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Video del presidio #notav all’eco-festa 5 stelle: interventi e reazione delle forze dell’ordine

Durante il presidio di venerdì scorso all’eco-festa 5 stelle le forze dell’ordine hanno dimostrato nuovamente nei nostri confronti atteggiamenti di intimidazione e restrizione come già successo anche negli ultimi presidi.

Questa volta però hanno deciso anche di schierare la polizia in assetto antisommossa, per un presidio pacifico, dopo alcuni attimi di tensioni e intimidazioni per impedirci di spostarci di pochi metri ed essere visibili, anche se a debita distanza, all’Ecofesta del Movimento 5 Stelle, nonostante avessimo fatto a tempo debito la richiesta.

Queste intimidazioni non ci fermano e come abbiamo fatto venerdì continueremo a prenderci i nostri spazi e lottare fermamente contro chiunque voglia distruggere la nostra terra per far passare il TAV e coglieremo ogni occasione per dimostrare la nostra ostilità politica a tutti i partiti responsabili della devastazione del Tav e dello spreco di denaro pubblico.

Avanti #notav verso la #marcia del #5ottobre#DACHESAPASAMIA

Presidio #notav all'ecofesta 5 stelle: interventi e reazione delle forze dell'ordine

Durante il presidio di venerdì scorso all'eco-festa 5 stelle le forze dell'ordine hanno dimostrato nuovamente nei nostri confronti atteggiamenti di intimidazione e restrizione come già successo anche negli ultimi presidi. Questa volta però hanno deciso anche di schierare la polizia in assetto antisommossa, per un presidio pacifico, dopo alcuni attimi di tensioni e intimidazioni per impedirci di spostarci di pochi metri ed essere visibili, anche se a debita distanza, all'Ecofesta del Movimento 5 Stelle, nonostante avessimo fatto a tempo debito la richiesta.Queste intimidazioni non ci fermano e come abbiamo fatto venerdì continueremo a prenderci i nostri spazi e lottare fermamente contro chiunque voglia distruggere la nostra terra per far passare il TAV e coglieremo ogni occasione per dimostrare la nostra ostilità politica a tutti i partiti responsabili della devastazione del Tav e dello spreco di denaro pubblico.Avanti #notav verso la #marcia del #5ottobre! #DACHESAPASAMIA

Gepostet von No Tav Brescia am Dienstag, 10. September 2019

Toninelli sul TAV BRESCIA-VERONA: IMBARAZZANTE!

IMBARAZZANTE.

Questo è l’aggettivo che ci viene in mente ascoltando l’intervento dell’ex Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli di sabato 7 settembre alla Eco-festa 5 stelle del Garda.

Toninelli sul TAV Brescia-Verona: IMBARAZZANTE!

IMBARAZZANTE. Questo è l'aggettivo che ci viene in mente ascoltando l'intervento dell'ex Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli di sabato 7 settembre alla Eco-festa 5 stelle del Garda. Toninelli non era previsto nel programma, si è presentato "a sorpresa", forse per evitare le contestazioni di chi sul Garda si è sentito preso in giro dopo che i 5stelle hanno fatto campagna elettorale promettendo uno stop al TAV Brescia-Verona. Quando all'ex Ministro viene chiesto perché non ha ascoltato il territorio e perché non ha provato seriamente a fermare quest'opera che devasterà il Basso Garda…lui risponde parlando dei monopattini elettrici… O non capisce o pensa di poter prendere in giro le persone. Forse entrambe le soluzioni sono vere. Al netto dell'ironia che suscita l'ex Ministro, restano gli espropri di case, terreni e aziende e i cantieri che stanno per partire e che cambieranno la faccia al Basso Garda, per sempre. Le responsabilità sono tante, ma possiamo dire che i 5S sono entrati ufficialmente nel partito del cemento insieme a PD, Lega e Forza Italia. A difendere i territori restano le persone che li vivono e continueremo a farlo sempre più determinati di prima forti anche di un'analisi costi benefici che ci dà ragione!Per questo ci vediamo il 5 ottobre 2019: marcia #notav @Lonato

Gepostet von No Tav Brescia am Sonntag, 8. September 2019

Toninelli non era previsto nel programma, si è presentato “a sorpresa”, forse per evitare le contestazioni di chi sul Garda si è sentito preso in giro dopo che i 5stelle hanno fatto campagna elettorale promettendo uno stop al TAV Brescia-Verona.

Quando all’ex Ministro viene chiesto perché non ha ascoltato il territorio e perché non ha provato seriamente a fermare quest’opera che devasterà il Basso Garda…lui risponde parlando dei monopattini elettrici… O non capisce o pensa di poter prendere in giro le persone.

Forse entrambe le soluzioni sono vere. Al netto dell’ironia che suscita l’ex Ministro, restano gli espropri di case, terreni e aziende e i cantieri che stanno per partire e che cambieranno la faccia al Basso Garda, per sempre.

Le responsabilità sono tante, ma possiamo dire che i 5S sono entrati ufficialmente nel partito del cemento insieme a PD, Lega e Forza Italia. A difendere i territori restano le persone che li vivono e continueremo a farlo sempre più determinati di prima forti anche di un’analisi costi benefici che ci dà ragione!

Per questo ci vediamo il 5 ottobre 2019: marcia #notav @Lonato

 

6/9 presidio #notav: contestiamo l’ecofesta del movimento 5 stelle a Sirmione


PRESIDIO NO TAV – ORE 19.00 VENERDI’ 6 SETTEMBRE, SIRMIONE, VIA COMUNITA’ EUROPEA

CONTESTIAMO L’ECOFESTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE

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“Non ci sono governi amici”, come ripete da molti mesi la Val di Susa. Il riferimento è in primo luogo al Movimento 5 Stelle, che per anni si è spacciato No Tav, senza poi impegnarsi concretamente nel fermare l’Alta Velocità.

Questa estate è stata pubblicata l’analisi costi-benefici per la tratta Brescia-Padova. Una linea che è negativa per oltre 2 miliardi e 300 milioni di euro. Un’opera che costa molto meno fermare (nel caso peggiore 1,2 miliardo di euro di indennizzi) piuttosto che realizzare (8,3 miliardi preventivati).

Nonostante questi dati il 5 Stelle ha chiuso immediatamente ogni possibilità di dibattito pubblico. Invece di usare l’analisi costi-benefici per avviare un pressing politico sulla Lega, il Movimento per bocca di Toninelli ha dichiarato che l’opera va fatta, perché “costerebbe troppo fermarla”. Una bugia detta sapendo di mentire, visto che la relazione tecnico-giuridica ha dimostrato il contrario. Vergognoso il silenzio dei sindaci locali e degli altri partiti, tutti d’accordo a sprecare miliardi di denaro pubblico e a devastare il territorio.

Per tale ragioni ci mobiliteremo venerdì 6 settembre in occasione dell’Ecofesta del Movimento 5 Stelle. Organizzeremo un presidio per ricordare ai pentastellati e alle altre forze politiche che sono destinati a incontrare l’ostilità politica per chi da anni si batte contro l’Alta Velocità.

L’appuntamento è per venerdì 6 settembre alle ore 19 a Sirmione in via Comunità Europea.

Avanti No Tav!

Cantieri TAV? Noi non ci arrendiamo! Sarà un’estate-autunno #notav!

Questo è quanto sta succedendo nelle nostre zone, in particolare a Campagna di Lonato e Desenzano. Lo pubblica il BresciaOggi.it e lo rendiamo pubblico noi, che stiamo monitorando i lavori di cantierizzazione.

Dopo che il governo gialloverde ha calato le braghe per un progetto vecchio e redditizio per pochi, c’è stata una forte accelerazione nell’avvio dei lavori. Evidentemente portare avanti il progetto degli “acerrimi” nemici del Partito Democratico e di Forza Italia non gli da fastidio: nella mangiatoia delle grandi opere vanno tutti d’accordo.

Tra le gravi lacune di questo progetto, ricordiamo che NON E’ AGGIORNATO CON LE PIU’ RECENTI NORME ANTISISMICHE e che tutta la zona del Garda è classificata ad una classe 2, ovvero di media sismicità.
Se MoVimento 5 Stelle e Lega – Salvini  hanno deciso di non fermare un progetto inutile che distruggerà un territorio già molto fragile e sfruttato e se IL SILENZIO DEI SINDACI del Basso Garda è assordante anche in questi giorni, noi non ci arrendiamo.

In questi giorni abbiamo attivato l’ #SOSCANTIERITAV e chiediamo a tutte le persone che vivono nelle zone dei cantieri di monitorare i lavori e SEGNALARE tutte le criticità contattandoci in diversi modi (trovate tutte le indicazioni QUI SUL NOTRO SITO o NELL’EVENTO FB

Ad oggi i cantieri Tav sono spesso serviti ad interrare rifiuti illeciti e nella nuova “terra dei fuochi” lombardo-veneta questo rischio è ancora più elevato. L’obiettivo non è solo di monitorare, ma fare tutto il possibile per fermare questa inutile opera che altrimenti segnerà in modo irreversibile tutto il Basso Garda. NOI NON CI ARRENDIAMO!

Per questo il 5 ottobre faremo un grande corteo NO TAV a Lonato del Garda e in questi mesi faremo un nuovo percorso di informazione e volantinaggi, partecipando a feste e sagre dislocate sul territorio, facendo porta a porta per informare tutta la popolazione di quanto sta accadendo, con presidi informativi nelle piazze e con due grandi iniziative di avvicinamento:

  • il 15 settembre a Brescia presso il Parco Ducos 2 per una grande festa ludico-informativa
  • il 29 settembre a Peschiera del Garda presso il Santuario della Madonna del Frassino per la simulazione di cantiere

Restate collegati per tutte le iniziative, banchetti e volantinaggi, per venire ad informarvi o a fare informazione insieme a noi!
Per fermare il TAV serviamo tutti e tutte: non delegare, partecipa!

Vi ricordiamo che potete seguirci anche su facebook su questi canali Coordinamento No Tav Brescia-Verona o No Tav Brescia o su instagram su @notav_bsvr! #staytuned

L’analisi costi benefici ci da ragione: quest’opera va fermata, basta bugie!

Ciò che stanno dichiarando i #5Stelle e alcune testate giornalistiche in questi giorni è una sequenza infinita di falsità.

Ricapitoliamo:
– la linea AV Brescia-Padova ha un analisi costi benefici negativa

– la linea esistente non è satura (142 treni/die sul massimo di 180) e potrebbe incrementare la propria portata massima a 220 treni/die. Non serve minimamente la nuova linea e nemmeno il quadruplicamento voluto da Legambiente

– l’opera ha un costo preventivato(!) di realizzazione di oltre 8 miliardi. In caso di recesso del contratto l’esborso di denaro per le cosiddette “penali” è accertato a meno di un miliardo. Nello scenario più pessimistico, del tutto ipotetico, si potrebbe arrivare a un massimo di 1 miliardo e 200 milioni di euro di indennizzo. Siamo a una spesa ben lontana dal costo totale per realizzarla (senza contare i danni ambientali e gli espropri)

– il progetto è spezzettato in lotti funzionali, visto che i soldi non ci sono. Tolto il lotto gardesano, già finanziato, gli altri non hanno ancora terminato il loro iter o non sono stati finanziati. Come riportato dalla relazione tecnico-giuridica per gli altri lotti CepavDue può avanzare richieste di indennizzi assolutamente contenute

– come riportato sempre dalla relazione tecnico-giuridica ci sono diverse vie per fermare il progetto. Non c’è solo il recesso del contratto e la revoca della convenzione, ma anche l’annullamento in autotutela, che non comporterebbe un solo centesimo di spesa da parte della collettività. Per l’avvocatura di Stato è una strada controversa, ma noi sappiamo che ci sono diverse problematiche, a partire dal mancato rispetto della normativa comunitaria (aspetto richiamato dalla stessa relazione)

Nonostante tutto questo il governo vuole andare avanti, senza alcuna ragione tecnica ed economica per completare l’opera.

Alla luce di questo:

– chiediamo al Ministro Danilo Toninelli di essere coerente alla posizione di contrarietà al Tav per annimillantata dal Movimento 5 Stelle e di agire coerentemente con l’ACB. In caso contrario dovrebbe
dimettersi immediatamente.

– chiediamo agli esponenti istituzionali del Movimento 5 Stelle, a partire dai consiglieri comunali, fino ai parlamentari eletti nei nostri territori, di essere coerenti con le loro idee e con la valutazione
dell’ACB, pretendendo dai loro dirigenti e dai ministri penta stellati l’immediato stop del progetto Tav Brescia-Verona. Andrea Spiller Rossella Magazza Marta Vanzetto @Guido ghidini Ferdinando Dino Alberti Manuel Brusco Francesca Businarolo Claudio Cominardi

-pretendiamo dalle Amministrazioni Comunali, che per prime dovrebbero avere a cuore la tutela ambientale del territorio e dei cittadini che saranno colpiti dagli espropri, di tutelare la collettività
sollevando con forza l’esigenza di fermare il Tav Brescia-Verona alla luce dell’ACB.

Forti di un’ACB che ci dà pienamente ragione, di fronte alla certificata insostenibilità di quella che abbiamo da sempre definito un’inutile grande opera, noi rilanciamo la nostra lotta più determinati che mai. Per questo ci mobiliteremo nei prossimi mesi. Il 6 ottobre torneremo in piazza con un nuovo corteo e a settembre non mancheranno le iniziative di avvicinamento alla manifestazione.

FERMARE IL TAV E’ IL VERO CAMBIAMENTO!

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Tutta la documentazione la potete leggere e scaricare da questo link: http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/tav-brescia-padova-analisi-costi-benefici

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Breve video della conferenza: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2780887128593376&id=509993849016060

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DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE:

Con molti mesi di ritardo il Ministero delle Infrastrutture ha finalmente reso pubblica la documentazione di valutazione relativa alla tratta Alta Velocità Brescia-Padova.
1) Innanzitutto, come già anticipato, l’ ACB dà ragione a quello che diciamo da sempre. Il Tav Brescia-Verona è un’opera ingiustificata sul piano del “valore sociale” ed è negativa per -2.384 milioni di euro, secondo il calcolo realistico prospettato dal documento. In questo modo l’ACB certifica definitivamente l’inutilità dell’Alta Velocità e rende un fatto assodato la sua inutilità. Alla luce di quanto pubblicato la nostra posizione di contrarietà è ancora più forte e trova un riscontro anche a livello ministeriale. Impossibile d’ora in avanti accusare i No Tav di essere contrari a questa grande opera “per partito preso” o per sindrome NIMBY.
L’ACB inoltre indica come la linea Brescia-Padova non sia assolutamente in saturazione (sono stati calcolati 142 treni/die per un massimo sopportabile di 180) e come con l’ammodernamento attraverso il sistema di ERMTS possa aumentare il traffico fino a 220 treni/die.
2) Nonostante questa pubblicazione inconfutabile il governo non vuole essere conseguente a quanto dimostrato dall’ACB. Il Ministero delle Infrastrutture ha rilasciato infatti dichiarazioni assolutamente
prive di senso, secondo le quali il costo per il blocco dell’infrastruttura è troppo elevato. E’ bene ricordare però che le penali per la Brescia-Verona siano calcolate in 71,9 milioni di euro di costi accertati, ai quali si aggiunge l’indennizzo pari al 10% dell’importo dei lavori (189 milioni di euro).
La spesa, quindi, dovrebbe essere di 260 milioni di euro.
Si ipotizza che con i possibili contenziosi si potrebbe arrivare a una stima di massimo 500 milioni di euro. In seguito la relazione tecnico-giuridica ipotizza anche uno scenario particolarmente
pessimistico, che raggiunge al massimo i 700 milioni.
Per la Verona-Padova il costo attuale è di 83 milioni e l’indennizzo dovrebbe arrivare a 271 milioni di euro, per un totale di 354 milioni di euro (in uno scenario estremamente sfortunato l’indennizzo
arriverebbe a 500).
Pure nel caso in cui si sommino gli scenari peggiori, seppure del tutto ipotetici, si arriva ad una quota di 1,2 miliardi di euro di indennizzo, a fronte di una spesa totale dell’opera di oltre 8 miliardi!
La documentazione pubblicata dimostra come le penali siano uno scoglio assolutamente superabile, nel caso in cui ci fosse la volontà politica di fermare il Tav.
La posizione del Ministero delle Infrastrutture è assolutamente priva di logica e totalmente infondata sul piano economico. Invece di usare l’ACB come arma politica, per chiedere uno stop del progetto,
Toninelli decide di proseguire venendo meno a quanto promesso al suo elettorato nei mesi scorsi.
L’unica spiegazione alle deliranti dichiarazioni del MIT sta in un dietrofront puramente politico del Movimento 5 Stelle, che evidentemente decide di venire meno ai propri principi, per non aprire una battaglia politica sul tema dell’AV Brescia-Verona con la forza “amica” leghista. Una mancanza di volontà estremamente grave, terribilmente ipocrita, difronte ai dati reali pubblicati dall’analisi che spingono in direzione del NO.
Soprattutto va sottolineato che sono differenti le strade che si possono percorrere. Una di quelle indicate dalla relazione tecnico-giuridica riguarda l’annullamento in autotutela, senza alcun rischio
di indennizzo, che per noi rimane pienamente legittima. Sia la documentazione, sia quanto stiamo sostenendo nei ricorsi giudiziari, fanno riferimento al mancato rispetto della normativa comunitaria.
3) Alla luce di questo:
– chiediamo al Ministro Toninelli di essere coerente alla posizione di contrarietà al Tav per annimillantata dal Movimento 5 Stelle e di agire coerentemente con l’ACB. In caso contrario dovrebbe
dimettersi immediatamente.
– chiediamo agli esponenti istituzionali del Movimento 5 Stelle, a partire dai consiglieri comunali, fino ai parlamentari eletti nei nostri territori, di essere coerenti con le loro idee e con la valutazione
dell’ACB, pretendendo dai loro dirigenti e dai ministri penta stellati l’immediato stop del progetto Tav Brescia-Verona
-pretendiamo dalle Amministrazioni Comunali, che per prime dovrebbero avere a cuore la tutela ambientale del territorio e dei cittadini che saranno colpiti dagli espropri, di tutelare la collettività
sollevando con forza l’esigenza di fermare il Tav Brescia-Verona alla luce dell’ACB.
Respingiamo anche le giustificazioni politiche in base alle quali il Movimento 5 Stelle non avrebbe i numeri in parlamento per votare una legge di revoca della concessione. Non ha senso governare e
avviare un’ACB se poi non si portano avanti le battaglie politiche per cui si è stati eletti. Siamo di fronte al cedimento totale del 5 Stelle all’alleato leghista.
Forti di un’ACB che ci dà pienamente ragione, di fronte alla certificata insostenibilità di quella che abbiamo da sempre definito un’inutile grande opera, noi rilanciamo la nostra lotta più determinati che mai. Per questo ci mobiliteremo nei prossimi mesi. Il 6 ottobre torneremo in piazza con un nuovo corteo e a settembre non mancheranno le iniziative di avvicinamento alla manifestazione.

FERMARE IL TAV E’ IL VERO CAMBIAMENTO!


 

Video conferenza stampa 4.12 no tav bs-vr

Il nostro video della conferenza stampa di ieri in cui puntiamo il dito contro il Comune di Lonato che ha approvato un cantiere su una zona che è stata sequestrata per smaltimento illecito di rifiuti, contro la Lega che anche a livello nazionale e non solo locale se cercando di svendere il nostro territorio a favore dei soliti poteri forti , contro i 5 Stelle che continuano a tergiversare mentre cepav2 continua a procedere sul nostri territorio con sondaggi e tentando i primi accordi con gli espropriandi.

Inoltre vi invitiamo partecipare alla manifestazione del 8 dicembre a Torino per cui stiamo organizzando dei pullman e mancano ancora pochi posti!

#notav #8dicembre #unasolagrandeopera #notavbresciaverona

In ogni caso la conferenza stampa è stata indetta per prendere posizione alla luce dei recenti sviluppi che di seguito approfondiamo:

1) Il primo aspetto su cui ci vogliamo esprimerci è il terzo sequestro di area lonatese per sospetto smaltimento illecito di rifiuti, che si aggiunge ai primi due degli scorsi mesi. Migliaia di metri quadrati di ex cave di Vezzola, come riportato da alcuni organi di stampa, che interessano direttamente o sono in prossimità della futura area del cantiere dell’Alta Velocità. Se prima nella vicenda c’era l’aspetto tragico del mostro ad Alta Voracità che vorrebbero realizzare, ora si aggiunge la farsa più totale. La notizia dei sequestri si commenta da sola. Dobbiamo, però, puntare il dito contro il comune di Lonato, che è RESPONSABILE di avere individuato la zona sequestrata per il futuro cantiere Tav. Il comune rimane VERGOGNOSAMENTE in silenzio di fronte alle indagini della magistratura. Chiediamo con forza il RITIRO IMMEDIATO della delibera approvata la scorsa estate. Ricordiamo che eravamo presenti la sera in cui la maggioranza politica lonatese approvava lo spostamento dell’area di cantiere dell’AV dalla frazione di Campagna a Vezzola. In quell’occasione esprimemmo tutta la nostra contrarietà forti delle motivazioni contro il Tav. Ora possiamo dire di avere avuto più che ragione.

2) La seconda questione è l’approvazione della mozione “Si Tav” nel comune di Brescia. Un documento proposto da Forza Italia e approvato con il voto del Partito Democratico e della Lega. Si rinnova nel locale il fronte “Pro-Tav” rappresentato da una classe politica fallita che si trova a difendere l’indifendibile, ovvero il sistema di grandi opere basato su progetti vecchi per infrastrutture inutili, costose, dannose e imposte dall’alto. A tal proposito puntiamo il dito anche contro la Lega. Non solo il partito di Salvini amministra i comuni (es. Desenzano, Lonato e Calcinato), ora è pure al governo. Sarà direttamente responsabile dei danni che riceverà la zona del Garda. Vedremo se la Lega sarà davvero dalla parte dei territori, come dice retoricamente da anni, oppure se si schiererà dalla parte dei poteri forti.
A questo si aggiunge il Movimento 5 Stelle. Facciamo un appello ai pentastellati di essere coerenti alle loro battaglie contro lo spreco di denaro pubblico e di difesa dei cittadini e dei territori. I lavori non sono ancora iniziati. Il progetto si PUO’ e si DEVE fermare.

3) Nell’incontro dello scorso settembre con Toninelli, il Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti ci disse che non si sarebbe mossa foglia fino all’assenso del governo. Peccato che in tutto questo tempo Cepav Due abbia continuato con lavori di trivellazione e stia addirittura cercando di concludere accordi bonari con gli espropriandi, per acquisire le aree e bypassare le pratiche di esproprio. Chiediamo un’immediata presa di posizione da parte del ministro Toninelli.

4) Concludiamo ricordando l’importante manifestazione NoTav di sabato 8 dicembre. Anche il Coordinamento No Tav Bs-Vr parteciperà con una folta delegazione. Comunichiamo con entusiasmo che abbiamo già riempito tre pullman che partiranno da Brescia – Desenzano – Verona per portare tutto il nostro supporto al Movimento No Tav.

 

Coordinamento No Tav Brescia-Verona

Abbiamo incontrato il Ministro Toninelli: le parole non bastano, servono fatti concreti e immediati!

Ieri sera una nostra delegazione ha incontrato il ministro delle infrastrutture Toninelli in visita a Lonato, invitato alla festa del movimento 5 stelle.

Un incontro arrivato dopo mesi di sollecitazioni e iniziative che abbiamo messo in campo per porre l’attenzione sulle problematiche relative all’iter procedurale che riguarda la tratta tra Brescia – Verona.

Un incontro franco, seppur breve e privo di quel carattere pubblico che a noi piace tanto, nel quale abbiamo comunque ribadito la necessità di provvedimenti concreti e immediati che cancellino la delibera del CIPE che permette al general contractor Cepav 2 di aprire i primi cantieri della tratta.

Abbiamo denunciato come questa fase di incertezza stia danneggiando quelle persone che rischiano l’esproprio e, da oltre vent’anni, convivono con la minaccia di perdere la propria casa o la propria azienda.

Abbiamo sottolineato, attraverso il nostro legale, diversi passaggi utili a stoppare l’iter, quantomeno fino a che non arrivino i risultati dell’analisi costi – benefici, sulla quale il ministro pone molta fiducia e ha assicurato essere pronta entro la fine dell’anno.

Ha inoltre ribadito la volontà di scongiurare l’apertura dei primi cantieri in territorio gardesano.

Ovviamente ci siamo dichiarati disponibili a eventuali altre interlocuzioni che consentano approfondimenti sul tema in questione.

Dal canto nostro, abbiamo confermato la nostra linea, ossia che non staremo fermi a guardare, che continueremo a contrastare quest’opera inutile, dannosa e costosa, che rischia fortemente, se aprono i cantieri, di rimanere un monumento incompiuto allo sperpero di denaro pubblico.

Lo faremo a partire da tutte quelle iniziative che già stiamo mettendo in campo per lanciare la manifestazione del 29 a settembre a Lonato, dove chiaramente valuteremo anche l’operato del Ministero.

Ci vediamo a Lonato!! #notav #dechesapasamia

InconIncon

MINISTRO TONINELLI A BRESCIA: SABATO MATTINA PRESIDIO NO TAV ORE 9:00!!

SABATO 8 SETTEMBRE ORE 9:00 PRESIDIO NO TAV PER LA PRESENZA DEL MINISTRO TONINELLI @  ALL’AUTOPARCO BRESCIA EST DI CASTENEDOLO 

Abbiamo appreso dai giornali che sabato mattina il ministro Toninelli sarà a Castenedolo per partecipare ad un convegno organizzato da Bre. Be. Mi., Scania, Siemens.

L’argomento saranno i Tir elettrici e la possibilità di elettrificare alcuni kilometri di autostrada in via sperimentale. Non ci interessa in questo momento entrare nel merito dell’argomento trattato dal convegno, ma ci interessa la presenza del Ministro delle Infrastrutture.

Dal momento in cui si è insediato, abbiamo più volte richiesto un incontro riguardo l’iter che coinvolge la tratta TAV Brescia – Verona. L’obbiettivo è quello di sollecitare il governo circa la necessità di emanare dei provvedimenti che sospendano l’iter procedurale della tratta Brescia – Verona.

Nonostante le numerose sollecitazioni, nessuna risposta al momento ci è pervenuta.

Lo abbiamo ribadito più volte, il tempo delle attese e delle parole per noi è finito, vogliamo fatti concreti che fermino l’apertura imminente dei cantieri di questa ennesima grande inutile opera.

Per questo motivo sabato mattina saremo presenti in presidio fuori dall’hotel dove si svolgerà il convegno vicino al casello di Brescia Est. Per ricordare, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’unica grande opera che vogliamo è la messa in sicurezza dei nostri territori.

Verso la manifestazione no tav del 29 settembre perchè continueremo a ribadirlo: DE CHE SA PASA MIA!

Il tempo delle attese è finito: è ora dei fatti! Report dell’assemblea del 20.6 – prossima assemblea pubblica 4.7

Una partecipata assemblea quella di mercoledì  sera a #Lonato organizzata dal Coordinamento No Tav Brescia – Verona per decidere come proseguire la lotta contro questa “grande” opera sempre più illegittima oltre che inutile e dannosa. Assemblea eterogenea che ha visto partecipate e confrontarsi rappresentanti di comitati ambientalisti, espropriati e frontisti di tutta tratta, rappresentanti di aziende agricole o attività territoriali, rappresentanti politici tra cui il sindaco di Medole, il priore del Santuario del Frassino oltre a decine di persone sensibili all’argomento.

La fase politica attuale è inedita e vede al governo anche il Movimento 5 Stelle, da sempre schierato pubblicamente No Tav.

I tempi, tuttavia, stringono.

La firma del contratto integrativo tra Rfi e Cepav Due, ricordiamo avvenuta nello stesso giorno in cui veniva posta la fiducia al governo, potrebbe permettere a breve l’avvio dei lavori con l’apertura dei primi cantieri.

Il nostro appello per un incontro con il Ministro Toninelli sembrerebbe caduto nel vuoto, così come la volontà di prendere posizioni nette con fatti concreti da parte dei parlamentari 5 Stelle lombardi e veneti, ad eccezione della sola Businarolo per il versante veronese. Questo nonostante i numerosi pentastellati locali abbiamo segnalato l’urgenza di una decisione sul tema o quanto meno di un blocco dell’iter in attesa di verifica.

Ancora nell’immediato post-elezioni al neo-Ministro era stato consegnato un dossier informativo sulla tratta, il tempo delle attese è finito. È ora che le istituzioni passino ai fatti.

Come abbiamo già detto in conferenza stampa nelle scorse settimane chiediamo fatti concreti:

  • il blocco dei lavori dove i cantieri sono già aperti;
  • il blocco dei procedimenti amministrativi dove i cantieri non ci sono ancora (come sulla tratta Bs-Vr);
  • un blocco generale delle grandi opere, al fine di terminare la valutazione costi-benefici (ricordiamo al Ministro che esiste già lo studio Ponti fatto da esperti riguardo la Bs-Vr) e più in generale la valutazione dell’opzione zero.

A queste richieste in assemblea si è aggiunta la necessità di coinvolgere anche l’attuale ministro dell’Ambiente Costa, anch’esso del Movimento 5 stelle, al fine di avere un’aggiornata valutazione d’impatto ambientale complessiva di tutte le tratte e non dei singoli lotti costruttivi funzionali.

Qualora la scusa per non fermare questo progetto fosse il rischio di incorrere in penali, è bene sottolineare che queste ammonterebbero al max al 4% del valore complessivo dell’opera (per intenderci l’equivalente di 1 km di TAV Bs-Vr con i costi attuali preventivati).

L’estate è iniziata e le accelerazioni dei lavori nei mesi di calma politica e di vacanza e disattenzione dell’opinione pubblica sono un “classico” già visto per le altre tratte.

Quanto siamo disposti ad aspettare che le promesse fatte per anni diventino fatti?
Noi continueremo a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per far prendere al governo delle decisioni concrete in direzione No Tav ma sopratutto, qualora per l’ennesima volta questo non accadesse, metteremo in campo ogni tipo di azione possibile per evitare la distruzione della nostra terra e lo sperpero del denaro pubblico.

Questa è la volontà condivisa di tutti e tutte le persone che erano presenti in assemblea. Insieme a questo si è deciso di continuare LA SOLIDARIETÀ E LA RETE DI INFORMAZIONE CON LE PERSONE POSSIBILI ESPROPRIATE/FRONTISTE.

Su questo argomento pubblicheremo maggiori dettagli nei prossimi giorni.

Perchè nessuno davanti a quest’opera e questo scempio venga lasciato solo: DE CHE SA PASA MIA! Avanti NO TAV, fino alla vittoria!

Prossimo appuntamento di incontro pubblico mercoledì 4 luglio, sempre a Lonato… a breve maggiori dettagli e la locandina da far girare!