Archivi tag: NO TAV BRESCIA

Oggi ore 18:30 DIRETTA SULLA PAGINA FACEBOOK NO TAV BRESCIA: NON MANCATE!

Ricordiamo a tutti e tutte l’appuntamento di oggi pomeriggio alle 18.30 qui sulla pagina No Tav Brescia per una nuova diretta Facebook sul tema “Sanità e diritto alla salute VS grandi opere inutili e dannose”.

Ci rivolgeremo direttamente alla classe politica a cui stiamo mandando delle lettere aperte perchè la grave crisi che stiamo affrontando impone di dare delle priorità: le grandi inutile e dannose opere oppure la sanità pubblica e il diritto alla salute?

Inoltre proseguono a diversi livelli denunce e segnalazioni per i cantieri e le loro irregolarità e ci sembra corretto tenervi aggiornati/e anche su questo tema.

Vi aspettiamo per un confronto (cercheremo di rispondere in diretta ad eventuali domande) e per un aggiornamento oggi pomeriggio alle 18.30!

#notav #notavbresciaverona #cantieri #segnalazioni #denunce #direttafacebook #dachesapasamia #fermarlotoccaanoi #finoallavittoria

07/04 assemblea radiofonica su grandi opere inutili e sanità

Martedì 7 aprile dalle ore 17:30 partecipa all’assemblea pubblica radiofonica sulle frequenze di Radio Onda d’Urto.

Per decenni sono stati predisposti tagli economici a sanità, istruzione ecc., a favore di grandi opere inutili come TAV, TAP e MOSE, che han compromesso il paese a tal punto da reagire a questa emergenza sanitaria con maggiori difficoltà e penuria di mezzi e personale rispetto a quanto avrebbe potuto se solo le scelte politiche degli ultimi decenni fossero state più oculate e attente ai bisogni della società.

Anche se al momento i cantieri di queste grandi opere sono fermi, la domanda che ci poniamo è questa: se queste erano già inizialmente inutili e dannose per i nostri territori e la nostra salute, a cosa potrebbero servire ora?

Proseguire la loro costruzione utilizzando miliardi di euro pubblici sarebbe un danno alla nostra salute, un’offesa alle migliaia di persone morte tanto quanto un insulto(affronto) a tutto il personale sanitario e a tutti i lavoratori di piccole e medie imprese che si trovano già ora in seria difficoltà economica.

Per questo abbiamo organizzato un’assembla pubblica radiofonica invitando anche altre realtà come i No Tav della Val di Susa e i No Tap a partecipare, e invitiamo tutti e tutte voi a fare lo stesso, per confrontarci, aggiornarci e capire insieme come fermare queste opere inutili.

SE PRIMA ERANO OPERE INGIUSTIFICABILI, ORA SONO OPERE CRIMINALI E VANNO FERMATE DEFINITIVAMENTE.

Puoi partecipare:

– chiamando in diretta il numero 03045670

– con un messaggio su Whatsapp 3351220759

– commentando il post di richiamo dell’assemblea radiofonica che verrà fatto lo stesso giorno sulla pagina facebook di Radio Onda d’Urto

9/7 riunione al parco ducos 2 per organizzare la lotta no tav @ Brescia!

Con un’analisi costi-benefici negativa non possiamo che continuare a mobilitarci contro quest’opera che la stessa analisi ha dimostrato essere inutile e esageratamente costosa, non solo in termini economici ma anche in termini ambientali e sociali.

Consapevoli che l’uscita da Brescia avrebbe un impatto assolutamente devastante per la nostra città, sia a livello di inquinamento, che di traffico ecc. e per le centinaia di persone che potrebbero trovarsi coinvolte anche nell’abbattimento e nell’esproprio delle proprie abitazioni, continuiamo la nostra lotta anche in città e ci ritroviamo martedì 9 luglio alle ore 21 presso il parco Ducos, innanzitutto per organizzare la festa che faremo a settembre proprio presso questo parco, ma anche per continuare la nostra mobilitazione a diversi livelli contro questo opera inutile e dannosa.

Abbiamo sempre più ragioni, fermarlo è possibile e tocca ancora noi.
Ci vediamo domani sera!

#notav #bastaveleni #notavbrescia #fermarloepossibile#fermarlotoccaanoi #dachesapasamia

25/6 riunione contro il tav a brescia: decidiamo insieme cosa fare contro il TAV in città!

Dopo il partecipato e vissuto incontro informativo e di confronto che abbiamo organizzato il 5 giugno 2019 a Brescia nella zona di via Repubblica Argentina /via Cremona, si è sentita l’esigenza di incontrarci per continuare a programmare e costruire insieme le prossime iniziative che faremo in città, prima tra tutte la “festa” che, con altre realtà che si occupano di ambiente, vorremmo organizzare presso il Parco Ducos. Una delle aree questa che potrebbe essere più pesantemente colpita dalla costruzione di quest’opera in città.
 
Ci troviamo martedì 25 alle 21:00 in via Eritrea (vicino al Bresciaoggi) per iniziare a organizzarci e decidere cosa fare nei prossimi mesi per opporsi alla costruzione di quest’opera inutile e devastante.

Cos’è successo il giorno dell’incontro con il ministro dell’ambiente?

Il 6 febbraio 2019 una delegazione del Coordinamento NO TAV Brescia Verona si è recata a Roma presso il Ministero dell’Ambiente – dove era stato fissato un appuntamento con il Direttore della Segreteria Tecnica Dott. Berlenghi, delegato dal Ministro dell’Ambiente Costa, per ribadire ancora una volta le grandi criticità che gravano sul progetto Alta Velocità AC/AV Tratta Brescia – Verona.

Erano presenti anche l’On. Francesca Businarolo, il Cons. Regionale Manuel Brusco e due Cons. Comunali del M5S che ringraziamo per la collaborazione prestata.

In seguito a questo incontro abbiamo già inviato al Ministero un nostro dossier contenente tutti gli interventi argomentati in quella sede.

Le prescrizioni alla tratta TAV Brescia Verona contenute nella delibera CIPE 42/2017

Innanzitutto abbiamo posto l’attenzione sulle 309 prescrizioni della delibera Cipe, parte delle quali non sono state ottemperate o lo sono state parzialmente, e che potrebbero/dovrebbero bloccare l’iter procedimentale per la tratta Brescia-Verona. La delibera del CIPE richiede che tutte le 309 prescrizioni siano ottemperate prima che il progetto esecutivo sia approvato.

Ma Il 6 giugno 2018 RFI ha sottoscritto con CEPAV 2 e per ridurre i tempi di realizzazione delle opere prevede la predisposizione di un progetto esecutivo a trance, in modo da consentire l’avvio delle prime opere. Come può RFI derogare da quanto previsto dal CIPE?

A nostro avviso il Ministero dell’Ambiente dovrebbe intervenire per chiedere il rispetto di quanto previsto fino a completa rispondenza del progetto esecutivo alle prescrizioni.

Molte sono le prescrizioni non ottemperate: N. 4 – 6 – dalla 9 alla 14 – 16 – dalla 20 alla 23 – 31 -32 – 35 – 51 – 83 – 87 – 94 e così via.

Alcune delle prescrizioni non ottemperate riguardano :

  • l’istituzione da parte del Ministero dell’Ambiente di un Osservatorio Ambientale per tutta la durata del progetto. Ad oggi questo osservatorio non è stato ancora istituito.

  • L’impatto molto negativo sulle falde acquifere , ed in particolare sulla zona del laghetto del Frassino, la zona dello stagno del Lavagnone entrambi siti UNESCO, sulle cui situazioni idrogeologiche sono richiesti approfondimenti per evitare il depauperamento delle risorse e l’inquinamento delle stesse per mezzo dei fluidi di perforazione. A queste richieste non è stata data risposta.

  • Predisposizione di uno studio sulla salute pubblica, che identifichi le ricadute positive dell’opera ma anche quelle negative sulla popolazione interessata con sviluppo di patologie e fattori di rischio, affrontando le situazioni con il principio di precauzione.

  • L’aggiornamento del Piano di utilizzo delle Terre e Rocce da Scavo alla scala di Progetto Esecutivo.

Il Piano di utilizzo è scaduto essendo stato presentato il 13.10.2016 (validità due anni), e dovrebbe essere ripresentato e risottoposto a VIA.

Molte altre sono le prescrizioni non soddisfatte e riteniamo che le nostre osservazioni possano fornire validi elementi al Ministero dell’Ambiente per intervenire e chiedere il rispetto di quanto previsto, fino a bloccare l’iter di approvazione fino a quando tutte le 309 prescrizioni non siano state soddisfatte e verificate.

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO – IMPATTO SULLE FALDE ACQUIFERE DELL’ALTO MANTOVANO

Nel nostro incontro abbiamo inoltre sottolineato che la realizzazione della galleria Lonato-Desenzano, profonda 40 metri, provocherebbe un impatto idrogeologico imprevedibile al territorio delle Colline Moreniche del basso Garda e piana sottostante, dove sono presenti i pozzi che alimentano gli acquedotti comunali per un bacino di oltre 100.000 abitanti dei comuni dell’Alto Mantovano (da Monzambano a Canneto sull’Oglio).

Allo scopo abbiamo consegnato anche uno studio commissionato da SICAM (Servizio Idrico Integrato Comuni Alto Mantovano), redatto da un geologo abilitato.

Viene sottolineato inoltre il rischio collegato alla galleria di Lonato (che interseca un condotto sotterraneo denominato “Stagno Lavarone Bornade di Sopra ”del quale non vi sono dati certi), e alla galleria Madonna del Frassino (che interseca la falda che porta acqua al Laghetto del Frassino, zona SIC e patrimonio UNESCO). Le opere realizzate provocherebbero un importante depauperamento dell’acqua in entrata al laghetto.

I SITI INQUINATI

La prov. di Brescia risulta la più inquinata d’Italia e vanta la più alta concentrazione di cave e discariche d’Europa. Secondo il progetto definitivo sulla tratta Lotto Brescia Verona esistono 45 siti inquinati e/o potenzialmente tali, da bonificare . Di questi 37 sono in prov. di Brescia e 8 in prov. di Verona: riguardano discariche, attività produttive, cumuli di materiale e allevamenti intensivi.

Ma nel progetto esecutivo non si trova nulla riguardo a provvedimenti operativi e atti cogenti di rispetto delle norme procedurali (Dlgs 152/2006 e 4/2008).

Presumiamo quindi che le prescrizioni per la bonifica delle discariche saranno ottemperate in una fase successiva dell’opera. Noi denunciamo che questa pratica toglie quelle garanzie di controllo e di partecipazione che a vario titolo intervengono nella fase prevista dalla legge.

TERRE E ROCCE DA SCAVO

Il progetto prevede numerose gallerie, dove si potrebbero verificare gli stessi problemi di Firenze, in un territorio già fortemente compromesso in termini ambientali. Lo scavo delle gallerie prevede l’uso di sostanze chimiche e schiumogeni per ammorbidire il terreno; il materiale che ne esce è da considerare quindi rifiuto da trattare secondo la normativa vigente e non sottoprodotto da riutilizzare in altri punti dell’opera.

NECESSITA’ DI ADEGUAMENTO DEL PROGETTO ALLE N.T.C. DEL 2008

Il D.M. del 14.1.2008 ed i successivi aggiornamenti hanno modificato radicalmente l’impostazione delle verifiche geotecniche del 1988 in ordine alla pericolosità sismica. Riguardo a questa criticità chiediamo che CEPAV 2 certifichi che nella redazione del progetto esecutivo abbia tenuto conto delle N.T.C. del 2008.

IL NOTO AV/AC DI VERONA

Nel 2008 il progetto allora presentato per il tratto AV-AC che va dalla fine della Tratta BS-VR all’inizio della tratta VR-PD compreso parte del Quadrante Europa e la stazione di Porta Vescovo era stato bocciato. Ad oggi si trova nello stato di progetto preliminare e dovrebbe quindi essere sottoposto al nuovo codice degli appalti. Inoltre è stato diviso in due parti: nodo di Verona parte Ovest e parte Est.

A nostro avviso il Ministero dell’Ambiente dovrebbe chiedere a RFI come mai il progetto è stato suddiviso in due parti e come sia possibile che due progetti distinti siano stati inglobati delle tratte BS-VR e VR bivio Vicenza, sebbene ne sia stato approvato solo il progetto preliminare.

PROBLEMATICHE DELLA TRATTA VERONA PADOVA

Anche se il progetto AV/AC Verona Padova è ad oggi in una fase proceduralmente più arretrata della Brescia Verona, abbiamo sottoposto al Ministero alcune problematiche che ad oggi, non sono state prese in debita considerazione nella VIA.

PFAS Aggravamento disastro ambientale: Il tracciato AV-AC attraversa la zona toccata dal problema dei PFAS, in particolare a partire dalla frazione di Lobia di San Bonifacio e continua nei comuni vicentini, e costituirebbe un ulteriore aggravamento dell’inquinamento di questa zona, essendo necessari milioni di litri d’acqua, per il cui approvvigionamento si rischierebbe la messa in comunicazione della falda acquifera ancora sana con quella inquinata.

Altre problematiche sono emerse per la richiesta della VIS Valutazione di Impatto sulla Salute e VIIAS (Valutazione Integrata dell’Impatto Ambientale e Sanitario), e per quanto riguarda la mancanza di legalità, dato che il SIA ( Studio di Impatto Ambientale) della tratta AV/AC Verona Bivio Vicenza è stato realizzato dalla ditta Lande Spa destinataria di un’interdittiva antimafia del Prefetto di Napoli.

Chiediamo quindi che venga seriamente valutato il rischio di aggravamento di disastro ambientale, per l’allargamento della zona contaminata da PFAS.

Noi chiediamo infine che come per quanto accaduto per la tratta Mestre- Trieste, dove non si realizzerà più l’Alta Velocità ma sarà realizzato il potenziamento della linea esistente, anche per la nostra tratta, soprattutto alla luce nelle enormi problematiche ambientali che pone, venga valutato l’ammodernamento della linea esistente e l’utilizzo di linee esistenti sottoutilizzate, come la Medio Padana , che corre da Monselice a Tortona-Genova.

9/2 fagiolata no tav di solidarietà a Lonato per le spese legali

Sabato 9 febbraio organizziamo una FAGIOLATA NO TAV, una cena per aiutare a sostenere le spese legali per i daspo dati dal comune di Lonato agli attivisti e alle attiviste per i fatti del 17 gennaio 2019.

Ricordiamo che in quella data un gruppo di attivist* ha partecipato pacificamente e silenziosamente ad un convegno organizzato da Coldiretti e Comune di Lonato esponendo solo uno striscione con scritto “Quale futuro? Quale agricoltura? Con il tav solo danni e spazzatura”. Tanto è bastato per scatenare l’Assessore exPugile Vanaria, che ci ha aggredito fisicamente e verbalmente. Ha disturbato lui il suo convegno, non di certo noi! Il podestà Tardani, ha pensato bene di firmare dei daspo contro gli/le attivisti/e e non contro il vero violento della serata, l’Assessore ExPugile Vanaria.
Abbiamo ricevuto tanto sostegno in questi giorni e ritrovarci in una cena è il modo migliore per dimostrare ancora una volta che la loro repressione genera solo solidarietà!

NOI SIAMO DALLA PARTE DEI TERRITORI, LORO DA QUELLA DEI POTERI FORTI!

MENU’ DELLA SERATA:
Antipasto con torte salate e pinzimonio con salse
Fagiolata nostrana con polenta
Formaggi locali con marmellate
Verdura cruda e cotta
Dolce
Bevande escluse
Euro 16 a persona.

Prenotare ENTRO IL 7 FEBBRAIO chiamando al 377 9533284. SOLO CHIAMATE, NON MESSAGGI SU WHATSAPP O MESSENGER.
#notavbresciaverona #notav #cena #cenasolidale #speselegali #daspo #lonato

I VERI FACINOROSI E INTOLLERANTI SIETE VOI!

La giunta leghista di #Lonato non conosce fine alla propria disonestà intellettuale.
La maggioranza ci accusa di essere dei “facinorosi” antidemocratici. Il riferimento è ancora alla nostra protesta dello scorso 17 gennaio in occasione dell’incontro con #Coldiretti.

Peccato che la giunta Tardani, con l’avvallo della polizia locale, continua a ripetere una versione completamente FALSA dei fatti. Mentono sapendo di mentire. Non ci stancheremo mai di ripetere che la nostra presenza nella sala inizialmente è stata pacifica e SILENZIOSA. Le tensioni si sono verificate a seguito delle provocazioni del podestà Tardani, degli esponenti di Coldiretti e dell’Assessore all'(In)sicurezza Vanaria, che ha perso addirittura il controllo e ci ha aggredito fisicamente.
Chi è davvero il facinoroso? Chi è davvero intollerante? Ad esempio chi firma 13 daspo con una ricostruzione assolutamente falsa dei fatti con l’intento (mancato) di intimidire?

Noi comunque abbiamo mantenuto la nostra parola e ci siamo mobilitati in occasione del consiglio comunale. Anche in quella sede la maggioranza leghista ha dimostrato totale disinteresse per il territorio e un atteggiamento da sceriffo.

L’Amministrazione ha ammesso di non sapere nulla di pià sul sequestro delle ex cave di Vezzola rispetto a quanto emerso sui giornali. Non si è preoccupata di acquisire documentazione o avere contatti con chi di dovere.

Non si sa cosa faranno gli amministratori nel caso in cui ci fossero delle conseguenze sul piano penale.

Peggio ancora la maggioranza si è nascosta dietro le decisioni calate dell’alto. Peccato che il comune di Lonato non abbia MAI fatto sentire la propria voce contro il #Tav e sia amministrato dalla Lega, che ora è pure al governo del paese.

Al temine della votazione del punto sette è esplosa la nostra giusta rabbia contro l’ipocrisia di un ceto politico che ci sta portando alla rovina. Una contestazione doverosa, seppure sciolta spontaneamente, che ha nuovamente sfidato qualunque divieto o intimidazione.

Cari leghisti, se il progetto sarà confermato, sarete i responsabili degli #espropri, dei danni ambientali e dello spreco di denaro pubblico dell’Alta Velocità. Insieme ovviamente al Movimento 5 Stelle, da cui ci si aspetta piena coerenza a quanto ha sempre sostenuto.

IERI A LONATO: INTIMIDAZIONI,AGGRESSIONI E MISURE RESTRITTIVE VERSO CHI DIFENDE I TERRITORI

Ieri sera siamo entrati in azione a Lonato in occasione di un incontro sull’agricoltura che si è tenuto in municipio per l’inizio della Fiera Regionale.

Lo scopo della nostra iniziativa è stato quello di denunciare la devastazione del TAV con tutto il carico di espropri del suolo agricolo e puntare il dito contro la Lega, locale e nazionale, ricordando le sue responsabilità politiche riguardo alla possibile approvazione della linea Alta Velocitá.

Ci siamo presentati con bandiere e con uno striscione con scritto “Quale futuro? Quale agricoltura? Con il Tav solo danni e spazzatura!“, ma la nostra presenza, all’inizio silenziosa, ha suscitato il nervovismo e l’ostilitá della giunta di Lonato.

Il sindaco ci ha intimato di andarcene nell’arco di 5 minuti, altri esponenti della Coldiretti hanno tentato di coprirci fisicamente (come si vede in questo video), fino a che l’assessore Vanaria ci ha dato addosso fisicamente. Nel video di seguito potete vedere l’aggressione recata da Roberto Vanaria nei nostri confronti durante l’incontro.

L'ASSESSORE VANARIA DI LONATO AGGREDISCE IL CGA E I NO TAV!

L'ASSESSORE VANARIA DI LONATO AGGREDISCE IL CGA E I NO TAV!Ecco il video dell'aggressione di Roberto Vanaria di #Lonato nei nostri confronti durante l'incontro organizzato ieri sera in municipio sul tema dell'#agricoltura. Pure i rappresentanti di Coldiretti si sono improvvisati "guardie del corpo", cercando di bloccare i #NoTav e coprire lo striscione.Tutti patetici tentativi che si sono infranti contro la determinazione degli attivisti, anche se rimane gravissimo il comportamento di quello che dovrebbe essere un rappresentante istituzionale.Evidentemente alla Lega non piace che le si ricordi le responsabilità dei danni e degli #espropri del possibile passaggio dell'Alta Velocità Brescia-Verona.Evidentemente la Giunta di Lonato preferisce tacere sul fatto che la futura area del cantiere Tav scelta dall'Amministrazione è sotto sequestro per smaltimento illecito di #rifiuti.Evidentemente alla destra e alle grandi imprese non fa piacere che si denunci la presenza di 40 siti inquinati certificati nel bresciano situati lungo il passaggio dell'AV ancora oggi senza un piano di bonifica.La lista potrebbe essere ancora lunga…LA LOTTA NO TAV NON SI ARRESTA!

Gepostet von Collettivo Gardesano Autonomo am Donnerstag, 17. Januar 2019

Tutti patetici tentativi che si sono infranti contro la nostra determinazione, anche se rimane gravissimo il comportamento di quello che dovrebbe essere un rappresentante istituzionale.

Evidentemente alla Lega non piace che le si ricordi le responsabilità dei danni e degli espropri del possibile passaggio dell’Alta Velocità Brescia-Verona.

Evidentemente la Giunta di Lonato preferisce tacere sul fatto che la futura area del cantiere Tav scelta dall’Amministrazione è sotto sequestro per smaltimento illecito di rifiuti.

Evidentemente alla destra e alle grandi imprese non fa piacere che si denunci la presenza di 40 siti inquinati certificati nel bresciano situati lungo il passaggio dell’AV ancora oggi senza un piano di bonifica.

La lista potrebbe essere ancora lunga…Non ci siamo fatti intimidire e non abbiamo fatto nessun passo indietro, rimanendo dentro la sala.

Ai fatti di ieri questa mattina sono seguite delle gravi intimidazioni da parte di giunta e polizia locale che hanno emesso misure restrittive verso alcuni attivisti No Tav. Per questo domani, 19 gennaio 2019, a Lonato del Garda alle ore 15:00 abbiamo convocato una conferenza stampa presso la zona delle cave Vezzola in via Mantova 39, zona Lavagnone. E non finisce qui….

NOI DALLA PARTE DEI TERRITORI! VOI DA QUELLA DEI POTERI FORTI! MA RICORDATEVI CHE…. DA CHE SA PASA MIA.

MINISTRO TONINELLI A BRESCIA: SABATO MATTINA PRESIDIO NO TAV ORE 9:00!!

SABATO 8 SETTEMBRE ORE 9:00 PRESIDIO NO TAV PER LA PRESENZA DEL MINISTRO TONINELLI @  ALL’AUTOPARCO BRESCIA EST DI CASTENEDOLO 

Abbiamo appreso dai giornali che sabato mattina il ministro Toninelli sarà a Castenedolo per partecipare ad un convegno organizzato da Bre. Be. Mi., Scania, Siemens.

L’argomento saranno i Tir elettrici e la possibilità di elettrificare alcuni kilometri di autostrada in via sperimentale. Non ci interessa in questo momento entrare nel merito dell’argomento trattato dal convegno, ma ci interessa la presenza del Ministro delle Infrastrutture.

Dal momento in cui si è insediato, abbiamo più volte richiesto un incontro riguardo l’iter che coinvolge la tratta TAV Brescia – Verona. L’obbiettivo è quello di sollecitare il governo circa la necessità di emanare dei provvedimenti che sospendano l’iter procedurale della tratta Brescia – Verona.

Nonostante le numerose sollecitazioni, nessuna risposta al momento ci è pervenuta.

Lo abbiamo ribadito più volte, il tempo delle attese e delle parole per noi è finito, vogliamo fatti concreti che fermino l’apertura imminente dei cantieri di questa ennesima grande inutile opera.

Per questo motivo sabato mattina saremo presenti in presidio fuori dall’hotel dove si svolgerà il convegno vicino al casello di Brescia Est. Per ricordare, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’unica grande opera che vogliamo è la messa in sicurezza dei nostri territori.

Verso la manifestazione no tav del 29 settembre perchè continueremo a ribadirlo: DE CHE SA PASA MIA!

LE TRIVELLE DEL TAV SONO ARRIVATE ANCHE A BRESCIA!

Da fine 2017 abbiamo scoperto numerose trivelle lavorare sui territori da Brescia a Verona per eseguire i sondaggi finalizzati a terminare il progetto della tratta TAV Brescia-Verona.
In questi mesi come movimento No Tav abbiamo continuato a presidiare il territorio, vigilando e facendo sopralluoghi dove si vedono sorgere trivelle, organizzandoci, paese per paese, andando a tastare i terreni e opponendoci alla presenza di tecnici che eseguono rilevazioni.

Insieme a noi decine di proprietari terrieri o di immobili hanno deciso di dire NO a queste trivellazioni (gli stessi frati del Santurario del Frassino hanno deciso di opporsi e mandar via gli operai preposti ai lavori) convinti dell’inutilità e del disastro ambientale e sociale che quest’opera comporta.

I sondaggi di questi ultimi mesi sono stati eseguiti in campi, giardini, proprietà pubbliche e private, molte volte SENZA I PERMESSI del proprietario, senza mai esporre cartellonistica di cantiere, senza mai comunicazione (né da parte delle ditte a cui sono state affidate le trivellazioni, né da parte delle amministrazioni dei diversi territori) alla cittadinanza di quanto accade sui nostri territori.

Nella giornata di venerdì 19 gennaio 2018 abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di una trivella in azione nei pressi del Parco Ducos a Brescia, in un terreno limitrofo all’attuale ferrovia.

Non sarà sicuramente l’unica: per questo invitiamo tutti e tutte ad aiutarci a tenere monitorato il territorio, segnalando la presenza di operai o trivelle lungo il possibile tracciato alla mail info@notavbs.org o sulle pagine facebook No Tav Brescia o Coordinamento No Tav Brescia-Verona.

Qualora invece le trivellazioni dovessero essere fatte in una vostra proprietà vi ricordiamo che poiché il progetto definitivo non ha ancora esaurito la procedura, NESSUNO in questo momento è AUTORIZZATO ad accedere alla vostra proprietà, se non con il vostro consenso o attraverso una procedura che prevede la notifica preventiva della necessità di introdursi nella vostra proprietà.
Se non viene fatta questa procedura avete il diritto di non fare entrare nessuno o di chiederne l’allontanamento.

Ricordiamo inoltre che, nonostante sia stato approvato a luglio 2017 il progetto di questa tratta come definitivo, mancano tra le altre cose: il progetto in uscita da Brescia, il progetto per l’arrivo a Verona, la valutazione di impatto ambientale aggiornata (VIA), l’adeguamento alle norme antisismiche, ecc. Mancanze gravissime che da mesi continuiamo a denunciare perché INACCETTABILI al proseguimento dell’opera.

Da anni denunciamo la pericolosità su diversi fronti di quest’opera e non abbiamo intenzione di fermarci, perché al di là di quanto raccontano la stampa e i vari politici o amministratori di turno questo progetto è ben lontano dal poterci far dire “non c’è più nulla da fare”, come ha confermato anche di recente la Corte dei Conti, rimandando il progetto al Ministero per “incompletezza documentale”.

Non ci stancheremo mai di ripetere che sui nostri territori trivelle, cantieri e cantierini del Tav non sono ben accetti da nessuna parte e il movimento NO TAV, fatto di persone diverse ma unite dalla volontà di difendere la propria terra, continuerà a percorrere ogni strada possibile per fermare quest’opera!