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NO EXPO TOUR : MERCOLEDI 22 APRILE ASSEMBLEA PUBBLICA

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MERCOLEDI’ 22 APRILE 2015
CSA MAGAZZINO 47 – via industriale, Brescia
NO EXPO TOUR – ASSEMBLEA PUBBLICA VERSO LE MOBILITAZIONI NO EXPO
Parteciperanno attivisti di Attitudine No Expo, Milano.
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NO EXPO TOUR – ASSEMBLEA PUBBLICA VERSO LE GIORNATE DI MOBILITAZIONE CONTRO EXPO 2015 – Brescia, CSA Magazzino 47

Mancano ormai pochi giorni all’inaugurazione dell’Esposizione Universale di Milano.
Un’esposizione che per voce del Governo sarà un’occasione unica, ed in effetti è così: come il caso dell’ex-ministro delle Infrastrutture Lupi ci insegna, il “sistema” grandi opere/grandi eventi è una vera e propria manna dal cielo per speculatori, finte cooperative, mafie e grandi aziende, alle quali non interessa se un investimento sia un’opportunità reale e se sia utile a lavori ultimati. Il fine stesso della costruzione è la costruzione, la speculazione e la distribuzione di dividendi. E’ un esempio lampante di questo modus operandi l’autostrada BreBeMi, costruita proprio per EXPO e ad oggi ancora un deserto a tre corsie.

Ed è proprio questo che EXPO2015 rappresenta: una corruzione che non è solo economica (sono già 44 le imprese legate alla mafia che hanno vinto appalti per partecipare alla costruzione dell’esposizione) ma è ancora di più sociale, politica e culturale.

Expo sta infatti diventando un laboratorio sperimentale nonché un banco di prova per le nuove forme sociali di rapporti di lavoro basate sul lavoro volontario verso imprese private al solo scopo di aggiungere una voce che “faccia curriculum”. Questo rappresenta la compiuta trasformazione della meritocrazia in corsa forsennata alla concorrenza fra lavoratori a vantaggio dei padroni, i quali sono così in grado di sfruttare manodopera gratuita (spesso peraltro altamente qualificata, come i giovani neolaureati che non riescono a entrare nel mercato del lavoro), per lavori che dovrebbero altrimenti essere retribuiti. Si è inoltre consumato il matrimonio politico di questo sistema con i sindacati confederali: CGIL, CISL e UIL hanno infatti firmato lo sdoganamento dei contratti individuali e l’affossamento di quelli collettivi, mettendo un’ulteriore pietra angolare alla costruzione del sindacato corporativistico non conflittuale.

E’ questa un’esposizione che evita di mostrare il reale prodotto sociale del modo di sviluppo neoliberista: crisi permanente, emergenze sociali (lavoro e casa) e tagli alla spesa pubblica; e mette in mostra solo le fantomatiche “eccellenze”: grandi profitti per poche mani e un immagine “green” e pulita. Un esempio, insomma, dell’Italia di domani dove, da un lato vengono spesi miliardi di euro di denaro pubblico per un evento che nella migliore delle ipotesi porterà grandi profitti ai privati, e dall’altro per la sola creazione della zona EXPO sono stati cementificati oltre 1000 acri di terreni agricoli. Ci si chiede quindi quali velleità ecologiche possa avere un evento il cui titolo è “Nutrire il Pianeta” e tra i Main Sponsor troviamo McDonald’s, Coca-Cola ed ENI.

Per tutti gli altri, per tutti noi, c’è la violenza di una politica che vuole mostrare al mondo la vetrina di una città e di una società che non c’è: già da mesi è iniziata l’offensiva di Comune e Questura contro gli Spazi Sociali milanesi, accusati di cospirare contro la buona riuscita dell’Esposizione; contro le occupazioni a scopo abitativo che rappresentano una risposta dal basso a emergenze alle quali le istituzioni non possono e non vogliono rispondere; contro i comitati e coordinamenti di cittadini che attivamente vogliono prendere parte alle trasformazioni della propria città, opponendosi a gentrificazione, speculazione e cemento (il progetto delle “Vie D’Acqua” legato ad Expo è stato bloccato dai cittadini, in quanto avrebbe comportato la distruzione di quattro parchi urbani).

Tutto questo non è una novità: queste dinamiche già le viviamo quotidianamente nella devastazione dei nostri territori e delle nostre vite, nella costruzione dell’Alta Velocità ferroviaria contro e senza i pareri delle popolazioni, con la sempre più pressante precarizzazione delle nostre condizioni di vita,
con l’eliminazione e la concertazione di ogni conflittualità nel mondo del lavoro, con la costruzione di una #buonascuola e di una buona università adite solo a costruire sbocchi per l’apparato produttivo del Paese, e non per la costruzione di saperi critici.

In sostanza l’Esposizione Universale rappresenta il futuro precario e schiavistico che i governanti hanno in programma per tutti, per questo tutt* insieme dobbiamo reagirvi e costruire un’opposizione politica, ambientale e sociale.

Mercoledì 22 Aprile sarà la prima occasione di confrontarci, di discutere, di costruire insieme, con la presenza del comitato NO EXPO, in una assemblea pubblica alla quale sono invitate a partecipare e portare il loro contributo tutte le realtà che quotidianamente portano avanti un modello di sviluppo altro, solidale e sostenibile.

ASSEMBLEA PUBBLICA VERSO NO EXPO 2015
MERCOLEDI’ 22 APRILE – ORE 20.30
CSA MAGAZZINO47, Via industriale 10 Brescia

Expo fa male, facciamo male ad Expo

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DOCUMENTO FINALE ASSEMBLEA NAZIONALE NOEXPO

Il 17 Gennaio 2015, in una Milano che dopo aver ipocritamente pianto “l’attacco alla libertà di stampa” in Francia si prepara in termini repressivi ai 6 mesi dell’Expo, oltre 600 persone si sono ritrovate in uno spazio liberato in via Mascagni per ascoltare, discutere, confrontarsi, proporre. E’ il ricco universo di movimenti e comitati resistenti, precari e contadini in lotta per la riappropriazione del lavoro e della terra, territori che si oppongono alle grandi e piccole opere inutili e imposte, dall’Italia e non solo.

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Milano, comitati No Expo bloccano i cantieri: “Ispirati dalla lotta in Val di Susa”

A Milano una cinquantina di aderenti ai Comitati No-Canal e No-Expo hanno bloccato le ruspe che dovevano iniziare i lavori nella zona Quinto Romano, a Nord Ovest della città.

Clicca qui per vedere il video.

Si tratta delle organizzazioni che si contrappongono alla realizzazioni delle “vie d’acqua”, le opere che rientrano nel maxi progetto per la realizzazione dell’Expo 2015. Attivisti, ma anche molti semplici residenti dei quartieri maggiormente interessati ai lavori, sono scesi in strada e sono entrati nel cantiere, costringendo gli operai a interrompere il loro lavoro e a lasciar le ruspe e i mezzi spenti. Una forma di protesta che assomiglia molto a quella trasversale messa in opera dai comitati No Tav in Val di Susa. “Ci ispiriamo – ammettono i manifestanti – a quanto successo in Valle per ostacolare opere che la gente non vuole!”

Articolo tratto da: http://tv.ilfattoquotidiano.it/

PER UNO SPEZZONE DELLE LOTTE TERRITORIALI AL CORTEO DEL #30 NOVEMBRE

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Appello NoExpo verso corteo del 30N
NoExpo invita le lotte territoriali e le resitenze metropolitane a debito, cemento e precarietà all’Assemblea di Lunedì 25 H. 19 Cascina Torchiera. Casa & Reddito per tutt@, Expo per nessuno

A circa sei anni dall’accettazione della candidatura di Milano a città ospitante EXPO 2015 il primo, vero cantiere ex novo cittadino è stato aperto. Pochi festeggiano, molti restano freddi, tanti iniziano a prendere posizione e a farsi domande. Un processo inarrestabile, perché la retorica del grande evento mostra profonde rughe sotto il trucco: il colore arancio delle reti infastidisce ancora di più perché siamo dentro il parco di Trenno, area nord-ovest di Milano, per un’opera inutile e mafiosa come la cosiddetta via d’acqua. Ma come, molti si chiedono, per “nutrire il pianeta” si inizia devastando irrimediabilmente uno dei pochi parchi cittadini?

Sono anni che ci opponiamo all’oggetto EXPO come grande evento e alle nocività che legittima -dalle infrastrutture lombarde all’abbattimento del diritto del lavoro, alla minaccia al diritto all’abitare nel senso più ampio- cercando di dare risposte a queste domande. Ogni persona, ogni associazione, ogni collettivo lo fa seguendo la propria attitudine e la propria prospettiva. Un impegno difficile, non sempre riuscito, ma necessario e che va condiviso. Per questo, nella Lombardia maroniana in svendita, nella Milano di Pisapia, che di arancione ha giusto soltanto queste maledette reti, nella metropoli della partecipazione al consenso, nella geografia metropolitana dei bandi, invitiamo tutte e tutti a partecipare lunedì 25/11 alle 19,00 all’assemblea pubblica presso Cascina Torchiera per confrontarsi sulle prossime azioni da intraprendere in città, sulla manifestazione regionale del 30/11 a Milano per il diritto all’abitare e contro grandi opere e grandi eventi e su cosa significhi “ricomporre il conflitto” nella città-vetrina.

Ci vediamo lunedì 25/11 in cascina Torchiera, piazzale Cimitero Maggiore 18, alle 19,00. Per info:

noexpo@autistici.org