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UN ALTRO PONTE CROLLA: STRAGE EVITATA SOLO PER LA QUARANTENA! ORA BASTA!

E’ triste, è molto triste avere ragione in un periodo simile. Da anni denuciamo i tagli pesanti fatti alla #sanità pubblica, all’#istruzione e alla messa in sicurezza del territorio nazionale per finanziare grandi opere inutili. Opere costruite dissanguando le risorse pubbliche con prezzi gonfiati, aggiunta di opere accessorie inutili, corruzione delle imprese coinvolte con la criminalità organizzata.

MILIARDI di euro sottratti alla messa in #sicurezza del #territorio e delle #strade su cui ogni giorno dobbiamo transitare.


Il ponte di #Aulla solitamente è molto trafficato, solo per effetto delle restrizioni dovute al covid19 era quasi deserto.

Al momento risulta ferito un autista, al quale facciamo gli auguri di guarigione.


Il governo attuale e i succesivi DEVONO invertire la rotta a favore dei reali bisogni delle persone, NON VOGLIAMO PIU’ DIRE CHE AVEVAMO RAGIONE.


Basta con le grandi opere inutili, i soldi del tav ai nostri bisogni!


#notav #notavbresciaverona #isoldideltavainostribisogni #grandiopereinutili

Ponte di Massa Carrara © ANSA

Cantieri TAV a Peschiera D/G: colonnato del Santuario e importanti aree di nidificazione a rischio per un progetto inutile!

** CANTIERI TAV A PESCHIERA DEL GARDA **
 
Ecco qualche foto degli scavi del cantiere di 50 mila metri quadrati a sud ed a lato del Santuario del Frassino. Si tratta di un cantiere in parte logistico, ed in parte operativo che dovrà servire ai lavori che
ricadono in quest’area.
Siete a conoscenza che parte del colonnato del Santuario, con le nuove varianti di progetto, potrebbe essere demolito?
 
Oltre ai danni al Santuario ed al laghetto del Frassino che da anni denunciamo, nelle foto si vede un laghetto vicino al cantiere e molte zone umide interne al cantiere che fanno parte di un eco sistema
tutelato denominato “Madonna del Frassino” soggetto a controllo ed a monitoraggio ambientale. Come si può vedere ci sono molti canneti importanti per la nidificazione della fauna in gran parte già tagliati per fare spazio ai cantieri.
 
Negli innumerevoli disagi che chi abita o frequenta la zona si sta già ora trovando ad affrontare, va segnalato che al momento l’unica strada di accesso al cantiere passa vicinissima al centro di Colombare esponendo gli abitanti della zona ad un continuo passaggio di mezzi pesanti, polveri e vibrazioni. Nei prossimi anni potrebbe prospettarsi una situazione ben più pesante.
 
Questo è solo un’accenno di problemi e della devastazione che l’alta velocità vorrebbe portare nelle nostre vite e nei nostri territori: ma non si può stare fermi/e e zitti/e, mentre le terre nelle quali si vive vengono devastate!
 
È importante tutelare sia la nostra salute che il futuro della terra e ricordarci che fermare questo scempio è ancora possibile!
 
Per questo ci vediamo sabato 22 davanti al cantiere TAV di Lonato del Garda 22/02 h.15:00 presidio davanti al cantiere del TAV di Lonato
 
#notav #notavbresciaverona #peschiera #peschieradelgarda #santuariodelfrassino #laghettodelfrassino #frassino #cultura #beniculturali #demolizioni #colombare #cantieri #devastazione #cantieri #difendilatuaterra #nograndiopereinutili
 

Lodi, incidente ferroviario: chiamatele tragedie ma non chiamatele fatalità

Il primo pensiero pieno di tristezza, ma anche di rabbia, va ai morti, ai feriti e alle loro famiglie. Poi pensiamo anche noi che si tratti di tragedie, ma non di fatalità e che di fronte all’ennesimo disastro ferroviario è necessario aprire una seria riflessione politica sugli investimenti infrastrutturali, a partire dall’enorme spreco di denaro pubblico nelle Grandi opere. Uno spreco dannoso per i territori e che mette continuamente a repentaglio la sicurezza di tutti e tutte noi.
#notav #notavbresciaverona

Da notav.info

Viareggio, Laces, Andria, Pioltello, Caluso ora Lodi. Un incidente ferroviario l’anno. Solo negli ultimi 10 anni, 71 morti che chiedono perché. Anche oggi poteva essere una strage. E quindi ecco i giornalisti in TV a tirare un sospiro di sollievo perché “solo” due ferrovieri stasera non torneranno a casa.
Prima gli incidentisulle linee locali, quelle dei pendolari, abbandonate per correre ad alta velocità. Ora anche sulle nuove linee, non ammodernate perché bisogna gettarsi a capofitto in nuovi progetti. Perché nelle grandi opere girano i soldi veri, sulle grandi opere si costruiscono carriere politiche. La manutenzione ordinaria invece non conviene a nessuno. E allora si va di subappalto, si falsificano i controlli. Il personale è ridotto all’osso, bisogna metterci una toppa. In fondo, come dice qualche imprenditore, a chi vuoi che gliene freghi se casca un ponte.
Anche oggi, nauseabondo, il cordoglio dei politici, le parole vuote i “si faccia chiarezza”, gli “andremo fino in fondo”. Ma ormai non ci crede più nessuno. Chiamatele tragedie ma non chiamatele fatalità.