Il vice sindaco di Desenzano Rodolfo Bertoni ha rilasciato importanti dichiarazioni sul progetto TAV Brescia-Verona che sembrano rompere il fronte di chi ha già alzato la bandiera bianca alla resa.
Nel corso di un incontro a Lonato sulla tutela e valorizzazione del territorio gardesano, Bertoni ha dichiarato che: «La tratta Brescia-Verona per come è pensata non ha senso perché costerà più di 4 miliardi di euro e non sarà nemmeno una linea ad alta velocità: il treno, in quel tratto e con quelle fermate, a 300 chilometri orari non ci arriva.
L’unica via è quella di potenziare la ferrovia storica, questa la posizione del Comune di Desenzano» che leggiamo dal Giornale di Brescia del 25 ottobre 2016.
Ma ci sono due precedenti sulla possibilità di una revisione del progetto: «Il ministero – ricorda il vicesindaco di Desenzano – ha già tagliato 7 miliardi di investimenti sulla Venezia-Trieste e 2 miliardi e mezzo sulla tratta italiana della Torino-Lione».
Questo giudizio durissimo, che finalmente esprime chiaramente una posizione netta che accogliamo con piacere, fa capire che non tutti i comuni si sono arresi a un progetto inutile, costoso e devastante per l’ambiente e per il bilancio dello Stato.
Alla luce di queste dichiarazioni, chiediamo che i sindaci di tutta la tratta da Brescia a Verona prendano pubblicamente, e in modo chiaro e netto, una posizione riguardo quest’opera, domandandosi se non sia arrivato il momento anche per loro di prendere voce anziché condurre trattative a perdere per le compensazioni con Ministero e RFI.
Riqualificare la linea storica è un obiettivo che merita di essere sostenuto e portato avanti. Le recenti inchieste sul mondo delle imprese che ruotano intorno ai lavori TAV dimostrano cosa dobbiamo aspettarci se il progetto prosegue. La ‘ndrangheta è pronta, e le nuove decine di arresti di ieri per la costruzione della tratta ad alta velocità Milano-Genova, il famoso Terzo Valico, ne sono l’ennesima dimostrazione.
Ci aspettiamo quindi prese di posizione precise e nette anche da parte dei primi cittadini di Brescia, Rezzato, Rovato, Cazzago, Travagliato, Berlingo, Lograto, Torbole Casaglia, Azzano, Castelmella, Capriano, Flero, San Zeno, Poncarale, Montirone, Ghedi, Castenedolo, Montichiari, Calcinato, Lonato, Mazzano, Pozzolengo, Peschiera, Castelnuovo, Sona, Sommacampagna, Verona.
In caso contrario vogliamo ricordare ai nostri amministratori che ricadrà interamente su di loro la pesante responsabilità di aver svenduto e tradito le nostre terre e tutte le persone che vivono questi territori.
Coordinamento dei comitati No Tav Brescia-Verona