Da quando il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha dichiarato l’intenzione di sottoporre il progetto del Treno ad Alta Velocità Brescia – Verona si è scatenato un dibattito con toni che vanno al di là dell’accettabile e che, soprattutto, non è pieno di notizie false e tendenziose.
Innanzitutto ci auguriamo che le intenzioni del Ministro diventino al più presto scelte del Governo e che, comunque, si provveda a sospendere le attività di Cepav 2 che continua nelle sue attività di prospezione e di preparazione dei lavori.
Per quel che riguarda le notizie false e tendenziose:
- a Franco Miller di Confindustria vorremmo precisare che a tutt’oggi non c’è stato alcun esproprio ma solo un contratto di affitto da parte di Cepav 2 di un terreno dove dovrebbe sorgere il cantiere della devastante galleria di Lonato;
- al senatore Vincenzo D’Arienzo che lamenta il disastro per Verona nel caso non fosse fatto il TAV ricordiamo che il progetto è cominciato a metà anni 90 del secolo scorso, che nel frattempo ci sono stati numerosi governi del PD che se non sono riusciti a completarlo vuol dire che il tutto non sta in piedi, che è un progetto inutile, costoso e devastante per l’ambiente;
- a tutti coloro (i soprannominati più la Lega, Fratelli d’Italia e compagnia cantando) che insistono nella favola del TAV indispensabile per il trasporto merci ricordiamo che i treni merci non possono andare sulle linee TAV: troppo pesanti, con ricadute costose sulla manutenzione, e lenti. A chi sostiene che si libererebbero spazi sulla linea storica per i merci facciamo due domande: dove sono gli scali merci da utilizzare visto che sono stati praticamente quasi tutti chiusi (uno dei pochi posti dove si scaricano merci da treno a Verona è il Quadrante Europa ma solo per i container)? Pensate forse di eliminare gli incentivi per l’autotrasporto o mettere dei vincoli di traffico, come ha fatto la Svizzera o il Tirolo? Bene, ma vi invitiamo prima di raccontare favole di aprire un confronto con UNITRANS, il sindacato degli autotrasportatori che forse ha qualcosa da dire. Chi parla di trasporto merci con cognizione di causa sa benissimo che per distanze sui 300 km il treno è assolutamente non utilizzabile, che gli unici treni merci che viaggiano vanno da punto a punto, senza soste intermedie e sono completi. Quale azienda della nostra regione può permettersi di organizzare un treno completo?
Ci auguriamo che il confronto prosegua senza depistaggi. Da parte nostra siamo sempre disponibili a un confronto pro veritate in qualsiasi sede e ci auguriamo ancora che le intenzioni del Ministro Toninelli si concretizzino al più presto in atti formali.
Il 29 settembre il Coordinamento No Tav Brescia Verona organizzerà una grande manifestazione con corteo tra Lonato e Desenzano, aspettiamo tutti e tutte!