Archivi tag: dino alberti

L’analisi costi benefici ci da ragione: quest’opera va fermata, basta bugie!

Ciò che stanno dichiarando i #5Stelle e alcune testate giornalistiche in questi giorni è una sequenza infinita di falsità.

Ricapitoliamo:
– la linea AV Brescia-Padova ha un analisi costi benefici negativa

– la linea esistente non è satura (142 treni/die sul massimo di 180) e potrebbe incrementare la propria portata massima a 220 treni/die. Non serve minimamente la nuova linea e nemmeno il quadruplicamento voluto da Legambiente

– l’opera ha un costo preventivato(!) di realizzazione di oltre 8 miliardi. In caso di recesso del contratto l’esborso di denaro per le cosiddette “penali” è accertato a meno di un miliardo. Nello scenario più pessimistico, del tutto ipotetico, si potrebbe arrivare a un massimo di 1 miliardo e 200 milioni di euro di indennizzo. Siamo a una spesa ben lontana dal costo totale per realizzarla (senza contare i danni ambientali e gli espropri)

– il progetto è spezzettato in lotti funzionali, visto che i soldi non ci sono. Tolto il lotto gardesano, già finanziato, gli altri non hanno ancora terminato il loro iter o non sono stati finanziati. Come riportato dalla relazione tecnico-giuridica per gli altri lotti CepavDue può avanzare richieste di indennizzi assolutamente contenute

– come riportato sempre dalla relazione tecnico-giuridica ci sono diverse vie per fermare il progetto. Non c’è solo il recesso del contratto e la revoca della convenzione, ma anche l’annullamento in autotutela, che non comporterebbe un solo centesimo di spesa da parte della collettività. Per l’avvocatura di Stato è una strada controversa, ma noi sappiamo che ci sono diverse problematiche, a partire dal mancato rispetto della normativa comunitaria (aspetto richiamato dalla stessa relazione)

Nonostante tutto questo il governo vuole andare avanti, senza alcuna ragione tecnica ed economica per completare l’opera.

Alla luce di questo:

– chiediamo al Ministro Danilo Toninelli di essere coerente alla posizione di contrarietà al Tav per annimillantata dal Movimento 5 Stelle e di agire coerentemente con l’ACB. In caso contrario dovrebbe
dimettersi immediatamente.

– chiediamo agli esponenti istituzionali del Movimento 5 Stelle, a partire dai consiglieri comunali, fino ai parlamentari eletti nei nostri territori, di essere coerenti con le loro idee e con la valutazione
dell’ACB, pretendendo dai loro dirigenti e dai ministri penta stellati l’immediato stop del progetto Tav Brescia-Verona. Andrea Spiller Rossella Magazza Marta Vanzetto @Guido ghidini Ferdinando Dino Alberti Manuel Brusco Francesca Businarolo Claudio Cominardi

-pretendiamo dalle Amministrazioni Comunali, che per prime dovrebbero avere a cuore la tutela ambientale del territorio e dei cittadini che saranno colpiti dagli espropri, di tutelare la collettività
sollevando con forza l’esigenza di fermare il Tav Brescia-Verona alla luce dell’ACB.

Forti di un’ACB che ci dà pienamente ragione, di fronte alla certificata insostenibilità di quella che abbiamo da sempre definito un’inutile grande opera, noi rilanciamo la nostra lotta più determinati che mai. Per questo ci mobiliteremo nei prossimi mesi. Il 6 ottobre torneremo in piazza con un nuovo corteo e a settembre non mancheranno le iniziative di avvicinamento alla manifestazione.

FERMARE IL TAV E’ IL VERO CAMBIAMENTO!

*****************************************************

Tutta la documentazione la potete leggere e scaricare da questo link: http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/tav-brescia-padova-analisi-costi-benefici

*****************************************************

Breve video della conferenza: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2780887128593376&id=509993849016060

*****************************************************

DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE:

Con molti mesi di ritardo il Ministero delle Infrastrutture ha finalmente reso pubblica la documentazione di valutazione relativa alla tratta Alta Velocità Brescia-Padova.
1) Innanzitutto, come già anticipato, l’ ACB dà ragione a quello che diciamo da sempre. Il Tav Brescia-Verona è un’opera ingiustificata sul piano del “valore sociale” ed è negativa per -2.384 milioni di euro, secondo il calcolo realistico prospettato dal documento. In questo modo l’ACB certifica definitivamente l’inutilità dell’Alta Velocità e rende un fatto assodato la sua inutilità. Alla luce di quanto pubblicato la nostra posizione di contrarietà è ancora più forte e trova un riscontro anche a livello ministeriale. Impossibile d’ora in avanti accusare i No Tav di essere contrari a questa grande opera “per partito preso” o per sindrome NIMBY.
L’ACB inoltre indica come la linea Brescia-Padova non sia assolutamente in saturazione (sono stati calcolati 142 treni/die per un massimo sopportabile di 180) e come con l’ammodernamento attraverso il sistema di ERMTS possa aumentare il traffico fino a 220 treni/die.
2) Nonostante questa pubblicazione inconfutabile il governo non vuole essere conseguente a quanto dimostrato dall’ACB. Il Ministero delle Infrastrutture ha rilasciato infatti dichiarazioni assolutamente
prive di senso, secondo le quali il costo per il blocco dell’infrastruttura è troppo elevato. E’ bene ricordare però che le penali per la Brescia-Verona siano calcolate in 71,9 milioni di euro di costi accertati, ai quali si aggiunge l’indennizzo pari al 10% dell’importo dei lavori (189 milioni di euro).
La spesa, quindi, dovrebbe essere di 260 milioni di euro.
Si ipotizza che con i possibili contenziosi si potrebbe arrivare a una stima di massimo 500 milioni di euro. In seguito la relazione tecnico-giuridica ipotizza anche uno scenario particolarmente
pessimistico, che raggiunge al massimo i 700 milioni.
Per la Verona-Padova il costo attuale è di 83 milioni e l’indennizzo dovrebbe arrivare a 271 milioni di euro, per un totale di 354 milioni di euro (in uno scenario estremamente sfortunato l’indennizzo
arriverebbe a 500).
Pure nel caso in cui si sommino gli scenari peggiori, seppure del tutto ipotetici, si arriva ad una quota di 1,2 miliardi di euro di indennizzo, a fronte di una spesa totale dell’opera di oltre 8 miliardi!
La documentazione pubblicata dimostra come le penali siano uno scoglio assolutamente superabile, nel caso in cui ci fosse la volontà politica di fermare il Tav.
La posizione del Ministero delle Infrastrutture è assolutamente priva di logica e totalmente infondata sul piano economico. Invece di usare l’ACB come arma politica, per chiedere uno stop del progetto,
Toninelli decide di proseguire venendo meno a quanto promesso al suo elettorato nei mesi scorsi.
L’unica spiegazione alle deliranti dichiarazioni del MIT sta in un dietrofront puramente politico del Movimento 5 Stelle, che evidentemente decide di venire meno ai propri principi, per non aprire una battaglia politica sul tema dell’AV Brescia-Verona con la forza “amica” leghista. Una mancanza di volontà estremamente grave, terribilmente ipocrita, difronte ai dati reali pubblicati dall’analisi che spingono in direzione del NO.
Soprattutto va sottolineato che sono differenti le strade che si possono percorrere. Una di quelle indicate dalla relazione tecnico-giuridica riguarda l’annullamento in autotutela, senza alcun rischio
di indennizzo, che per noi rimane pienamente legittima. Sia la documentazione, sia quanto stiamo sostenendo nei ricorsi giudiziari, fanno riferimento al mancato rispetto della normativa comunitaria.
3) Alla luce di questo:
– chiediamo al Ministro Toninelli di essere coerente alla posizione di contrarietà al Tav per annimillantata dal Movimento 5 Stelle e di agire coerentemente con l’ACB. In caso contrario dovrebbe
dimettersi immediatamente.
– chiediamo agli esponenti istituzionali del Movimento 5 Stelle, a partire dai consiglieri comunali, fino ai parlamentari eletti nei nostri territori, di essere coerenti con le loro idee e con la valutazione
dell’ACB, pretendendo dai loro dirigenti e dai ministri penta stellati l’immediato stop del progetto Tav Brescia-Verona
-pretendiamo dalle Amministrazioni Comunali, che per prime dovrebbero avere a cuore la tutela ambientale del territorio e dei cittadini che saranno colpiti dagli espropri, di tutelare la collettività
sollevando con forza l’esigenza di fermare il Tav Brescia-Verona alla luce dell’ACB.
Respingiamo anche le giustificazioni politiche in base alle quali il Movimento 5 Stelle non avrebbe i numeri in parlamento per votare una legge di revoca della concessione. Non ha senso governare e
avviare un’ACB se poi non si portano avanti le battaglie politiche per cui si è stati eletti. Siamo di fronte al cedimento totale del 5 Stelle all’alleato leghista.
Forti di un’ACB che ci dà pienamente ragione, di fronte alla certificata insostenibilità di quella che abbiamo da sempre definito un’inutile grande opera, noi rilanciamo la nostra lotta più determinati che mai. Per questo ci mobiliteremo nei prossimi mesi. Il 6 ottobre torneremo in piazza con un nuovo corteo e a settembre non mancheranno le iniziative di avvicinamento alla manifestazione.

FERMARE IL TAV E’ IL VERO CAMBIAMENTO!


 

VIDEO Blitz NO TAV @ Desenzano: le risposte dei 5 stelle sul TAV BS-VR

Alcuni passaggi del confronto con i 5 Stelle durante il nostro blitz a Desenzano lo scorso venerdí 29 marzo.

Blitz no tav – le risposte del movimento 5 Stelle

Alcuni passaggi del confronto con i 5 Stelle durante il nostro blitz a Desenzano lo scorso venerdí 29 marzo.Invitiamo tutti e tutte ad ascoltare le risposte chiare e contraddittorie che gli esponenti dell'unico partito al governo che diceva di voler fermare le grandi opere ci ha dato sul TAV Brescia-Verona.Ricordiamo al Movimento 5 Stelle che la retorica del "costa più fermare il TAV che farlo" è quella contro cui hanno combattuto per anni e sembra diventare sempre più la loro posizione…. sappiamo invece che fermarlo è ancora possibile, basterebbe la volontà politica.#notav #desenzano #notavdesenzano #notavbresciaverona #brescia #verona #dachesapasamia #5stelle

Gepostet von Coordinamento No Tav Brescia – Verona am Donnerstag, 4. April 2019

Invitiamo tutti e tutte ad ascoltare le risposte chiare e contraddittorie che gli esponenti dell’unico partito al governo che diceva di voler fermare le grandi opere ci ha dato sul TAV Brescia-Verona.

Ricordiamo al Movimento 5 Stelle che la retorica del “costa più fermare il TAV che farlo” è quella contro cui hanno combattuto per anni e sembra diventare sempre più la loro posizione…. sappiamo invece che fermarlo è ancora possibile, basterebbe la volontà politica.

#notav #desenzano #notavdesenzano #notavbresciaverona #brescIa #verona#dachesapasamia #5stelle

Blitz NO TAV alla serata 5 stelle a Desenzano: vogliamo fatti concreti!

Venerdì sera eravamo a #Desenzano al convegno sul tema lavoro e dignità organizzato dal Movimento 5 Stelle.

Abbiamo chiesto risposte sul tema del Tav Brescia/Verona che sicuramente non porterà lavoro dignitoso nei nostri territori. Sono mesi che il Movimento 5Stelle prende tempo su questa decisione, rimandando ad un’analisi costi-benefici non ancora resa pubblica.
Il tempo delle parole è finito, i margini sono sempre più stretti e l’iter prosegue. Pretendiamo delle risposte concrete da chi si è sempre dichiarato contrario alle #GrandiOpereInutili, da chi ha costruito la propria campagna elettorale sul No al Tav, ed ora è al governo. Non possono esserci mediazioni con la #Lega che ripaghino minimante il sacrificio dei territori, dell’ambiente e di chi è direttamente coinvolto. Il Tav Brescia-Verona può e deve essere fermato, i lavori non sono ancora iniziati.

Le risposte che ieri sera abbiamo ricevuto sono state deludenti e preoccuparti. Dino Alberti ha replicato più volte di condividere pienamente le nostre ragioni, ma ha anche sottolineato che l’opera è ormai definitiva, che le penali per retrocedere, a detta sua, sono consistenti e la pressione leghista per fare l’Alta Velocità è costante. Giustificazioni ed un ennesima presa di tempo.

Già si conosceva la contrarietà della Lega e qualsiasi penale, in caso di blocco dell’opera (ad opera non iniziata, ricordiamolo!), è irrisoria rispetto ai danni arrecati al territorio ed al costo, non ancora calcolabile, di quest’opera terminata. Il tempo delle attese e delle giustificazioni è finito!

Ora le parole non valgono, contano i fatti.

Confronto No Tav e prossimi passi della lotta contro l’alta velocità – resoconto del dibattito del 25 agosto alla festa di Radio Onda d’Urto

11896329_10153580284082812_3603719564515814551_o

Ieri sera si è tenuto un dibattito NO TAV alla Festa di Radio Onda d’Urto tra diverse realtà: presenti all’incontro oltre ai No Tav locali che si oppongono alla costruzione del TAV Brescia-Verona, i No Tav Terzo Valico e Dino Alberti, parlamentare del Movimento 5 Stelle.

E’ stato nuovamente confermato che attualmente il progetto per la tratta che ci riguarda è  “congelato” finché Cepav 2 non darà risposta (e quindi cambierà anche parte del progetto) alle prescrizioni fatte dal Ministero dell’Ambiente, prescrizioni che prendono in considerazione tra le altre cose il fatto che parte del progetto sia previsto su discariche abusive, che distruggerà attività agricole, allevamenti, case, ecc.

Prescrizioni che prendono in considerazione tutti i dubbi e le perplessità che a livello pratico, e non solo “ideologico”, quest’opera porta con se. Dubbi e perplessità che non sono tanto lontane da quelle che nell’ultimo ventennio i vari movimenti locali contro il TAV hanno sollevato. Dubbi e perplessità che come ricordava ieri sera Claudio, esponente del Movimento No Tav Terzo Valico, una volta arrivati all’apertura dei cantieri diventano realtà: per anni, ad esempio, nelle loro zone hanno denunciato che nel scavare le montagne avrebbero trovato amianto, e così è stato.
Denunciavano anche il fatto che nel disboscare e creare cantieri avrebbero compromesso la sicurezza e l’assetto idreogelogico della zona aumentando i pericoli creati dalle alluvioni, e si inizia di nuovo a tremare per l’inizio di un’altra stagione di piogge.
Denunciavano le condizioni in cui lavorano gli operai, fotografati qualche settimana fa mentre lavoravano senza alcuna protezione in presenza di amianto.
Denunciavano anche la forte presenza di organizzazioni criminali a cui fossero appaltati i lavori: sono state mappate oltre 20 ditte e svelati collegamenti con ‘ndragheta e camorra, e scoperti precedenti in disastri ambientali di diverso tipo.
E questo solo per citare alcuni esempi.
E così, tutto quello che viene fatto passare da amministratori e stampa locale come allarmismo dei comitati No Tav, si trasforma rapidamente in realtà.
Una realtà che farà altri morti, perchè di amianto si muore, perchè le alluvioni mietono ogni anno centinaia di vittime.

E se ora i grandi titoli di stampa vogliono farci credere che il TAV Brescia-Verona sia fermo, sappiamo bene che non è così e da un momento all’altro l’iter proseguirà. Conosciamo da tempo il gioco del “tira e molla”, un sistema altamente usato per la costruzione delle grandi opere e che in particolare nel caso del TAV è stato ampiamente utilizzato negli ultimo 20 anni, probabilmente per dissuadere chi dice di NO fin da subito e far dubitare chi ancora non sa da che parte stare. Ma sappiamo altrettanto bene che questa è solo una fase dell’iter burocratico e che non vuol dire che quest’opera sia stata fermata.

A tal proposito è emerso nuovamente ieri in maniera sempre più forte e convinta che l’unica possibilità concreta di fermare il TAV è la costruzione di un movimento popolare, che dal basso, usando tante strade diverse, riesca a interferire realmente. Ed è per questo che a ogni livello dobbiamo continuare ad agire seguendo il percorso che abbiamo iniziato. Un percorso che non prevede di sedersi al tavolo delle mediazioni (come invece va di moda tra i nostri amministratori), che non accetta compensazioni per addolcire la “pillola” e soprattutto che è consapevole che quest’opera non vada fatta in ogni caso.
Un percorso che continuerà ad evidenziare anche le diverse contraddizione politiche locali, sfidando le amministrazioni sul piano delle compensazioni e delle criticità dei territori, perchè non si può accettare lo scempio della nostra terra, ulteriori rischi per la nostra salute e lo sperpero di denaro pubblico in cambio di qualche piccola “operuccia” d’abbellimento, come probabilmente auspica il nostro sindaco Del Bono bramando l’uscita del TAV da Brescia (consapevole del numero spropositato di espropri abitativi che si andrebbero a sommare a quelli del resto della tratta).

Ed è per questo che il dibattito si è concluso con la voglia e la necessità di continuare a mettersi in gioco e in discussione, di continuare a costruire comitati locali e proseguire il lavoro sul territorio. Perchè non è la politica dall’alto che deve decidere cosa fare con i nostri soldi, ma siamo noi a doverlo fare, perchè ne evade il nostro presente e il futuro di tutti e tutte.

11864768_10153580300097812_4513969204869157047_o

Le iniziative che verranno portate avanti prossimamente sono tantissime, in breve:

– il Movimento 5 Stelle, che rientra con le sue pratica in una delle tante strade da provare a perseguire per fermare quest’opera,  proseguirà nel progetto di usare come sedi parlamentari case che potrebbero essere sottoposte a espropri per rallentare l’eventuale iter burocratico e dare un messaggio forte di contrapposizione all’opera, oltre ovviamente proseguire con le segnalazioni parlamentari;

– il Movimento No Tav Terzo Valico ha in previsione di rilanciare diverse questioni: a partire dall’enorme rischio derivante dall’amianto, al fatto che ad Alessandria siano state autorizzate 4 nuove discariche per stoccare il materiale di scavo.
Nel frattempo nei prossimi giorni, il 28, 29, 30 organizzano una tre giorni NO TAV a Novi.

– Il Movimento No Tav Trentino organizza per il 29 e 30 giugno 2 giorni d’incontro, confronto e festa no tav in cui sarà presente anche la nostra mostra “T’AVRO’ ANCORA” , mostra fotografica itinerante e collettiva per amore della terra.

– il Movimento No Tav Val di Susa ha in programma, dopo una grande estate di lotta, diversi campeggi e iniziative, a partire dal prossimo week-end del 28-29-30, proseguendo con quello del 4-5-6 settembre fino al campeggio nazionale studentesco dall’8 al 12 settembre. 

Per quanto riguarda invece il calendario delle prossime iniziative locali vi segnaliamo:

banchetto NO TAV alla festa di Radio Onda d’Urto fino a sabato 29 agosto: venite anche a prendere volantini e locandine della nuova manifestazione del 17 ottobre da aiutarci a diffondere!

– il 2 settembre ASSEMBLA PUBBLICA NO TAV per decidere insieme la strada da percorrere per fermare il TAV!

– sabato 5 settembre a Peschiera del Garda riproponiamo lo spettacolo teatrale “No T’avevo Detto”

Tante altre iniziative verranno calenderizzate prossimamente per costruire un percorso di avvicinamento all’importante data del 17 ottobre dove scenderemo di nuovo in piazza determinati a dire “ORA BASTA! FERMIAMO IL TAV!”.