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Qual e’ la priorita’? sanita’ o tav? – lunedi 27 diretta facebook ore 18.30

Mentre ogni giorno contiamo le migliaia di morti per Covid-19 solo in Lombaradia, mentre la nostra politica è concentrata solo alla riapertura delle attività economiche, senza interessarsi della nostra salute e soprattutto di quella di lavoratori e lavoratrici, mentre i cantieri dell’alta velocità hanno ri-iniziato a lavorare indisturbati e senza le corrette misure di sicurezza, non possiamo stare zitti a guardare.

Politici, vi è stato affidato il compito di rappresentarci e avete il dovere di ascoltare e di confrontarvi con tutta la popolazione sul vostro operato e sulle vostre decisioni.

Avete sottratto risorse pubbliche ai nostri bisogni.
Per anni ci avete raccontato l’eccellenza della sanità Italiana e in particolare della Regione Lombardia, eccellenza che è capitolata fin dalla prima settimana di diffusione del contagio e che nelle settimane non è andata a migliorare visto che ad oggi gran parte del personale sanitario lavora senza mezzi necessari per proteggersi. Vi pare normale?

Non avremmo mai voluto avere ragione, non sulle migliaia di morti, sulle sofferenze di malati, di parenti e amici degli malati. Da anni il movimento No Tav ha chiesto con ogni mezzo legale e comunicativo di non dilapidare le risorse pubbliche per grandi opere inutili affinché venissero destinate ai settori utili a tutta la comunità come sanità, istruzione e ricerca, messa in sicurezza del territorio, bonifiche ecc.

Per anni abbiamo protestato contro le privatizzazioni in ambito sanitario, alle chiusure di reparti o di interi ospedali. Abbiamo visto l’emorragia di denaro pubblico che dalla sanità passava alle infrastrutture, gonfiate nei preventivi e nei saldi finali. Oggi quell’emorragia è diventata una ferita aperta nella società, non rimarginabile.

Non vogliamo più che il denaro pubblico venga utilizzato per favorire mafie, aziende corrotte, tangenti per costruire grandi opere inutili, vogliamo che venga investito per ripristinare i posti letto tagliati in terapia intensiva, per riaprire gli ospedali periferici chiusi, per finanziare la prevenzione e per aiutare concretamente le imprese locali.

Vogliamo che le infrastrutture ad essere finanziate siano quelle utili allo spostamento di pendolari, spostamento che deve avvenire in sicurezza, che sia su un treno o con un’automobile su un ponte.

Alla luce di quanto sta accadendo sui nostri territori potete, e dovete, cambiare rotta.
Chiediamo a voi, forze politiche, che negli anni precedenti avete promesso una revisione della gestione dei fondi per le infrastrutture, di riprendere in mano quelle promesse e renderle concrete. Claudio Cominardi Vito Crimi Massimo De Rosa Monica Forte M5S Lombardia Presidente Commissione Antimafia @mammì consolato Luigi Piccirillo Nicola Di Marco Dario Violi Ferdinando Dino Alberti Raffaele Erba Portavoce M5S Regione Lombardia Marco Degli Angeli Marco Fumagalli M5S Lombardia Simone Verni – Consigliere Regione Lombardia MoVimento 5 Stelle Roberto Cenci – Esperto Ambientale Andrea Fiasconaro Alvise Maniero Arianna Spessotto Cittadina Portavoce M5S Federico D’Incà Silvia Benedetti Portavoce alla Camera Raphael Raduzzi Sara Cunial Mattia Fantinati Francesca Businarolo Erika Baldin Jacopo Berti Manuel Brusco Simone Scarabel – Pagina Pubblica Laura Boldrini Francesco Laforgia Rossella Muroni

Chiediamo alle forze politiche che si sono lasciate abbagliare dal mito della crescita continua e della privatizzazione ad ogni costo, al costo della riduzione dei servizi ai cittadini, di rivedere quel modello di sviluppo corrotto nell’ottica dei decessi di questa pandemia, per comprendere che deve tornare al centro del vostro agire il rispetto delle persone e dei bisogni primari e non più quello del profitto di pochi imprenditori del cemento senza scrupoli. Sara Moretto Roger De Menech Alessandro Zan Lucia Annibali Nicola Pellicani per Venezia Gianni Dal Moro Diego Zardini Samuele Astuti Paola Bocci Carlo Borghetti Pietro Bussolati Antonella Forattini Gian Antonio Girelli Angelo Orsenigo Matteo Piloni – Consigliere Regionale Raffaele Straniero Giuseppe (pep) Villani Marina Berlinghieri Alfredo Bazoli

Chiediamo a voi sindaci e sindache di questi territori di tornare a fare il bene comune, di valutare ciò che è necessario oggi e domani per gli abitanti dei vostri Comuni. Il bene comune non è svendere le risorse collettive (terra, aria, acqua) per lasciar passare treni inutili, che i pendolari stessi non possono permettersi, ma proteggere queste risorse essenziali. Siete stati scelti per rappresentarci per questo, non per altro o per salvaguardare gli interessi di alcuni. Emilio Del Bono @fabio zotti @maestri nicoletta @sindaco roberto tardani Sindaco Guido Malinverno @maria orietta gaiulli @giovanni ventura @paolo bellini @giovanni dal cero @fabio sboarina

In questi giorni come Coordinamento No Tav Brescia-Verona stiamo inoltrando lettere aperte a tutti questi soggetti politici, e vorremmo poter avere un confronto su questi temi.
Confronto pubblico ad oggi sempre negato.

Vista la situazione emergenziale che stiamo vivendo, faremo un’altro evento pubblico a distanza, con una diretta qui su Facebook (questa volta multipla con più rappresentanti dei territori) lunedì 27 aprile alle ore 18.30 alla quale siete pubblicamente invitati.

Cantieri TAV? Noi non ci arrendiamo! Sarà un’estate-autunno #notav!

Questo è quanto sta succedendo nelle nostre zone, in particolare a Campagna di Lonato e Desenzano. Lo pubblica il BresciaOggi.it e lo rendiamo pubblico noi, che stiamo monitorando i lavori di cantierizzazione.

Dopo che il governo gialloverde ha calato le braghe per un progetto vecchio e redditizio per pochi, c’è stata una forte accelerazione nell’avvio dei lavori. Evidentemente portare avanti il progetto degli “acerrimi” nemici del Partito Democratico e di Forza Italia non gli da fastidio: nella mangiatoia delle grandi opere vanno tutti d’accordo.

Tra le gravi lacune di questo progetto, ricordiamo che NON E’ AGGIORNATO CON LE PIU’ RECENTI NORME ANTISISMICHE e che tutta la zona del Garda è classificata ad una classe 2, ovvero di media sismicità.
Se MoVimento 5 Stelle e Lega – Salvini  hanno deciso di non fermare un progetto inutile che distruggerà un territorio già molto fragile e sfruttato e se IL SILENZIO DEI SINDACI del Basso Garda è assordante anche in questi giorni, noi non ci arrendiamo.

In questi giorni abbiamo attivato l’ #SOSCANTIERITAV e chiediamo a tutte le persone che vivono nelle zone dei cantieri di monitorare i lavori e SEGNALARE tutte le criticità contattandoci in diversi modi (trovate tutte le indicazioni QUI SUL NOTRO SITO o NELL’EVENTO FB

Ad oggi i cantieri Tav sono spesso serviti ad interrare rifiuti illeciti e nella nuova “terra dei fuochi” lombardo-veneta questo rischio è ancora più elevato. L’obiettivo non è solo di monitorare, ma fare tutto il possibile per fermare questa inutile opera che altrimenti segnerà in modo irreversibile tutto il Basso Garda. NOI NON CI ARRENDIAMO!

Per questo il 5 ottobre faremo un grande corteo NO TAV a Lonato del Garda e in questi mesi faremo un nuovo percorso di informazione e volantinaggi, partecipando a feste e sagre dislocate sul territorio, facendo porta a porta per informare tutta la popolazione di quanto sta accadendo, con presidi informativi nelle piazze e con due grandi iniziative di avvicinamento:

  • il 15 settembre a Brescia presso il Parco Ducos 2 per una grande festa ludico-informativa
  • il 29 settembre a Peschiera del Garda presso il Santuario della Madonna del Frassino per la simulazione di cantiere

Restate collegati per tutte le iniziative, banchetti e volantinaggi, per venire ad informarvi o a fare informazione insieme a noi!
Per fermare il TAV serviamo tutti e tutte: non delegare, partecipa!

Vi ricordiamo che potete seguirci anche su facebook su questi canali Coordinamento No Tav Brescia-Verona o No Tav Brescia o su instagram su @notav_bsvr! #staytuned

Diffida a tutti i sindaci della tratta TAV Brescia-Verona: non fate aprire i cantieri sui nostri territori!

Lo abbiamo sempre detto che avremmo percorso ogni strada possibile per fermare il TAV e oltre a quella popolare che ci vedrà in marcia il 29 settembre a Lonato, anche la parte legale sta procedendo.

Questa volta con una diffida spedita in data 04.09.2018, recapitata ai Comuni di Calcinato, Lonato Del Garda, Desenzano Del Garda, Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Sona, Sommacampagna Mazzano e Pozzolengo e al C.I.P.E., al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’ambiente – Rfi- Italferr, Cepav Due.

Il documento si è resto necessario visto le numerose notizie riportate dalla stampa in base alle quali, CEPAV DUE avrebbe iniziato i lavori di preparazione e predisposizione dei cantieri al fine di dare inizio alla realizzazione della tratta ferroviaria.

Nella diffida oltre a ribadire che i soggetti sopra indicati sono ancora in attesa dell’esito dei ricorsi depositati al Tar per il Lazio emerge incontestabilmente che qualsiasi inizio dei lavori, anche quelli di cantierizzazione, dovranno essere preceduti dalla predisposizione del progetto esecutivo e della sua trasmissione al CIPE , come indicato chiaramente dalla deliberazione n°42/2017.

Non solo, la riconfigurazione del piano di cantierizzazione e l’approvvigionamento inerti sono approvati ai fini della attestazione della compatibilità ambientale ma non della localizzazione urbanistica.

Non solo con il progetto esecutivo è stata dichiarata la pubblica utilità solo per una parte del tracciato delle opere da eseguire.

Emerge quindi:

1) Prima inizio di qualsiasi lavoro, anche e soprattutto di cantierizzazione, deve essere approvato il PROGETTO ESECUTIVO

2) Il progetto esecutivo dovrà contenere l’esatta ottemperanza alle prescrizioni contenute nella deliberazione n° 42/2017 del CIPE

3) Il progetto esecutivo dovrà essere inviato al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ai fini della verifica di ottemperanza delle prescrizioni riportate nell’allegato 1 della deliberazione n° 42/2017 (309 prescrizioni + 14 raccomandazioni)

A seguito di quanto sopra deve essere chiaro a tutti, soprattutto ai Sindaci che avrebbero avuto e hanno l’obbligo di tutelare i territori e i loro cittadini, che CEPAV DUE non può in alcun modo INIZIARE LAVORI DI QUALSIASI GENERE se prima non ha ottemperato a quanto imposto dalla deliberazione n°42/2017 poiché l’ottemperanza non ha carattere formale ma SOSTANZIALE.

Si ricorda che le prescrizioni e la previsione della consegna del progetto esecutivo prima dell’inizio di qualsiasi lavoro HA FINALITA’ FONDAMENTALI PER GARANTIRE LA LEGALITA’ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA ED IL RISPETTO DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, ALCUNE DELLE QUALI SONO FISSATE DIRETTAMENTE NELLA COSTITUZIONE (RIF- ARTICOLO 97 + NORMATIVE EUROPEE).

In definitiva il quadro costituzione impone a CEPAV DUE e comunque a qualsiasi soggetto di non eseguire lavoro di qualsiasi natura prima di aver consegnato il progetto esecutivo formale al MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO e prima che quest’ultimo abbia verificato l’ottemperanza delle prescrizioni riportate nell’allegato 1 della deliberazione n° 42/2017.

Ad oggi il progetto esecutivo non ci risulta consegnato a nessun Ministero come da comunicazione in nostre mani.

Pertanto a seguito di quanto sopra spetterà ai I SINDACI, GLI UFFICI TECNICI E LA POLIZIA MUNICIPALE DI CIASCUN COMUNE SONO TENUTI AI SENSI DEGLI ARTT. 27 e 28 del DPR N° 380/2001, al controllo del proprio territorio ed alla repressione dei lavori di qualsiasi genere realizzati senza titolo.

Nella diffida si informano anche i Ministeri che a seguito di alcune domande di accesso agli atti effettuate dal legale dell’associazione, lo stesso alla data del 04.09.2018 non aveva ricevuto la documentazione, che RICORDIAMO essere necessaria ai fini di predisporre le adeguate difese davanti al TAR del Lazio (RIF. ART. 22 COMMA 2 della Legge n241/1990).

CONCLUSIONE

Di nuovo il Coordinamento No Tav Brescia – Verona in difesa di tutti i cittadini bresciani e veronesi e del nostro territorio ha dovuto promuovere un’altra azione amministrativa necessaria contro l’arroganza di coloro che “vogliono l’opera a tutti i costi” senza il minimo rispetto di regole e contro la totale assenza di coloro che, chiamati ad amministrare i territori, stanno facendo tutt’altro.

Le azioni però che sono il vero “DNA” del Coordinamento no tav Brescia Verona sono quelle popolari, quelle che partono dal basso e che proseguiranno ad oltranza contro chi, continuerà a proporre, un’opera inutile, dannosa con consumo enorme di “suolo” e di “risorse pubbliche” (argomento ribadito anche al Ministro Toninelli nell’incontro avuto a Lonato in data 08.09.2018).

Proprio per questo, in queste settimane il Coordinamento utilizzerà ogni mezzo necessario per sensibilizzare i cittadini bresciani e veronesi e tutte le associazioni ambientaliste a partecipare alla “bellissima” passeggiata che stiamo organizzando per sabato 29 Settembre 2018 (a misura di famiglia meno di 5 km) per ribadire il nostro NO, “DE CHE SE PASA MIA”.

Vi aspettiamo tutti e tutte!!

Ai sindaci NOTAV d’Italia: invito alla manifestazione del 6 maggio

Qui di seguito l’invito rivolto dai Sindaci dell’Unione Montana della Val di Susa ai sindaci di tutta Italia.

L’invito è quello di partecipare alla manifestazione del 6 maggio da Bussoleno a San Didero perchè fermare la Torino Lione e utilizzare le risorse pubbliche in un altro modo, riguarda tutti i grandi e i piccoli comuni del nostro Paese, stretto tra patti di stabilità e scelte calate dall’alto sui territori.

 

 

Bussoleno, 27 aprile 2017

Ai Sindaci
MARCIA NO TAV
Cari Colleghi,

stiamo vivendo un momento molto difficile sia da punto di vista amministrativo che politico e i Comuni sono i punti di osservazione privilegiata per capire le dinamiche e i problemi della nostra società e dei Cittadini.

In caso di forti piogge siamo in ansia perché quello che è stato fatto per frenare il dissesto idrogeologico è insufficiente, ogni volta che la terra trema per terremoto sappiamo con certezza che molte persone non avranno più una casa e i rapporti sociali ed economici di intere comunità saranno distrutti.

Dalla cronaca rileviamo con grande preoccupazione notizie su crolli dei viadotti, cedimenti di soffitti delle scuole, tempi biblici di attesa per le visite specialistiche, incertezze sulle pensioni e sui risparmi in banca.

Registriamo un tasso di disoccupazione dei giovani a livelli mai visti e una progressiva sfiducia in un futuro di lavoro certo e dignitoso.

In Val di Susa ogni giorno osserviamo un cantiere del TAV a pochi passi dalle nostre case, e vediamo l’enorme sproporzione d’investimenti per questa opera che riteniamo inutile a fronte delle vere necessità del nostro paese.

Nella nostra valle manca molto, ma non mancano certo le vie di comunicazione: un’autostrada, due statali e una ferrovia ci collegano con la Francia e costituiscono una rete moderna di trasporto passeggeri e merci; eppure ancora oggi, con un progetto vecchio di anni, si insiste sulla necessità, non dimostrabile, di una nuova ferrovia per le merci e passeggeri.

Riteniamo indispensabile in questa fase storica dare risposte a chi si trova senza lavoro o senza casa, o a chi ha perso tutto per una calamità naturale, dare accoglienza a chi è in fuga da guerre e fame, ridurre il costo del lavoro, investire sulla sanità e sulla scuola. Ci opponiamo a questo progetto perché ogni euro speso per il TAV è un euro sottratto a qualcosa di utile agli Italiani.

Crediamo sia giunto il momento di rimetterci nuovamente in marcia per la nostra Valle e non solo, perché le nostre ragioni della protesta di ieri sono immutate, anzi, oggi sono ancora più forti. Vi invito quindi con i vostri consiglieri, la fascia tricolore e il gonfalone del vostro Comune,

sabato 6 maggio 2017, con partenza alle ore 14:00

per una grande manifestazione popolare di protesta dalla Piazza della Stazione di Bussoleno sino a San Didero.

Cordiali saluti.

Sandro Plano

 

Ricordiamo che da Brescia partirà un pullman per partecipare alla manifestazione in Val Susa, prenotatevi!

Val di Susa: Delrio sbatte la porta in faccia ai sindaci

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da Spinta dal Bass – Il ministro Delrio risponde ai sindaci della Valsusa e lo fa in modo sprezzante. I sindaci avevano proposto un tavolo dove “non si dovranno esaminare temi riguardanti compensazioni e tracciati, ma prima di qualsivoglia discussione si deve avviare un’operazione ‘verità’ sulle effettive necessità del trasporto, sull’attualità del progetto e sulla sua sostenibilità economica”. Parlando di un’opera che costerà miliardi di euro (pubblici) e che impatterà pesantemente la vita dei valsusini non pare una richiesta così spropositata quella di discutere della sua utilità e sostenibilità. Ma il ministro non ci sta a discutere, non vuole il confronto sull’opera, perché secondo lui “non è possibile mettere in discussione le scelte già maturate” e “al fine di chiarire che non esistono “operazioni verità”, ma solo opinioni, il Commissario Foietta si è reso disponibile ad organizzare un incontro con Amministratori/Esperti dell’Unione Montana Valle di Susa, per ascoltare le Vostre “opinioni” e rappresentare gli elementi alla base delle “decisioni” Europee e del Governo.” In altre parole, se volete Foietta vi ascolta, ma tanto abbiamo già deciso.

In quelle virgolette che racchiudono le “opinioni” degli esperti e degli amministratori e le “decisioni” del governo sta tutta l’arroganza e l’indisponibilità a scendere su un confronto tecnico che si basi sui dati e non sulle visioni fantastiche.

Non è il primo ministro dei trasporti che propaganda l’irreversibilità dell’opera, da Lunardi a Lupi passando da Passera l’abbiamo sentito ripetere un po’ da tutti, ma mai uno che sia stato in grado di giustificare l’opera.

“la differenza è che le opinioni del ministro Delrio costano 30 miliardi di euro pubblici, mente leopinioni degli oppositori li fanno risparmiare”.

 

 

Cantieri nel 2017? La lotta non si ferma finché il progetto non sarà ritirato!

Dopo aver appreso la notizia che i cantieri del TAV potrebbero essere rimandati a fine 2017 se non addirittura al 2018, come Coordinamento dei Comitati NO TAV Brescia-Verona non possiamo che esprimere da un lato la nostra soddisfazione per una battaglia che comincia a dare i frutti sperati, pur aspettando conferme più certe riguardo questa notizia.

In ogni caso rimandare di due anni cantieri che venivano dati per certi e avviati già a giugno di quest’anno, dimostra tutta la debolezza di un progetto che crea danni enormi al territorio bresciano e veronese, senza apportare concreti benefici.
E contro quest’inutile opera si sono mosse molte voci discordanti, anche se con obbiettivi e determinazione diversi: dai movimenti popolari come il nostro, ai Comuni, alle categorie imprenditoriali del Garda.
La decisa opposizione popolare e le decine di osservazioni presentate al consorzio Cepav2, incaricato di costruire l’opera senza un reale appalto pubblico, hanno di certo incrinato l’iter procedurale.

Riteniamo inoltre che elemento di grande difficoltà sia la sostanziale mancanza di fondi: i parziali stanziamenti a bilancio “di competenza” non saranno disponibili in cassa almeno fino al 2018…e tenendo conto del persistere della crisi economico-finanziaria i dubbi sulla reale disponibilità finanziaria futura sono ben fondati. Dall’altro lato non abbassiamo e non abbasseremo la guardia finché il progetto non verrà ritirato.
Troppi sono stati i proclami politici lungo l’arco di questo progetto che è ormai vecchio e superato e troppa l’arroganza dell’impresa costruttrice e di enti locali verso i cittadini che chiedevano di essere ascoltati e di essere tutelati, per poterci fidare delle parole uscite dal Ministero delle Infrastrutture riguardo all’ennesimo rinvio dei cantieri.
Parole pronunciate davanti ai Sindaci del basso Garda che per l’ennesima volta hanno chiesto di spostare il progetto sul potenziamento della linea ferroviaria esistente e che si sono visti rispondere ancora una volta “no”.

A questi Sindaci noi chiediamo di insistere e di portare avanti la richiesta del potenziamento della linea esistente: è un’alternativa valida e il momento di debolezza che sta vivendo il progetto della linea TAV va sfruttato fino in fondo per difendere i propri cittadini, l’economia del basso Garda e il proprio territorio.

Dal canto nostro, come movimento popolare, continueremo il percorso di contrasto all’opera attraverso percorsi informativi, iniziative culturali e agendo anche sul piano giuridico perché ricordiamo che il progetto TAV Brescia-Verona viola il diritto comunitario sotto diversi aspetti e in particolare sotto il profilo della gestione dell’appalto, affidato tramite la formula del “general contractor” a Cepav2 come previsto dalla legge Obbiettivo del 2001, legge definita “criminogena” dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone.

Ribadiamo quindi che la nostra lotta non si ferma e continuerà finché questo progetto costoso ed inutile verrà definitivamente ritirato.

Come Coordinamento dei Comitati No Tav Brescia-Verona parteciperemo l’8 dicembre prossimo alla manifestazione nazionale No Tav che si terrà in Val Susa e organizzeremo un pullman al quale tutti potranno partecipare.

Coordinamento No Tav Brescia-Verona

INVITIAMO CHI NON L’HA ANCORA FATTO A FIRMARE LA PETIZIONE PER CHIEDERE IL RITIRO DEL PROGETTO TAV BRESCIA-VERONA

Una colorata giornata di lotta a Desenzano per dire ORA BASTA, FERMIAMO IL TAV!

Oggi a Desenzano volevamo scendere di nuovo in piazza per dire la nostra, per dar voce alle tante persone che da ormai un anno hanno deciso di opporsi, in diversi modi, a questo progetto. Innanzitutto era per noi importante ribadire l’inutilità’ di questa grande opera, con tutti i danni incommensurabili e su diversi piani che porterebbe al nostro territorio.
Ci tenevamo particolarmente a dire la nostra sugli scandali che hanno portato all’arresto del super manager del Ministero dei trasporti Incalza e alle dimissioni del Ministro Lupi in quanto anche la tratta TAV Brescia-Verona era uno dei pezzi centrali di questo sistema.
E di nuovo scendendo in piazza volevamo lanciare un messaggio ai nostri amministratori: nei territori che governano esiste una componente che quest’opera non la vuole, una componente che continua a crescere e che continuerà ad organizzarsi per fermarla. Avevamo a cuore anche di ribadire che i soldi per fare quest’opera non ci sono e che i pochi messi a disposizione sono quelli tolti al servizio sanitario nazionale, al welfare, alle bonifiche e alla prevenzione dal dissesto idrogeologico.
Tutte queste cose le abbiamo dette a modo nostro, in tanti e tante, uomini, donne, anziani e bambini, riempendo le strade e le piazze di Desenzano con cori, striscioni e bandiere.
Davanti al corteo un trattore, simbolo di uno delle tante attività che simboleggiano queste terre, guidato da uno dei possibili espropriati del TAV, con attaccato uno spaventav, il famoso spaventapasseri che ci aiuetrà a proteggere il nostro territorio dal TAV, che da diverso tempo sta diventando simbolo di questa lotta.
Tanti i cartelli che in diversi modi e con diversi slogan e frasi denunciavano lo sperpero di denaro a discapito di piccole opere utili per il nostro territorio e per chi lo vive.
E insieme a noi in corteo oltre alle delegazioni No Tav della Val di Susa, del Terzo Valico e del Trentino, anche il Comitato del Parco delle Colline e Moreniche e decine di comitati ambientalisti, insieme anche a tante delegazioni da diverse zone della lombardia e alcuni amministratori delle nostre province: un assessore di Castiglione delle Stiviere e i primi cittadini di Medole, Solferino e Monzambano che con orgoglio hanno sfilato insieme a noi per difendere i cittadini che rappresentano e il futuro di queste terre.

Oggi nessuno può negare che un vento nuovo soffia in questa provincia e che sarà in grado di rovinare i piani di chi vuole realizzare la Brescia-Verona.
Un grazie a tutti e tutte coloro che hanno reso possibile questa ennesima giornata di lotta. E insieme, lo fermeremo! 

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Sindaci: è ora di prendervi la responsabilità delle vostre decisioni! Ci sarete oggi a Desenzano?

Nelle scorse settimane tra le tante iniziative organizzate in preparazione alla manifestazione di oggi, è stato fatto un ulteriore passo di avvicinamento e sensibilizzazione non solo verso le persone che vivono questi territori ma anche verso chi dovrebbe tutelare l’incolumità di queste terre e delle persone che ci vivono, amministrando al meglio fondi e risorse con un occhio anche verso il futuro.
Attraverso la petizione di raccolta firme, proposta su tutto il territorio da Brescia a Verona e online, chiediamo il ritiro immediato del progetto.
Ma oltre a questa ulteriore azione per intralciare il proseguimento del progetto TAV sappiamo bene che, affinché questo avvenga, le nostre amministrazioni possono giocare un ruolo ben decisivo. Amministratori che, invece di appoggiare e ascoltare la cittadinanza, continuano imperterriti a ribadire che non sono al corrente di quello che succederà o che non possono fare nulla a tal riguardo. Se la seconda affermazione non è propriamente veritiera, la prima è addirittura vergognosa dal momento che, come primi cittadini, avrebbero il dovere di informarci e tutelarci prima di ogni altra cosa. A tal riguardo e’ stato spedito, da parte del Coordinamento No Tav Brescia-Verona, un invito ufficiale a tutti i comuni interessati dalla trattata, oltre 40, invitandoli personalmente a scendere in piazza insieme alle centinaia di persone che non vogliono quest’opera e a prendere una posizione chiara nei confronti di questo progetto. L’alternativa è chiara: o vi opponete insieme a noi oppure vi assumete la responsabilità della distruzione della nostra e vostra terra oltre all’immane sperpero di denaro pubblico.
Troppo semplice e opportunista non prendere una posizione chiara in attesa di mere compensazioni o, peggio, in attesa che il progetto diventi esecutivo. Troppo scontato non rilasciare dichiarazioni per non perdere una fetta di elettori.
E’ dovere di ogni sindaco schierarsi a favore o contro il Tav, ed è suo dovere farlo davanti alle persone che vi hanno votano, davanti alle persone che dovreste rappresentare oltre che tutelare con ogni mezzo possibile!
Oggi avremo un’ennesima prova di che persone, come Sindaci, rappresentano noi , la nostra terra, i nostri soldi e il nostro futuro! Vedremo chi si presenterà in piazza questo pomeriggio alle 14:30 a Desenzano insieme a tutti e tutte noi…

“Un bravo sindaco può fare qualcosa” – La favola delle amministrazioni assenti

Da anni sentiamo ripeterci dalle diverse amministrazioni locali, sull’argomento TAV nei nostri territori, frasi come “Non possiamo fare nulla!”, oppure “Le decisioni vengono prese dall’alto e non spettano a noi”, oppure ancora peggio “Ne sappiamo quanto voi!”, ecc.
Frasi codarde e imbarazzanti, dette da chi dovrebbe amministrare e salvaguardare il benessere e la vita dei suoi cittadini, ed invece se ne “lava le mani” o cerca solamente di trarne meri profitti con ridicole compensazioni.

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