Risale alla Seconda Guerra Mondiale la bomba ritrovata la scorsa estate alla Piccola velocità nel cantiere della Tav Milano-Brescia.
L’8 novembre verrà fatta brillare, un’operazione che comporta lo sfollamento di 1.600 persone in un’area compresa tra il quartiere Primo Maggio e Chiesanuova.
Alcune domande sorgono spontanee non solo a noi, considerando la poca attenzione che in questa provincia viene data alla salute delle persone.
Siamo in pieno Sito di Interesse Nazionale Caffaro, che precauzioni verranno prese per evitare che l’esplosione diffonda nell’aria particelle di PCB? Ricordiamo che è da anni che chiediamo informazioni a tal riguardo e le amministrazioni ad oggi non hanno mai fornito dati e informazioni pubblicamente: saranno state fate le analisi corrette e i lavori avranno preso in considerazione la presenza di PCB nelle terre interessate dai cantieri?
E poi verrà effettuato un monitoraggio delle sostanze aerodisperse durante l’esplosione? Come, chi se ne occuperà? Se le cose dovessero andare “male” chi dirà agli abitanti di queste zone come comportarsi, pubblicando anche i dati reali del problema?
Quello che ad oggi è stato reso pubblico è che l’ordigno inglese pesa 113 kg ed è a innesto chimico, ragione per cui non è possibile spostarlo per farlo brillare. L’ordigno è dotato di cariche di tritolo e amatolo, oltre che di fosgene, un gas che provoca morte per emorragie interne e insufficienza respiratoria. Non a caso sembra venga richiesto l’intervento del Nucleo NCB Nucleare Batteriologico Chimico di Civitavecchia.
Maggiori dettagli dovrebbero essere forniti dalla Prefettura in questi giorni ma si sa già che a delimitare attorno alla zona che verrà sgomberata ci sarà un cordone di forze dell’ordine e protezione civile.
Alla fine si contano almeno una ventina di vie e strade che dovranno essere completamente sfollate: a queste si aggiungono un’altra decina di isolati in cui però ad essere messi in sicurezza saranno soltanto alcuni palazzi e numeri civici. Un’area circolare dal raggio di circa 800 metri.
L’elenco completo: Via Vergnano (il luogo del ritrovamento), Via Lecco, Via Bergamo, Via Sondrio, Via Chiesanuova, Via Oddino Pietra, Via Pavia, Via Como, Via Siena, Via Pisa, Via Arezzo, Via Spondi, Via Viterbo, Via Rieti, Via del Dosso, Via del Rampino, Via della Concarena, Via dell’Adamello e Via Lunga. Queste sono le strade in cui nessun civico sarà escluso.
Queste invece le vie che saranno sfollate solo a tratti: Via Orzinuovi (dal civico 71 al 131, dal 72 al 108), Via Fura (109-139 e 82-124), Via Firenze (17-67 e 20-86), Via Napoli (41-45 e 40-64), Via Genova (1-29 e 2-22), Via Noce (1-35 e 2-48), Via Roma (1-11 e 2-28), Via Rose di Sotto (183-283 e 32-78), Via Rose (19-43 e 14-36), Via Divisione Acqui (121-125 e 128-132), Via Sorbana (68-72).