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Appello adesioni alla marcia no tav del 29 settembre @ Lonato

Con il seguente testo ci rivolgiamo a tutti i comitati, alle associazioni, alle aziende agricole, ai movimenti sociali, a quelle amministrazioni comunali con i quali in questi anni abbiamo condiviso il percorso di opposizione al progetto che vuole realizzare una nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità tra le città di Brescia e Verona. L’obbiettivo è quello di costruire un’importante giornata di mobilitazione il 29 settembre prossimo che attraversi la città di Lonato del Garda.

Le ragioni che ci hanno spinto a intraprendere questa battaglia e che ci hanno portato a dichiarare quest’opera come inutile, costosa e dannosa sono innumerevoli. Abbiamo avuto modo di spiegarle attraverso centinaia di iniziative e assemblee organizzate nei territori coinvolti più o meno direttamente dal passaggio del TAV. I quali, poi, non sono altro che quelli che abitiamo e viviamo quotidianamente.

Il momento che stiamo attraversando è particolarmente critico. In questi ultimi mesi abbiamo visto concludersi in maniera grottesca e frettolosa un iter d’approvazione che durava da oltre vent’anni. Nonostante arrivassero dal Ministero delle Infrastrutture segnali di un ripensamento generale, Ferrovie dello Stato, Rfi e il general contractor CEPAV2 si sono affrettati a firmare un contratto che di fatto può permettere di aprire i cantieri del primo lotto costruttivo. Non sappiamo se le 309 prescrizioni, che impongono modifiche più che sostanziali al progetto, verranno rispettate, perché di fatto, con questo escamotage, si è sottratta la progettazione al controllo pubblico, arrivando ad autorizzare un’opera sostanzialmente appena abbozzata sulle carte.

Nel recente incontro che abbiamo ottenuto, dopo innumerevoli pressioni, col ministro delle Infrastrutture, siamo stati rassicurati sul fatto che l’opera verrà bloccata. Chiaramente promesse e parole non bastano, siamo stufi di ripeterlo. Abbiamo la consapevolezza che mantenere la barra dritta come abbiamo fatto in questi anni sia servito a scardinare le certezze di chi vuole realizzare l’opera; ha potuto evitare, almeno fino ad oggi, l’apertura dei cantieri e, soprattutto, ha mostrato quali siano i reali interessi che stanno dietro a questo tipo di progetto.

Il dramma del crollo del Ponte Morandi a Genova, gli incidenti ferroviari di Pioltello, di Andria e di Viareggio, i morti legati al dissesto idrogeologico e alla mancata cura del territorio (bonifiche!) ci dicono che la causa di queste tragedie è la cronica mancanza di risorse pubbliche destinate all’unica grande opera urgente che vogliamo: la messa in sicurezza dei territori e il miglioramento delle infrastrutture esistenti, oggi sacrificate in nome di opere inutili e faraoniche, che hanno ingrassato le tasche dei soliti comitati d’affari .

Dal canto nostro rimaniamo convinti che fermare quest’opera è possibile, se a farlo siamo tutti noi, con la determinazione e la voglia di costruire un territorio diverso e solidale, libero da quelle logiche di profitto a tutti i costi che tanti problemi stanno causando oggi.

Lo ripetiamo da sempre, se verrà avviato, il TAV Brescia – Verona rimarrà un monumento all’incompiuto e allo spreco di risorse pubbliche.

Per queste ragioni non possiamo che tornare a riempire le strade e le piazze dei nostri paesi il prossimo 29 settembre e serviamo tutti e tutte per dare un forte segnale di cambiamento!

Per adesioni scrivere a info@notavbs.org o dare conferma via messaggio a Loretta al numero +39377953 3284

 

ADERISCONO ALLA MARCIA NO TAV DEL 29 SETTEMBRE 2018 @ LONATO (lista in aggiornamento):

  • Associazione AlterNative
  • Associazione cittadini/e bresciani e veronesi per la tutela dell’ambiente
  • Associazione eQual Mantova
  • Azienda agricola Armea
  • Basta Veleni – tavolo di lavoro provinciale di comitati ambientalisti
  • Brescia Antispecista
  • Brigate di Solidarietà Attiva – BSA
  • Castelnuovo Futura
  • Centro sociale 28 maggio di Rovato
  • Centro sociale Magazzino 47 di Brescia
  • CGA – Collettivo Gardesano Autonomo
  • Cittadini contro il disastro TAV
  • Comitato Ambiente e Territorio – CAT
  • Comitato Cittadini Calcinato
  • Comitato Giarol Grande Verona
  • Comitato Montichiari contro Green Hill
  • Comitato No Tav Vicenza
  • Comitato No Tunnel Tav Firenze
  • Comitato per il Parco delle Colline Moreniche del Garda
  • Comitato per l’ambiente Brescia sud
  • Comitato per la salute, rinascita e salvaguardia del centro storico di Brescia
  • Comitato Popolare dei Ferrovieri di Vicenza
  • Comitato provinciale Rifiuti Zero Brescia
  • Comitato senza confini
  • Comitato Spontaneo Contro le Nocività
  • DES Basso Garda – Distretto Economia Solidale
  • G.A.R.D.A. – Gruppo Associazioni Riunite Difesa Ambiente
  • Gruppo di Acquisto Popolare di Verona e provincia – GAP Verona
  • Gruppo Mamme Castenedolo
  • KAOS
  • LAC-lega per l’abolizione della caccia sezione di Brescia
  • Ledro Inselberg – Gruppo italiano amici della natura di Ledro
  • Nessuno offenda Brescia
  • No Tav Terzo Valico
  • No Tav Val di Susa
  • Medicina Democratica Onlus
  • Rete antifascista Brescia
  • Santuario della Madonna del Frassino di Peschiera del Garda
  • Spazio Sociale La Boje – Mantova
  • WWF Brescia-Bergamo

 

Abbiamo incontrato il Ministro Toninelli: le parole non bastano, servono fatti concreti e immediati!

Ieri sera una nostra delegazione ha incontrato il ministro delle infrastrutture Toninelli in visita a Lonato, invitato alla festa del movimento 5 stelle.

Un incontro arrivato dopo mesi di sollecitazioni e iniziative che abbiamo messo in campo per porre l’attenzione sulle problematiche relative all’iter procedurale che riguarda la tratta tra Brescia – Verona.

Un incontro franco, seppur breve e privo di quel carattere pubblico che a noi piace tanto, nel quale abbiamo comunque ribadito la necessità di provvedimenti concreti e immediati che cancellino la delibera del CIPE che permette al general contractor Cepav 2 di aprire i primi cantieri della tratta.

Abbiamo denunciato come questa fase di incertezza stia danneggiando quelle persone che rischiano l’esproprio e, da oltre vent’anni, convivono con la minaccia di perdere la propria casa o la propria azienda.

Abbiamo sottolineato, attraverso il nostro legale, diversi passaggi utili a stoppare l’iter, quantomeno fino a che non arrivino i risultati dell’analisi costi – benefici, sulla quale il ministro pone molta fiducia e ha assicurato essere pronta entro la fine dell’anno.

Ha inoltre ribadito la volontà di scongiurare l’apertura dei primi cantieri in territorio gardesano.

Ovviamente ci siamo dichiarati disponibili a eventuali altre interlocuzioni che consentano approfondimenti sul tema in questione.

Dal canto nostro, abbiamo confermato la nostra linea, ossia che non staremo fermi a guardare, che continueremo a contrastare quest’opera inutile, dannosa e costosa, che rischia fortemente, se aprono i cantieri, di rimanere un monumento incompiuto allo sperpero di denaro pubblico.

Lo faremo a partire da tutte quelle iniziative che già stiamo mettendo in campo per lanciare la manifestazione del 29 a settembre a Lonato, dove chiaramente valuteremo anche l’operato del Ministero.

Ci vediamo a Lonato!! #notav #dechesapasamia

InconIncon

Da domani 3 appuntamenti per la settimana delle sveglie: il tav va fermato ora!

Movimento 5 Stelle e Ministro Toninelli: SVEGLIA!

​La partecipazione del Movimento 5 Stelle al governo del paese ha alimentato molte aspettative nel Movimento No TAV: dopo anni di sordità istituzionale alle istanze di un movimento in difesa del territorio da progetti inutili, costosi, devastanti per l’ambiente e il bilancio dello Stato, era lecito attendersi da chi aveva sempre condiviso queste istanze dall’opposizione, una posizione coerente nella partecipazione al governo.

​Purtroppo siamo ancora in attesa di decisioni che portino a quella ridiscussione del progetto TAV, nonostante sia stato uno degli argomenti utilizzati nella campagna elettorale dei pentastellati.
​Nel frattempo CEPAV 2 e RFI stanno andando avanti nel loro iter indisturbati.

​Dopo aver assistito all’approvazione del progetto per la Brescia – Verona da parte del CIPE con 309 prescrizioni (e l’immediata registrazione della Corte dei Conti proprio alla vigilia delle elezioni politiche) abbiamo assistito alla firma del contratto tra CEPAV 2 e RFI questa volta alla vigilia della fiducia del nuovo governo. E questo nonostante il Coordinamento NO TAV Brescia – Verona avesse avvisato per tempo il Movimento 5 Stelle, nei suoi rappresentanti locali e nazionali, di questo rischio che renderebbe il blocco del progetto più costoso (oltre agli oneri di progettazione dovrebbero aggiungersi gli eventuali danni).

​La politica sembra essersi azzittita di fronte ai bliz degli aspiranti devastatori delle colline moreniche e del basso Garda.
​E questo nonostante il recente audit della Corte dei Conti dell’Unione Europea abbia messo in discussione l’utilità trasportistica delle linee TAV.

​Noi non ci stiamo: per questo vogliamo dare la SVEGLIA non solo virtuale ai responsabili del Movimento 5 Stelle locali e nazionali, e una SVEGLIA molto rumorosa al Ministro delle Infrastrutture Toninelli perché le parole diventino fatti immediati.
​Ai rappresentanti locali (consiglieri comunali e regionali) chiediamo pubbliche prese di posizione sui mass media che confermino la loro contrarietà al progetto TAV.
​Al Ministro delle Infrastrutture chiediamo prima di tutto il blocco dell’iter dell’opera immediato in attesa della conferma della ventilata analisi costi – benefici del progetto TAV. Non ci bastano più le chiacchiere, di fronte ai devastatori ci vogliono decisioni pubbliche, chiare ed immediate. Il silenzio sarebbe complice.

Per questo SVEGLIAAAAAA!

Gli appuntamenti sono tre flashmob carichi di sveglie:

– 12 luglio 2018 a Peschiera del Garda ore 1130 in piazza Bettelloni
– 13 luglio 2018 a Brescia ore 1830 in via Gabriele Rosa 26
– 17 luglio 2018 a Verona ore 1130 in piazza Bra’

Vi aspettiamo carichi e cariche con sveglie vere e disegnate e qualunque cosa sonora possa attirare l’attenzione di chi ci governa.

#coordinamentonotavbresciaverona #sveglia5stelle #fermarloèpossibile #fermarlotoccaanoi #dechesapasamia #notav #finoallavittoria #lasettimanadellasveglia

Domani sera ASSEMBLEA PUBBLICA NO TAV @LONATO: DE CHE SA PASA MIA!

Hanno approvato un progetto che come diciamo da mesi di definitivo ha solo la volontà politica di continuare al di là di tutto, per aprire un nuovo cantiere-bancomat sventrando la nostra terra inutilmente.
 
Un progetto che se rispettasse la legge non sarebbe stato approvato perchè non ha tutti i contenuti che la legge impone, tra cui:
 
– assenza di una valutazione di impatto complessiva dell’opera
– 309 prescrizioni che stravolgono completamente il tracciato
– violazione delle norme sulla partecipazione dei cittadini
– il continuo frazionamento prima in lotti funzionali e ora il lotti costruttivi non funzionali pur di accelerare l’iter
– inottemperanza al parere del consiglio superiore dei lavori pubblici, massimo organo tecnico consultivo dello stato
– inottemperanza di quello che prevedeva il progetto preliminare
– non adeguamento / aggiornamento alla vigente normativa antisismica
– ma soprattutto MANCA L’OPZIONE ZERO oltre che il fatto di prendere in considerazione altre opzioni alternative
 
Come diciamo da anni contro questo progetto abbiamo sempre più ragioni per opporci, a tutela non solo della nostra salute e della qualità di vita dei nostri territori, ma sopratutto per il futuro di queste terre, dei loro prodotti e paesaggi caratteristici.
 
Per questo ci vediamo domani sera per aggiornarci su quanto sta succedendo e decidere insieme cosa fare: I CANTIERI ORA POSSONO APRIRE, GLI ESPROPRI INIZIARE. STA A NOI DECIDERE COSA FARE INSIEME!
 
 
 
Fermarlo tocca ancora a noi, senza nessuna delega, percorrendo ogni strada possibile! CI VEDIAMO DOMANI SERA!
 
#DECHESAPASAMIA #fermarloèpossibile #fermarlotoccaanoi #notav #coordinamentonotavbresciaverona #lonato #tav #cantieri #assemblea

La battaglia non finisce qui: fermarlo è ancora possibile e tocca a noi farlo!

Come abbiamo annunciato sabato, in data 24.03.2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale con n° 70 l’approvazione della Delibera n° 42 del 10/07/2017 Linea ferroviaria AV/AC Milano – Verona. Tratta Brescia – Verona: lotto funzionale Brescia Est – Verona (escluso Nodo di Verona).

L’accelerazione e le modalità con le quali questo progetto è stato approvato mostrano bene la natura tutta politica di questa scelta.

C’è una parte che quest’opera la vuole a tutti i costi. Se no non ci spiegheremmo come sia stato possibile mandare avanti un progetto così sgangherato, zeppo di prescrizioni che, se realizzate, stravolgerebbero l’opera di cui si è parlato fin d’ora. Un iter procedurale stiracchiato e confusionario, ricco di smentite e colpi di scena.

Un progetto approvato quello relativo alla Delibera n°42/2017 che non sarà sicuramente quello che verrà realizzato dato che il C.I.P.E.ha imposto ben 309 prescrizioni che modificheranno il progetto definitivo mediante il progetto esecutivo sottratto agli ordinari controlli pubblici. Considerato che i lavori saranno avviati per LOTTI COSTRUTTIVI,  nessuno potrà sapere con certezza chi saranno le persone direttamente interessate agli espropri, sino alla visione del progetto esecutivo che,  potrebbe evidenziare variazioni sostanziali rispetto al progetto approvato.

Un opera che vede nel suo assurdo tracciato la presenza di oltre 40 SITI CONTAMINATI che dovranno essere bonificati durante la costruzione dell’infrastruttura con inevitabili aumenti di costi a carico dei contribuenti italiani.

A quanto sopra dovranno poi essere aggiunti i costi per la messa in sicurezza dell’opera, anche dal punto di vista antisismico poiché il progetto non prevedeva, fra le tante prescrizioni evidenziate dal massimo organo di controllo nazionale, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il rispetto della normativa.

No, non ci sono ragioni legate alla mobilità ferroviaria dietro a tutta questa fretta. Poco ma sicuro. Non c’è una linea ferroviaria ad alta velocità fino a qua realizzata in Italia che abbia rispettato, almeno in parte, le previsioni di traffico.

Sono state tutte un flop sia a livello finanziario, sia nel numero di passeggeri.
Si sperava, ingenuamente, che la tragedia di Pioltello, avvenuta, è sempre bene ricordarlo, sulla linea storica Milano – Verona, proprio a fianco di una nuova, scintillante e desertica linea ad Alta – velocità (la Milano – Treviglio – Brescia), potesse contribuire a porre la parola fine a questa ormai trentennale follia chiamata TAV.

D’altronde lo stesso ultimo governo, parlando della tratta Torino – Lione, ha ammesso che le previsioni di traffico utilizzate per
giustificare i corridoi europei e l’investimento nell’Alta Velocità fossero sovrastimate per le condizioni economiche attuali.
Ma decenza e buon senso non sono appannaggio della nostra classe dirigente, più interessata a vendere e a “viversi” queste opere come uno specchietto per le allodole: inaugurazioni sfarzose, slogan nuovi per le elezioni, favori ai costruttori.

Ha vinto, questa volta, il cinismo di chi, spregiudicatamente, ha trasformato il trasporto pubblico regionale in un servizio inefficiente e pericoloso, di chi specula, utilizzando risorse pubbliche, per il tornaconto delle proprie società, di chi è a caccia di consensi e se ne frega degli interessi della collettività.

Chiaramente la battaglia non finisce qua.

Nei prossimi giorni pubblicheremo le date delle assemblee sia con gli espropriati e il nostro legale, sia per informare tutta la popolazione di quanto sta succedendo e decidere insieme come proseguire la nostra lotta contro il TAV.

D’altronde a dire che quest’opera è irrealizzabile non siamo solo noi.
Sono stati i massimi organi tecnici dello stato in merito alla valutazione dei progetti delle grandi opere infrastrutturali. Non sono credibili le previsioni di durata dei cantieri, non sono credibili alcune scelte progettuali, non sono credibili le voci di spesa e quindi i costi della realizzazione di quest’opera destinati a crescere. Mancano ancora pezzi importanti del progetto tra Brescia e Verona, come l’entrata e l’uscita da queste due città. Possiamo dire con certezza che, se si apriranno i cantieri, questi rimarranno come ferite aperte nel territorio per lunghi anni, drenando risorse pubbliche e arrecando svantaggi alle persone che in quei territori ci vivono.

Oggi più che mai, quindi, serve gettare il cuore oltre l’ostacolo e ricordarci quanto in questi anni ci siamo detti: fermarlo è possibile e tocca a noi farlo.

Come quest’opera è figlia di una politica sorda e piegata ad interessi particolari, così quella politica può cancellarla. È sempre bene ricordarglielo

L’EPIFANIA TUTTE LE TRIVELLE DEL TAV PORTA VIA

La Befana vien di notte e come vuole la tradizione in sella alla sua scopa porta doni a grandi e piccini.
Nelle sue tappe questa notte non poteva non fermarsi sulla collinetta di Calcinato dove in volo aveva avvistato ben 2 trivelle presenti per i carotaggi del TAV Brescia-Verona.

Anche lei è informata del fatto che il comune di Calcinato, se il TAV dovesse essere costruito, verrà diviso, deturpato, espropriato da quest’opera che non ci stancheremo mai di ripetere essere inutile, dannosa, costosa e anche un pò mafiosa.

E così ha deciso di fare un grande dono a tutti e tutte noi.
Le trivelle sanzionate dalla Befana questa notte ribadiscono un messaggio chiaro verso chi vorrebbe costruire questo scempio: DE CHE SA PASA MIA!

#notav #dechesapasamia #befana #trivelle #calcinato #notavbresciaverona

9/11 assemblea pubblica NO TAV a Castelnuvo del Garda!

La minaccia del TAV continua a pesare sui nostri territori, ma in questi anni, anche grazie alla mobilitazione popolare e alle azioni legali fatte, siamo riusciti a ritardare la possibile costruzione di quest’opera.

Ora la situazione è sicuramente diversa rispetto ai precedenti anni ed è per questo che oltre alle innumerevoli iniziative sul territorio si è lanciata durante la marcia no tav a Calcinato del 7 ottobre un assemblea pubblica.

Durante la serata che questa volta sarà a Castelnuovo del Garda vi aggiorneremo su quanto sta succedendo in questi giorni sui nostri territori e insieme decideremo come proseguire la nostra lotta contro il TAV a salvaguardia di presente e futuro.

Ci vediamo il 9 novembre!

DE CHE SA PASA MIA!
DA CHI NO SE PASA MIA!

FERMARLO E’ ANCORA POSSIBILE E TOCCA ANCORA A TUTTI E TUTTE NOI!

DE CHÉ SA PÁSA MÌA: resoconto della 7° marcia NO TAV! Ci vediamo il 9/11 per decidere insieme come proseguire questa lotta!

Si è da poco conclusa la marcia No Tav di sabato 7 ottobre nel territorio di Ponte San Marco – Calcinato (BS).
La settima marcia No Tav promossa dai comitati bresciani e veronesi negli ultimi anni lungo il tracciato del progetto alta velocità da Brescia a Verona.

Ad ogni concreta minaccia di avviare i cantieri abbiamo risposto con la nostra presenza nelle strade e nelle piazze, per dimostrare che questa grande inutile opera non la vogliamo.
“De che sa pasa mia” è stato lo slogan di apertura del corteo per ribadire che, quando i progetti altamente impattanti per il territorio non vengono concordati sui reali bisogni di chi ci vive, alle persone non resta che opporsi per salvare un ambiente già fortemente minato da discariche, cave, inceneritore e lottizzazioni edilizie devastanti.
“De che sa pasa mia” è l’avviso lanciato anche alle amministrazioni locali che anziché informare i propri cittadini e tentare tutte le vie possibili per fermare questo inutile treno, si siedono al tavolo con costruttori e tecnici per concordare compensazioni ridicole e a volte basate su accordi che i costruttori potranno stracciare in qualsiasi momento.
Lo dimostra la delibera di giunta del Comune di Calcinato n. 94 del 26/9/2017 che ha come oggetto l’incontro a porte chiuse con i tecnici di Italferr e Cepav2 avvenuto il 4 agosto scorso.
Un incontro non noto a opposizione e cittadini, un incontro in cui i costruttori dicono chiaramente che non ci saranno compensazioni se non strettamente legate alla costruzione dell’opera.
Un atto che un sindaco competente avrebbe rispedito al mittente, mentre la sindaca Legati ha pensato bene di sottoscrivere.
A cosa è servito quindi in questi anni giocare ad ottenere “compensazioni” anziché opporsi seriamente a quest’opera?

Questa resa incondizionata l’abbiamo pubblicata perché d’ora in poi ogni amministratore verrà messo di fronte alle proprie responsabilità, come il sindaco di Desenzano Malinverno che nonostante le grandi dichiarazioni di presenza alla marcia NO TAV non si è presentato.

Con un atto simbolico abbiamo quindi “delimitato” il Comune di Calcinato con quei nastri da cantiere che, a causa di questo modo di agire incapace ed inefficace, potranno essere posti sui nostri territori.
Abbiamo inoltre evidenziato con un finto incendio di fumogeni altre criticità, come i recenti e frequenti roghi della mega-discarica Faeco: un mostro ecologico come tanti se ne vedono nella provincia bresciana.
Una provincia e un territorio che avrebbero bisogno di una politica seria e lungimirante per affrontare i danni provocati dagli inquinanti sotterrati legalmente ed illegalmente nei propri terreni. Invece per i nostri amministratori e per il governo qui abbiamo bisogno di ulteriori autostrade come la fallimentare Bre.be.mi o inutili treni superveloci, forse per portarci lontano dai miasmi che siamo costretti a respirare ogni giorno.

L’autunno caldo dei No Tav, come hanno titolato i giornali locali, è appena iniziato e a breve verranno pubblicizzate le prossime iniziative informative, aggregative e legali che metteremo in campo.

Per questo invitiamo tutti e tutte alla prossima ASSEMBLEA PUBBLICA lanciata alla marcia no tav per GIOVEDì 9 NOVEMBRE alle ore 21:00 presso la Sala Civica Libertà in Piazza della Libertà 4 (sotto la biblioteca) a Castelnuovo del Garda per decidere ancora una volta insieme come proseguire la lotta contro il TAV.

Se gli amministratori si sono arresi prima ancora di cominciare a lottare, noi invece non staremo a guardare mentre vogliono ancora distruggere le nostre terre, le nostre case, il nostro futuro.

Siamo e saremo ancora qui, perché DE CHÉ SA PÁSA MÌA!

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