A breve forniremo maggiori informazioni per la partenza da Brescia con una macchinata per raggiungere la Val di Susa!
da notav.info
Il nostro Paese sta vivendo una lunga stagione di crisi che dopo molti anni, diversi Premier e Presidenti della Repubblica passati, continua ad acuirsi riversandone le conseguenze sempre di più sulla popolazione più debole e sui territori in cui viviamo.
La diseguaglianza cresce a dismisura per politiche economiche che aumentano le differenze sociali in questo Paese: dalle riforme della scuola al job act, la politica istituzionale non è capace, e non vuole scientemente, dare risposte soddisfacenti alle reali necessità della popolazione.
Anzi, tutte le riforme ispirate dall’Europa dei confini e dei muri, mirano ad impoverire e togliere diritti a chi ne ha già pochi, e fornire privilegi e ricchezze a chi è già ricco.
Lo sfruttamento dei territori, con la progettazione di grandi o piccole opere (inutili e costose), è ormai prassi perché tale azione, rimane forse l’unica in grado di drenare soldi pubblici (gli unici fondi europei che vengono dispensati senza troppe prescrizioni) e favorire partiti e aziende connesse.
L’Europa fortifica confini e frontiere per non permettere la libera circolazione dei migranti, ma è pronta ad abbatterle (bucando le montagne se necessario) per far circolare merci e flussi finanziari.
A questo quadro è necessario aggiungere la deriva ben poco democratica e sempre più autoritaria, del confronto politico con le istanze sollevate dai movimenti.
La politica istituzionale, colpevole e incapace, delega a magistratura e forze dell’ordine il ruolo dello stato, e lascia gestire con gli strumenti del manganello e delle manette, i conflitti in campo.
Al bisogno di casa sempre più uomini e donne rispondono con l’occupazione di alloggi sfitti e le istituzioni sanno rispondere con sfratti, sgomberi e legislazione d’emergenza (art.5 e leggi sugli sfratti a sorpresa).
I territori in lotta, come quello della Valle di Susa, vengono militarizzati e gli attivisti incarcerati e vessati di denunce e misure cautelari tentando di depotenziare ogni spinta di resistenza.
A tutto questo, non possiamo che rispondere uniti, facendo tesoro delle pratiche e delle intelligenze che tutti abbiamo messo in campo per difendere i nostri territori e la nostra dignità.
Difendere i nostri territori oggi non è più da considerarsi solo come una pratica locale, ma assume forme concrete di autodifesa sociale del presente di un numero sempre maggiore di persone.
Di fronte a chi nega anche i minimi diritti costituzionali ed oggi intende riscriverne i principi cardine, non possiamo non rispondere, perché ne va del futuro e della libertà di tutti e tutte.
A partire da noi, ripartendo dalle nostre lotte, invitiamo i movimenti, le realtà territoriali e di lotta ad un’ assemblea nazionale che si terrà nella terra ribelle della Valle di Susa il 16 e il 17 luglio 2016, con l’intento di costruire una mobilitazione nazionale comune.
Movimento Notav