
A partire da sabato 22 marzo a Brescia centinaia di migranti, sostenuti dalla città solidale, sono scesi in piazza per tre giorni consecutivi per ottenere il rinnovo dei permessi di soggiorno. Nelle scorse settimane la Prefettura, adottando una interpretazione particolarmente restrittiva della Bossi-Fini, ha ufficialmente rigettato circa l’80% delle richieste provenienti dalla sanatoria del 2012, a dispetto di una media nazionale che si aggira attorno al 20%.
La Questura ha negato la possibilità di dissentire e di manifestare reprimendo le mobilitazioni in maniera violenta e scomposta, caricando più volte i cortei ed i presidi che si stavano svolgendo in maniera pacifica, compiendo diversi fermi ed arresti e provocando tre feriti. Al momento alcuni migranti risultano trattenuti presso i CIE, un giovane è sotto processo per direttissima, e le decine di fermi effettuati si sono tradotti in denunce per resistenza e violenza.
Per tre giorni la città è stata di fatto governata dalla polizia, che tenta di impedire con ogni mezzo l’affermarsi in piazza di un intreccio cooperante tra tutti coloro, migranti ed autoctoni, che lottano per nuovi diritti e per una nuova cittadinanza.
Altre mobilitazioni sono state lanciate a partire da oggi, in vista di un grande corteo antirazzista previsto per sabato 28 marzo.
Come attivisti dei centri sociali siamo complici e solidali con tutte le persone che in questi giorni a Brescia sono scese in piazza ed hanno subito le violenze della polizia, con il giovane arrestato ed i migranti fermati, con chiunque difende ogni giorno le nostre città da razzismo e xenofobia. Lottiamo insieme contro ogni confine, quelli delle città governate dall’ideologia securitaria e quelli dell’Europa fortezza, dove l’unica reale libera circolazione è consentita al capitale finanziario.
Per città meticce libere e solidali
CS NordEst
Centri sociali delle Marche
Napoliproject
Comunità in Resistenza Empoli/Csa Intifada
Cosa La Strada Roma
Casa delle Culture Trieste
Ieri in piazza abbiamo raccolto alcune interviste che raccontassero dai presenti quanto successo ieri in piazza. Di seguito pubblichiamo tutta la diretta tenuta ieri da radio onda d’urto ma sopratutto invitiamo tutti e tutte a guardare il video della prima carica ordinata attorno alle 17.20 di lunedì 23 marzo dal dottor Farinacci, funzionario di Questura.
Seguici anche su twitter per la diretta
Ore 24: il presidio lascia piazza Loggia liberata, “come insegnano i #notav – dicono i partecipanti…si parte e si torna assieme!” Domani MARTEDI ORE 16 PRESIDIO PIAZZA LOGGIA, SABATO 28 MARZO GRANDE CORTEO ANTIRAZZISTA, PER RIBADIRE CHEBRESCIA E’ E RIMANE UNA CITTA’ APERTA E LIBERA!
Ore 23: da piazza Loggia si leva alto il grido..”Brescia libera, liberi tutti! Domani martedì alle ore 16 presidio, sabato nuovo corteo…saremo migliaia!!!”
Ore 22.45: “un minuto più di voi!” Presidio ingrossato di 250 persone esce da piazza Rovetta e si riprende piazza Loggia!
22.35: secondo Ansa, arresto del migrante sarebbe da ricondurre a “lancio di una transenna”dopo le cariche poliziesche.
Ore 22.18: il presidio in piazza Rovetta va avanti ancora, ormai da tre giorni il movimento bresciano tiene testa a fdo. Intanto la Questura di #brescia è in superproduzione mediatica: ieri 9 (NOVE) comunicati stampa, oggi 6 (SEI) su #permessosubito …
Ore 22: presidio continua e torna a ingrossarsi. Il collegamento con Francesco, della Redazione, che ci racconta anche della “sparizione” di libri e zaini durante le cariche.Ascolta o scarica qui.
Ore 21.30: il presidio si siede a terra e non demorde, chiedendo a gran voce la liberazione dei migranti trattenuti tra domenica e oggi pomeriggio, lunedì. Sono sei: tre nel Cie di Bari, uno in stato di arresto (ignoto il motivo) e per due decisa l’espulsione immediata.
Ore 21: situazione fermati. 2 italiane (una compagna del csa Magazzino 47 e una…passante) rilasciate, un migrante arrestato (ignoto al momento il perchè) e per un altro disposta espulsione immediata. In corso assemblea al presidio di piazza Rovetta.
Ore 20.40. I quattro fermati sono in Questura, le posizioni al vaglio del sostituto procuratore Lara Ghirardi. Presidio continua in piazza Rovetta.
Ore 20.00: i due compagni feriti sono stati dimessi e uno di loro sta raggiungendo il presidio in piazza Rovetta. La giovane compagna è stata dimessa dopo aver ricevuto quattro punti di sutura. Il presidio in piazza Rovetta prosegue a oltranza fino a che non verranno rilasciati i quattro compagni fermati. Rilanciato l’appuntamento per domani pomeriggio martedì con un presidio in Piazza Rovetta dalle 16. La lotta continua!!!!
Ore 19.15: La delegazione che ha incontrato la vicesindaco Laura Castelletti. Domani incontro con il sindaco DelBono. L’appello rimane quello di raggiungere piazza Rovetta. La corrispondenza e il resoconto con Umberto, uno dei membri della delegazione.
Le testimonianze dalla piazza raccolte da Marco della redazione. Ascolta.
Ore 18.50: La piazza si riempie con centinaia di solidali. Una delegazione è salita in Loggia per un incontro con la giunta. Due dei feriti dalle violente cariche ricoverati. Novità anche sulla situazione del migrante fermato domenica mattina con lo sgombero del presidio di piazza Vittoria: verrà rimpatriato in Pakistan con il volo delle 21.30 da Malpensa. La corrispondenza con Gabriele dell’associazione Diritti per tutti che ci racconta cosa sta accadendo e ricostruisce anche lui le cariche del pomeriggio. Ascolta.
ore 17.30: Cariche al presidio di migranti e antirazzisti. Si sono verificate diverse cariche nei confronti dei primi compagni che si stavano concentrando in piazza Rovetta per il presidio lanciato dopo le due giornate di lotta del fine settimana. Non sono mancate fin da subito le provocazioni della Digos che ha sequestrato il furgone con l’impianto di amplificazione del Magazzino 47; poi le cariche violente. Diversi i feriti, tra loro anche una giovane ragazza del Kollettivo studenti in lotta. Quattro i compagni fermati, due migranti e due attivist*del csa Magazzino 47. L’appello è quello di andare in piazza Rovetta!!!!
Le prime corrispondenze con le cariche con Umberto e Francesco della redazione. Ascolta
La corrispondenza sempre dal presidio con Umberto della redazione. Ascolta
La testimonianza delle cariche e il commento dell’avvocato dell’associazione Diritti per tutti, Manlio Vicini. Ascolta.
LUNEDì MATTINA – E’ stato un intero fine settimana di mobilitazione senza sosta per la Brescia meticcia, libera e solidale, quello appena trascorso.
Dopo lo sgombero poliziesco del presidio permanente di piazza Vittoria che migranti e antirazzisti avevano costruito dopo la manifestazione di sabato pomeriggio, avvenuto ieri mattina 22 marzo intorno alle 7.30, nel pomeriggio c’è stata una prima, importante, risposta con un migliaio di persone che hanno manifestato per le vie della città in un corteo spontaneo per lo sblocco della situazione legata alla sanatoria-truffa del 2012 e per chiedere la liberazione dei 4 migranti, sprovvisti di documentie vittime della stessa sanatoria truffa, trattenuti dalla polizia dopo lo sgombero: tre saranno rinchiusi nel CIE di Bari, per il quarto udienza di convalida dell’espulsione oggi pomeriggio alle ore 15.
Oggi la lotta continua: alle 17 di questo 23 marzo appuntamento in Piazza della Loggia per una manifestazione cui parteciperannoanche altre realtà, come il coordinamento No Tav Brescia-Verona. Per oggi era infatti prevista la visita a Brescia del dimissionato Ministro Lupi, autore dell’infame Piano casa e tra i più convinti sostenitori dell’inutile opera dell’alta velocità ferroviaria. Nonostante il forfait, l’appuntamento di mobilitazione è confermato.
Sarà l’occasione di fare il punto della situazione sulla lotta ad oltranza per i permessi di soggiorno e di manifestare tutte e tutti insieme per una sola grande opera: permessi di soggiorno, casa, reddito, dignità per tutte e tutti. Vi proponiamo il confronto ai nostri microfoni tra Manlio Vicini, avvocato dell’Associazione Diritti per tutti, eDonatella Albini, capogruppo in consiglio comunale della civica “al lavoro con Brescia“, componente della maggiornaza in giunta. Ascolta o scarica
Oggi alle 17:30 era prevista una manifestazione che vedeva scendere in piazza insieme il movimento no tav e per il diritto alla casa. Questa manifestazione non è stato nemmeno possibile iniziarla perché la violenza e la repressione poliziesca sono state le prime e uniche risposte date. Ragazzi e ragazze brutalmente feriti alla testa, cani e manganelli a impedire di nuovo alle persone di usare piazza della loggia come luogo di protesta e indignazione. Esprimiamo solidarietà alle persone ferite, tra cui un attivista del comitato no tav Brescia e chiediamo subito la liberazione di tutti e tutte le persone fermate e in questura da ore.
Siamo ancora in Largo Formentone a Brescia, raggiungeteci numerosi! La tensione è ancora forte e non lasceremo la piazza fino a quando non saranno tutti e tutte libere!
Era stata annunciata, per la data di lunedì 23 marzo, la visita nella nostra città dell’ormai dimesso ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi: il programma prevedeva un incontro a Palazzo Loggia, dove avrebbe incontrato la Giunta comunale per parlare di emergenza casa, per poi spostarsi al Pirellino, dove doveva incontrare i sindaci dei comuni interessati dal passaggio dell’Alta Velocità Brescia-Verona.
Ma dopo i fatti di cronaca degli ultimi giorni riguardo al sistema delle grandi opere, la stampa nazionale e tutti i principali portali web non hanno parlato di altro se non del suo coinvolgimento (e del figlio) nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Firenze. Inchiesta, che per l’ennesima volta, dimostra come le posizioni chiare dei NO TAV nei confronti di questo tema siano sempre più legittime e vere: una storia di gigantesche tangenti, appalti truccati, lievitazione dei costi, mancati controlli, regali e regalini nella migliore delle tradizioni italiane.
Evidentemente non scopriamo nulla di nuovo, ma allo stesso tempo è sempre più evidente il ruolo, del Governo e dell’intera classe politica, di sponda istituzionale per le speculazioni e i profitti di coloro che detengono la maggior parte della ricchezza, lontana anni luce dai bisogni di quella che è invece la maggioranza della popolazione.
Poco importa che oggi lo dica anche la magistratura, il Movimento No Tav lo va dicendo da sempre.
E anche se Lupi si è dimesso, molti nodi dovranno ancora venire al pettine, che dimostreranno sempre più l’illegittimità con cui questa devastante opera continua a essere portata avanti.
Lunedì 23 quindi anche se Lupi non sarà presente, date le ovvie ragioni, noi saremo comunque in Piazza Loggia, sotto l’ufficio del nostro sindaco e chiedendo nuovamente che tutti gli amministratori coinvolti dalla tratta Brescia-Verona prendano una posizione: è giunto il momento di smetterla di sedersi al tavolo della corruzione e del malaffare, svendendosi per due rotonde, un sottopassaggio o un cavalcavia.
Non potete più permettervi di stare zitti, di non prendere una posizione su quanto sta succedendo e non potete più disinteressarvi del passaggio di quest’opera sui vostri territori.
Questo silenzio altrimenti non fa che avvalorare la tesi di quanti hanno sempre temuto che anche i nostri primi cittadini siano parte di questo sistema marcio e corrotto.
Sia comunque ben chiara una cosa: non ci basta sapere che avevamo ragione, adesso dovete abbandonare l’idea di questo catastrofico progetto! Questo è il momento giusto in cui il progetto della folle Brescia-Verona (insieme a tanti altri) torni nel cassetto, prima che sia troppo tardi, prima che sia di nuovo compito dei cittadini difendere ad ogni costo la propria terra da amministratori corrotti, e da una politica che puzza solo di malaffare e criminalità organizzata. E’ questo il tempo di chiudere la partita una volta per tutte e lunedì saremo in piazza a ribadirlo!
Ci troviamo tutti e tutte, rumorosi e ben visibili con cartelloni e bandiere NO TAV, a partire dalle 17:30 in Piazza Loggia a Brescia, insieme a migranti, disoccupati, ambientalisti, studenti e lavoratori per ribadire nuovamente che L’UNICA GRANDE OPERA CHE VOGLIAMO E’ CASA, SALUTE, REDDITO E DIGNITA’ PER TUTTI E TUTTE!
L’uomo forte del TAV, anche per la tratta Brescia-Verona, Ercole Incalza è stato arrestato in questi giorni con accuse di corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti e altre violazioni relative alla pubblica amministrazione. Gli appalti finiti nell’indagine riguardano diverse grandi opere tra le quali la linea Alta velocità Milano-Verona. Indagini che arrivano fin dentro il Ministero delle Infrastrutture, guidato da Maurizio Lupi che, come annunciato dalla stampa locale, sarà presente a Brescia il prossimo lunedì 23 marzo “per chiudere la conferenza dei servizi” riguardo alla costruzione del lotto Tav in questione.
Curiose coincidenze. E’ bene ricordare che Lupi e Incalza, infatti, sono gli stessi personaggi che lo scorso anno hanno “tirato fuori dal cassetto”, dove giaceva dimenticato da oltre dieci anni, il progetto per il TAV Brescia – Verona, intimidendo i nostri Comuni di aprire cantieri già entro il 2015. Il perche’ di questa curiosa accelerazione oggi è finalmente sotto gli occhi di tutti.
E’ bene non dimenticare inoltre che i nostri sindaci lacustri conoscono personalmente Ercole Incalza, che hanno incontrato svariate volte a Roma negli scorsi mesi, per sottoporre le diverse richieste di mitigazioni e compensazioni alla grande opera. Opera che vorrebbe, secondo i loro piani, trasformare il Basso Garda in un enorme cantiere per i prossimi dieci anni.
Vogliamo a tal proposito rammentare un passaggio dell’intervento che il Coordinamento No Tav Brescia-Verona ha fatto a Desenzano il 21 novembre scorso, durante il Consiglio Comunale aperto: “… A Roma i Sindaci hanno parlato con Ettore Incalza, direttore generale del Ministero delle Infrastrutture. Vorremmo ricordarvi che quest’uomo è più volte inquisito per tangenti e ora entrato nell’inchiesta della costruzione del Tav a Firenze insieme alla Lorenzetti. L’ Opera bresciana inoltre è bene tenere a mente che sarà affidata al consorzio Cepav 2 del quale fa parte la Maltauro finita nell’inchiesta sia per il Mose di Venezia che per Expo’ di Milano. I quattro miliardi di euro in gioco per quest’opera sono una montagna di soldi che fanno gola a tanti e questa è la cosa che più ci preoccupa. Per speculare e accaparrarsi questi soldi saranno purtroppo troppe le persone e le istituzioni disposte a mettere in secondo piano ambiente, salute, economica locale e vite delle persone, per un mero rendiconto economico o peggio di immagine”.
Parole fino ad oggi rimaste inascoltate. Ora, alla luce di queste indagini, chiediamo a gran voce che nessuno dei nostri “Primi Cittadini” abbia la volontà di incontrare il Ministro Lupi lunedì 23 marzo. Anzi, sarebbe onesto verso i propri cittadini, che ne venissero chieste le dimissioni immediate. Dimissioni immediate che dovrebbero essere richieste anche per Ettore Fermi, presidente di Metro Brescia e consulente del Consorzio Cepav 2 (ditta appaltata per i lavori del Tav), che risulta fra i 50 indagati nell’inchiesta su corruzione e tangenti. Noi da parte nostra chiediamo inoltre l’immediata sospensione del progetto Tav della tratta Brescia – Verona oltre all’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle Grandi Opere.
Un sistema quello delle” Grandi Opere all’italiana” che hanno parassistato parecchie centinaia di miliardi di euro a tutti e tutte noi. Euro che possono essere utilizzati per bonificare un territorio fortemente inquinato come quello di Brescia e provincia, oppure per mettere in sicurezza le scuole dei nostri figli che cadono letteralmente a pezzi o per fronteggiare l’emergenza sociale di una crisi che lascia senza lavoro e senza casa migliaia di persone.
Lunedì scenderemo di nuovo in piazza non solo per contestare il sistema delle Grandi Opere, ma saremo insieme a disoccupati, migranti, studenti, precari, ambientalisti e chiunque decida di voler lottare contro questo sistema, che guarda al mero profitto di pochi, condannando noi tutti e tutte a vivere in un ambiente insalubre e dannoso, privandoci di diritti, salute e dignità. Perché in ogni caso continueremo a ribadire che L’UNICA GRANDE OPERA CHE VOGLIAMO SONO CASA, SALUTE, REDDITO E DIGINITA’ PER TUTTI E TUTTE.
In piazza lunedì saremo presenti anche a ricordare che solo poche settimane fa 47 attivisti No Tav della Val di Susa sono stati condannati a 140 anni complessivi di carcere. Gia’ allora pareva una chiara vendetta di Stato alla legittima Resistenza , ma oggi ancora di piu’, pare una punizione contro chi si oppone a un sistema corrotto e ingiusto.
Per questo lunedi 23 marzo ” accoglieremo” il Ministro Lupi insieme agli altri movimenti sociali che come noi credono ” a un altro mondo possibile ” in Piazza Loggia a partire dalle 14.00 e in seguito davanti al Pirellino in via Dalmazia.
Coordinamento No Tav Brescia – Verona