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TRASPARENZA A ZERO VELOCITA’: PRETENDIAMO CHIAREZZA E RISPOSTE!

Abbiamo deciso di convocare in questi giorni tre conferenze stampa, a Brescia, Peschiera e Verona, per denunciare la totale mancanza di trasparenza sui lavori che sono iniziati lungo la tratta della Linea AC/AV Brescia Verona.

I cantieri sono stati aperti nei comuni di Calcinato, Lonato, Desenzano del Garda, Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda e Sona ma nessuno sa i nomi delle ditte che hanno la titolarità degli appalti.

Le associazioni di cittadini che operano su questi territori insieme al Coordinamento No Tav Brescia Verona chiedono che si faccia chiarezza e che in nome della tanto decantata trasparenza
vengano rese pubbliche tutte le informazioni dovute sullo svolgimento dei lavori.

1) Chiediamo che vengano resi pubblici i nomi delle ditte aggiudicatarie delle gare per la realizzazione della galleria di Lonato e di San Giorgio in Salici. L’Alta Velocità viene realizzata con denaro pubblico ed è incomprensibile come non si rendano pubblici tali dati.
La seconda gara per la galleria di Lonato si è svolta ma nessuno è al corrente del nome della ditta aggiudicataria e sul sito non ci sono aggiornamenti.

2) I lavori iniziati nei vari punti sono di rilevante entità; non si tratta di soli lavori preparatori. Le terre scavate, rimaneggiate e spostate sono in grande quantità. Sappiamo che erano programmati dei lavori di bonifica (preparazione del terreno, pulizia aree,
bonifiche da ordigni bellici BoB, etc.) ma quelli che si stanno realizzando non sono a nostro avviso solo lavori di bonifica, ma opere definitive. Chiediamo chiarezza.

3) Non sono noti i dati riguardanti l’atto di approvazione del contratto esecutivo e del contratto di appalto: se, quando e da chi è stato firmato. In qualunque opera fatta da privati è obbligatorio produrre tutti le informazioni. A maggior ragione questo è
necessario in un’opera pubblica. Come previsto per legge, chiediamo la possibilità di accedere ai documenti riguardanti i contratti. E sapere chi e come deve effettuare i controlli sul rispetto delle norme.

4) Dal punto di vista ambientale chiediamo chiarezza sul Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo. Nei cantieri stanno spostandosi un grande numero di camion che portano terre di diversa natura, colore, consistenza nei vari punti dei cantieri e non sappiamo se il piano venga rispettato. Si è notata la presenza anche di ammassi di materiale sconosciuto. Chi deve controllare questo?

5) Osservatorio Ambientale: chiediamo trasparenza anche sull’attività dell’Osservatorio che è stato istituito a tutela delle aree interessate. Chiediamo che si possa accedere ai verbali delle riunioni di questo osservatorio che vengono effettuate trimestralmente oppure la possibilità di essere presenti a queste riunioni. Chiediamo inoltre se è stata prevista l’apposizione di centraline per il controllo dell’aria.

6) Chiediamo chiarezza sulla sicurezza dei cantieri: vorremmo sapere quali e quanti sono gli accessi ai cantieri e se sono state rispettate le norme previste dal decreto sicurezza sui cantieri D.Lgs. N. 81/2008 e succ. modificazioni.

7) Chiediamo anche chiarimenti sulla viabilità di cantiere, se ha subito modifiche rispetto ai progetti precedenti, sulla cartellonistica che risulta scarsa e sulla delimitazione dei cantieri stessi.

Ribadiamo infine la nostra totale contrarietà verso quest’opera, che con il sistema dei lotti costruttivi, non da’ alcuna certezza sul completamento dei lavori e di come gli stessi vengono coordinati. Stiamo facendo tutte le segnalazioni a tutti i livelli istituzionali per esigere la massima trasparenza e quanto meno il rispetto di tutte le norme sulla sicurezza dei cantieri e sulla tutela dell’ambiente, nella speranza che viste le numerose motivazioni per fermare questo scempio prima o poi qualcuno aprirà gli occhi e troverà il coraggio di agire, speriamo prima di un ennesimo disastro.

Per proseguire la nostra mobilitazione contro il TAV e l’informazione che da anni stiamo facendo vi invitiamo sabato 22 febbraio alle 15 davanti al cantiere TAV di Lonato per un’iniziativa ludico-informativa proprio sui cantieri e su cosa possiamo fare noi in prima persona per tutelare la nostra salute e la terra in cui viviamo.
Segnaliamo inoltre altre due iniziative venerdì sera, il 21 febbraio, una al cs 28 maggio di Rovato con tanti ospiti per parlare del caso di Nicoletta Dosio e della repressione verso le lotte ambientaliste, e sempre venerdì sera a Verona parliamo di TAV, fatti e misfatti con il professor Marco Ponti.

21/12: vibrulè davanti ai cantieri del tav @Lonato ore 14:30-17:30

SABATO 21 DICEMBRE
ORE 14:30 – 17:30
SOLSTIZIO D’INVERNO AL CANTIERE TAV DI LONATO
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Noi portiamo tè caldo e vinbrulè, voi portate quello che volete da condividere, possibilmente senza creare rifiuti!
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L’inizio della preparazione dei lavori della linea TAV Brescia – Verona ha confermato le nostre più fosche previsioni sul rispetto delle normali regole di cantiere.
A Lonato del Garda (Frazione Campagna) i camion che movimentano la terra degli scavi passano ovunque alla faccia dei divieti. Anche nei dintorni del Santuario del Frassino (Peschiera del Garda) assistiamo a varianti di progetto di cui nessuno ha notizia.
Durante i lavori di costruzione del nuovo cavalcavia sulla A4 a Castelnuovo del Garda sembra confermata la chiusura della Strada Provinciale 27 direzione Valeggio sul Mincio, causando enormi disagi a famiglie, lavoratori e attività e tutto tace nelle istituzioni locali.
Ci pare che la trasparenza, tanto sbandierata, sia finita sotto le ruote dei camion.
Nessuno ha ancora capito i motivi per cui, per due volte è andata deserta la gara di appalto per la galleria di Lonato: le Associazioni degli Industriali, i partiti lobby del TAV ci hanno inondati di lacrime invocando l’inizio dei lavori e poi va deserta una gara da più di 200 milioni di euro.
Sulla gara per la galleria di San Giorgio in Salici (Sona) il sito di CEPAV 2 tace. Ci sono solo voci, senza alcuna conferma,di una aggiudicazione. Vogliono più soldi? Devono ancora mettersi d’accordo? Qualche maligno definisce le gallerie TAV “un buco con la mafia intorno”.

In tutto questo si inserisce una delle prescrizioni del CIPE che ha previsto l’istituzione di un Osservatorio Ambientale lungo la linea (ne fanno parte anche un rappresentante dei Comuni di Lonato e Peschiera) che periodicamente deve stendere un rapporto sulla situazione. Ad oggi non c’è nulla ma forse se ne parlerà a gennaio 2020….forse.
Per questo abbiamo mandato una lettera ai sindaci dei comuni coinvolti dal progetto chiedendo di attivarsi per tutelare le persone e il territorio che rappresentano. A tutt’oggi solo la risposta del Comune di Peschiera, che in modo laconico, rimanda ogni titolarità e oseremmo dire “responsabilità” a Roma, al Ministero dell’Ambiente, dimenticandosi che amministrare un territorio significa innanzitutto difenderlo.

Noi abbiamo sempre giudicato il TAV un disastro annunciato, un’opera inutile, costosa, devastante per il territorio e le casse dello Stato. E tutto sembra darci ragione!

Per queste ragioni ci troviamo sabato 21 DICEMBRE dalle 14:30 alle 17:30 davanti al cantiere del TAV di Lonato in via Campagna di Sopra.

NON SMETTEREMO DI DENUNCIARE, NON CI STANCHEREMO DI ESSERCI. AVANTI #NOTAV!