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Questa sera MANIFESTAZIONE #NOTAV @VICENZA! PARTECIPIAMO NUMEROSI!

QUESTA SERA, ORE 20:30 
MANIFESTAZIONE NO TAV @ Vicenza
PARTENZA dall’ anfiteatro di Via Baracca

PARTECIPIAMO NUMEROSI, PERCHE’ FERMARLO TOCCA A TUTTI E TUTTE NOI INSIEME!

Entro il mese di giugno si terrà il Consiglio Comunale che voterà una delle analisi comparative del progetto TAV per Vicenza. Viene data per scontata la costruzione della linea Alta Velocità e si chiede a i cittadini di scegliere, con un sondaggio farsa, se spostare la stazione in Fiera oppure tenere quella in Viale Roma.

Non viene però messa in discussione l’utilità di quest’opera, non si parla delle su criticità e dell’impatto devastante che avrebbe dal punto di vista ambientale, urbanistico ed economico, Inoltre Vicenza rischia di perdere il prestigioso marchio dell’Unesco per tutte le grandi opere degli ultimi anni che hanno devastato il suo paesaggio architettonico e artistico.

Le nuove analisi comparative prevedono anche un progetto viabilistico per i Ferrovieri; una nuova strada dell’Arsenale che passa dietro i condomini di Via Rossi aumentando traffico e smog, abbattimento del cavalcavia Ferreto de Ferreti e un maxi ponte in Via Maganza per collegare il quartiere con Viale Milano. Siamo contrari a questa completa trasformazione del nostro quartiere che comporterebbe più cemento e più traffico oltre a costringerci ad anni di pesanti cantieri.

Per tutti questi motivi vi invitiamo a partecipare alla manifestazione popolare per giovedì 23 Giugno alle ore 20.30. Partiremo dall’anfiteatro di Via Baracca e attraverseremo le strade del quartiere per esprimere la nostra opposizione a un progetto che non guarda al bene dei cittadini ma che serve invece l’interesse dei poteri forti. L’invito è rivolto non solo ai cittadini del quartiere ma a tutta la città e ai paesi della provincia attraversati dalla futura TAV.

Comitato Popolare dei Ferrovieri

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16/05: accogliamo Delrio a Vicenza – NO TAV- NO GRANDI OPERE

Condividiamo l’appuntamento del Comitato Popolare dei Ferrovieri di Vicenza.

Lunedì 16 maggio il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio arriverà in Visita a Vicenza, all’Officina Manutenzione Ciclica di Trenitalia nel quartiere dei Ferrovieri. Sarà accompagnato dalla nuova amministratrice delegata di Trenitalia Barbara Morgante. E’ evidente che Delrio verrà a discutere di TAV e della Valdastico Nord, le due future grandi opere che secondo i programmi del Ministero dovrebbero investire Vicenza e la sua provincia.

Noi che insieme ad altri comitati, lottiamo contro l’Alta Velocità e l’impatto devastante che avrebbe sul territorio, non possiamo mancare a questo appuntamento. Saremo presenti con un presidio rumoroso e colorato per dimostrare che non possiamo accettare la devastazione della nostra terra per interessi dei poteri forti.

Vicenza rischia di perdere il marchio dell’Unesco per il Dal Molin, Borgo Berga e la futura Tav. Il nostro quartiere verrebbe squarciato con due nuovi binari, una nuova strada, un ponte ecc. Inoltre, nel lotto tra Verona e Altavilla c’è già un progetto definitivo che non rispetta nessuna regola dell’iter progetTuale dove la valutazione di impatto ambientale viene eseguita da Lande spa, una ditta indagata per legami con la Camorra.

Per questo e per tanti altri motivi, saremo presenti Lunedì all’arsenale ferroviario in Via dell’Arsenale Ferrovieri alle 14:00

Vi aspettiamo.

Montecchio, Verona e Vicenza: 3 appuntamenti per informarsi sul TAV!

Triplice appuntamento per informarsi sulla tratta Verona-Vicenza nelle prossime settimane, con esperti, testimonianze degli espropriati della tratta Treviglio-Brescia, testimonianze degli attivisti della Brescia-Verona e tanti aggiornamenti e novità su cosa sta succedendo nei nostri territori. E’ ORA DI INFORMARSI!

MARTEDì 26 APRILE – VICENZA
ore 20:30 @ Scuola Media Carta – Ferrovieri
evento facebook per maggiori informazioni QUI

Ne parleremo con:
Erasmo Venosi – fisico esperto in infrastrutture e impatti ambientali
Francesca Leder – docente di Urbanistica all’Università di Ferrara
Attiviste del Comitato No Tav Brescia

VENERDì 29 APRILE – VERONA
ore 20:45 @ Cinema teatro nuovo di San Michele E.
Via Vincenzo Monti 7 C

Ne parleremo con:
Erasmo Venosi – fisico esperto in infrastrutture e impatti ambientali
Marta Vanzetto – esperta di dirtto ambientale
Rappresentanti degli espropriati della tratta Treviglio-Brescia

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MARTEDì 3 MAGGIO – MONTECCHIO MAGGIORE (VI)
ore 20:30 @ sala San Paolo in piazza San Paolo

Ne parleremo con:
Maunel Brusco – consigliere regionale del Movimento 5 stelle
Circolo culturale “NO TAV” – La Mesa
Rappresentanti degli espropriati della tratta Treviglio-Brescia

 

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VICENZA: IL CARNEVALE SI COLORA DI NO TAV!

Sabato 13 febbraio il quartiere dei ferrovieri, con il locale Comitato Popolare dei Ferrovieri che si occupa della questione NO TAV vicentina, ha organizzato una sfilata di carnevale in collaborazione con diverse realtà che seguono percorsi territoriali tra cui il gruppo della parrocchia, l’associazione Ferrock e il  Bocciodromo di Vicenza.

Presenti diverse centinaia di persone che hanno sfilato tra le vie del quartiere accompagnati, tra i tanti, anche un carro NO TAV che rappresenta lo “squalo” TAV che con la voracità del suo passaggio distruggerebbe case, terreni, verde, ecc.

Infatti anche sulla tratta Verona-Vicenza si sta creando un forte dissenso nei confronti della costruzione di quest’opera e nelle ultime settimane numerosi sono stati i momenti informativi sul territorio.

Venerdì 19 febbraio il treno-squalo tornerà in strada per accogliere gli industriali vicentini, in prima linea per il progetto TAV, che saranno sanzionati sottolineando il fatto che con i soldi pubblici tutti questi personaggi si mangiano le nostre case e la nostra terra.

Perchè è ora che tutti i complici di questi progetti del malaffare siano dunciati, perchè è ora che le persone sappiano veramente cos’è il TAV e cos’è il meccanismo delle grandi opere della mafia.

Perchè è ora di fermare definitivamente questo progetto, qualsiasi esso sia, che riguardi Brescia, Vicenza, Verona o la Val di Susa per noi è lo stesso, questo treno non si farà perchè costruiremo un futuro migliore per noi e per le prossime generazioni, perchè useremo questi soldi per la sanità, per i dissesti idreologici, per l’istruzione, per un trasporto sostenibile e accessibile e per ogni opera utili ai territori e alle persone che li vivono.

PERCHE’ NO TAV OVUNQUE E SEMPRE, FINO ALLA VITTORIA!

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Lettera di un ferrioviere sul TAV Verona-Vicenza

Vogliamo condividere le parole di un ferroviere a proposito di TAV Verona-Vicenza.

Il comune di Verona ha sempre voluto la Tav.
Io sicuramente non mi candiderò e visto che perdo casa, campagna e tutta una vita spero di andare a vivere da un’altra parte dove i cittadini sono più tutelati.
Ho sempre dato tanto e ricevuto poco.
La Tav va a beneficio di pochi eletti.
Sono ferroviere dal 1987 e a quel tempo circolavano molti più treni di adesso senza tecnologia.
Pensi che a maggio 2016 tutta la linea Brescia Vicenza verrà
telecomandata da una sola persona a Milano Rogoredo (totale posti di lavoro persi 25).
Ma per far questo hanno si messo tecnologia ma semplificato di fatto la linea, rendendo molte stazioni dei semplici binari di corsa non più utilizzabili per precedenze e incroci e questa è la scusa di RFI per la TAV.
Nel 1990 tra le 20 di sera e le sei del mattino circolavano cinquanta treni, ora meno di venti.
Spostando tutti i treni merci di notte e riaprendo le stazioni si
potrebbe passare tranquillamente a quasi 220 treni al giorno senza ripercussioni sul servizio viaggiatori. Ma questa è pura utopia.
Questo nuovo sistema che telecomanderà la linea si chiama ACCM. Per far questo sono state definitivamente chiuse al servizio movimento (incroci e precedenze) le stazioni di Ponte San Marco, Castelnuovo del Garda, San Martino Buon Albergo, Caldiero e Montebello e inoltre Rezzato ha ora un solo binario di precedenza cosi come Peschiera. La primavera prossima toccherà a San Bonifacio e Altavilla che verranno
telecomandate anch’esse.
Certo tutto molto più semplice ma meno duttile. I Treni potranno però viaggiare sul binario di destra in caso di emergenza per un treno fermo ma per tratte molto lunghe
rendendo di fatto la linea a binario unico.

13/07 biciclettata NO TAV: da Lonato a Vicenza passando anche per Verona! Appuntamento alle 12:00 per pranzare insieme!

 

Dopo la tappa di Lonato la carovana No Tav proseguirà verso il  5° Forum europeo contro le Grandi Opere Inutili e Imposte dove parteciperanno comitati di uomini e donne da molti paesi dell’Europa, e tra questi anche rappresentanti dei comitati NO TAV di Brescia e Verona nella sessione pomeridiana di sabato 18, che vedrà protagonista proprio il Movimento NO TAV italiano e francese.

Nell’allontanarsi dal lago di Garda lunedì 13, dopo essere passati da Peschiera e Castelnuovo del Garda dove saranno salutati da rappresentanti dei comitati NO TAV locali facenti parte del Coordinamento No Tav Brescia-Verona, i No Tav in marcia arriveranno all’ora di pranzo a Verona, dove saranno ospiti del Campo Gigi Piccoli presso Porta Vescovo (in via Caroto 1), prima di riprendere a pedalare verso Vicenza dove è prevista la tappa successiva.

Qui la carovana NO TAV potrà ristorarsi e dissetarsi in compagnia di quanti vorranno condividere la “tappa”.     Un invito dunque a partecipare a partire dalle 12:00 sarà un’ulteriore occasione per rinnovare conoscenza e appoggio reciproco nella lotta contro il TAV.

Ricordiamo infatti che una delegazione della Val Susa ha partecipato a tutte le manifestazioni che si sono svolte nel bresciano e nel veronese quindi cerchiamo di accogliere questa bellissima iniziativa con bandiere, striscioni e cartelloni in modo da far vedere che continuiamo a esserci e a lottare insieme in tutta Italia (e non solo) per la difesa della nostra terra e del nostro futuro!

In serata ricordiamo che la carovana farà tappa a Vicenza con cena alle 19:00 presso il Cs Bocciodromo di via Rossi 198 (prenotare al 347.9087538 entro sabato 11/07) a cui seguirà un dibattito e la proiezione della puntata della trasmissione di Report che svela il meccanismo della progettazione, della costruzione e della gestione delle grandi opere.

 

VICENZA: FIACCOLATA POPOLARE NO TAV

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In tanti e tante abbiamo attraversato le vie del quartiere dei Ferrovieri con una fiaccolata che ha toccato i due simboli di questa parte della città, il cavalcavia Ferreto de Ferreti e la passerella. Chiediamo, come recitava lo striscione di apertura del corteo di fermare l’iter del progetto Tav. Un progetto che prevede lo stravolgimento del quartiere con la costruzione di una nuova strada, abbattimento del cavalcavia, un accesso più complicato a Viale Verona e una cantierizzazione che sconvolgerebbe per anni la vita quotidiana. Inoltre ci sarebbe una grande stazione in Fiera e lo smantellamento della stazione in centro.

L’aspetto economico è un altro dei punti critici visto che dovrebbero essere spesi miliardi di euro di soldi pubblici mentre sui giornali leggiamo di scandali e delle inchieste che rivelano i meccanismi di malaffare e corruzione dietro alla gestione delle grandi opere in Italia. La prossima settimana consegneremo le centinaia di firme che abbiamo raccolto in questi giorni all’amministrazione comunale per chiedere l’apertura di un percorso partecipativo e consultivo dal basso.

Comitato Popolare dei Ferrovieri

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Articolo da Vicenzareport

Tav, fiaccolata ai Ferrovieri per fermare l’opera

Un treno con la testa a forma di squalo che divora un intero quartiere. Quel treno è la Tav e quelle case rappresentano il quartiere dei Ferrovieri, dove questa sera è andata in scena una fiaccolata contro il passaggio dell’alta velocità/alta capacità a Vicenza. Un’opera che secondo molti avrà un impatto devastante per il quartiere. Così, più di duecento persone (diversi cittadini e anche alcuni consiglieri comunali) hanno sfilato per le strade dei Ferrovieri. In mano, fiaccole accese e bandiere dove quei treni, che da sempre hanno caratterizzato la fisionomia del quartiere, sono raffigurati come animali feroci pronti a distruggere il territorio. La fiaccolata, partita dall’anfiteatro di via Baracca, è arrivata fino alla passerella pedonale di via D’annunzio, dove c’è stato un incontro inaspettato con dei soldati americani. Ad accompagnare il corteo un unico slogan: “Fermatevi”.

Il Comitato popolare dei Ferrovieri, nato un mese fa proprio per organizzare la mobilitazione contro la Tav, e le persone che hanno aderito alla manifestazione, chiedono infatti al sindaco di Vicenza, Achille Variati, di fermare l’iter avviato a gennaio per portare la Tav in città. L’obbiettivo è quello di ottenere una moratoria del progetto e avviare un percorso che favorisca la partecipazione e consultazione dei cittadini. Per questo motivo sono state raccolte 800 firme, che presto verranno consegnate al sindaco, ed è stata organizzata la fiaccolata.

“La Tav – ha spiegato, durante la fiaccolata, Mirko Urukalo, del Comitato popolare dei Ferrovieri – avrà un impatto devastante per il nostro quartiere: i binari ferroviari verranno interrati e sopra verrà costruita una strada a scorrimento veloce che porterà più traffico e smog; il cavalcavia Ferreto dei Ferreti verrò abbattuto e l’unico accesso per le auto nel quartiere sarà per via Maganza. Dovremo poi convivere per anni con i cantieri”.

La fiaccolata ha attraversato, quindi, i luoghi simbolo del quartiere: il cavalcavia e la passerella pedonale di via D’annunzio. Qui, la processione si è però interrotta. Tra i binari della ferrovia, che passano sotto la passerella, diversi militari americani vengono infatti trovati al lavoro con mezzi militari e anche un pullman. Non hanno voluto rispondere ai manifestanti che chiedevano spiegazioni sulle loro attività, ma alcuni hanno comunque un’idea di quello che stava accadendo: “scaricano e caricano qualcosa – hanno detto – avviene ormai da mesi e sempre di notte”.

Il consigliere comunale del M5s Daniele Ferrarin, che ha partecipato alla fiaccolata, si prepara quindi a fare un’interrogazione al sindaco per riempire il silenzio dei soldati al lavoro con qualche spiegazione. Non sono state in silenzio, invece, le tante persone che si sono affacciate dai palazzi o sono uscite dai bar e ristoranti del quartiere, in alcuni casi incoraggiando le persone in strada durante la fiaccolata.

“Soprattutto sulle grandi opere – ha detto Liliana Zaltron, altro esponente del M5s in Consiglio comunale presente alla fiaccolata – bisogna sentire la voce dei cittadini. Il sindaco o i consiglieri potrebbero già farlo richiedendo un referendum, che avrebbe dei tempi molto più brevi rispetto a quelli previsti per una consultazione che parte dai cittadini. Li ho sollecitati a farlo, ma non ho ancora ricevuto una risposta”.

Martina Lucchin

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articolo da Radiondadurto

GRANDI OPERE, GRANDI TRUFFE: FIACCOLATA NO TAV A VICENZA

11076272_403441359838297_1243148362993136886_nGrandi opere, grandi truffe. In centinaia ieri sera alla fiaccolata No Tav di Vicenza, organizzata dal Comitato popolare Ferrovieri, il quartiere che sarebbe devastato dal passaggio della linea Verona – Venezia. In testa al corteo un treno con la testa a forma di squalo che divora un intero quartiere. La fiaccolata, partita dall’anfiteatro di via Baracca, è arrivata fino alla passerella pedonale di via D’annunzio, dove c’è stato un incontro inaspettato con dei soldati Usa, che stavano utilizzando i binari civili per il trasporto di mezzi militari. Sulla fiaccolata No Tav sentiamo Olol, Comitato popolare quartiere Ferrovieri di Vicenza. Clicca qui per ascoltare.

Il Comitato popolare dei Ferrovieri, nato un mese fa proprio per organizzare la mobilitazione contro la Tav, chiedono al sindaco di Vicenza, Achille Variati, di fermare l’iter avviato a gennaio per portare il Tav in città. L’obbiettivo è quello di ottenere una moratoria del progetto e avviare un percorso che favorisca la partecipazione e consultazione dei cittadini. Per questo motivo sono già state raccolte un migliaio di firme che presto verranno consegnate al sindaco.

Dal Tav al Mose. Infedele dichiarazione dei redditi: è l’ipotesi d’accusa che ha portato la Procura di Rovigo a iscrivere nel registro degli indagati l’ex ministro e governatore veneto Giancarlo Galan. Il deputato azzurro è attualmente ai domiciliari, dove sta scontando la pena di due anni e dieci mesi patteggiata per le ‘mazzette’ legate alla realizzazione del Mose. Nel corso di due accertamenti fiscali effettuati alla fine dello scorso anno gli sono stati contestati redditi non dichiarati, le supposte tangenti, su cui non sarebbero state versate le imposte. La Finanza contesta come proventi di attività illecita anche le somme investite nell’acquisto della villa di Cinto, oltre a una tangente da 200 mila euro, giustificata come finanziamento per una campagna elettorale di Fi.

Mentre i soldi continuano ad andare in direzione delle grandi opere, il territorio cede, come dimostrano i nuovi danni del maltempo nella zona di Modena, con frane e statali chiuse nei pressi del fiume Secchia. Intanto almeno 300 Comuni lombardi, a causa dei tagli e del patto di stabilità, non sono in grado di chiudere il bilancio: tra loro anche Milano. A dirlo oggi è Roberto Scanagatti, sindaco di Monza e presidente dell’Anci Lombardia che ha convocato un’assemblea straordinaria, con il presidente nazionale Fassino, per sollecitare il governo a sbloccare le risorse per gli enti locali.

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articolo da Eco-Magazine osservatorio sui conflitti ambientali

Vicenza, il quartiere Ferrovieri si mobilita contro il Tav

C’è un quartiere, che più degli altri fino a questo momento, ha deciso di dire no al Tav a Vicenza. Si tratta dei Ferrovieri, un quartiere di estrazione popolare e storicamente schierato a sinistra che come dice il nome stesso, è caratterizzato dal passaggio della ferrovia e che secondo il progetto targato Camera di Commercio e Confindustria sarebbe il più colpito dal punto di vista dell’impatto ambientale e strutturale. Dopo l’approvazione dello studio di fattibilità del 13 gennaio scorso, in quartiere ci si è cominciati ad organizzare per costruire momenti di informazione sulla reale portata di questo progetto, visto che l’amministrazione comunale non ha mai voluto incontrare i cittadini su questo tema. Il progetto preliminare, presentato e discusso dal Consiglio Comunale in meno di 30 giorni tra Natale e Capodanno, prevede il completo stravolgimento della città; costruzione di altri due BINARI a fianco degli attuali due, smantellamento della stazione centrale a due passi dal centro storico, due nuove stazione di cui una in zona Fiera decentrata dal resto della città e ad altissimo rischio idrogeologico così come la seconda in zona Nuovo Tribunale, un tunnel idroviario scavato nel Monte Berico, nuove strade, rotatorie, ponti e cavalcavia.

Proprio per informare i cittadini sui contenuti di questo progetto, è stata organizzata a febbraio in maniera autonoma un’assemblea del quartiere dei Ferrovieri che ha visto la partecipazione di più di 200 persone nell’aula magna della Scuola Media Carta. Da quel momento la gente ha iniziato a prendere coscienza di quello che stava per piovergli sulla testa e ha deciso che era arrivato il momento di organizzarsi dal basso. Pochi giorni dopo l’assemblea è nato il Comitato Popolare dei Ferrovieri che ha deciso di trovarsi tutte le settimane negli spazi del centro sociale Bocciodromo, situato all’interno del quartiere, per discutere, approfondire e organizzare iniziative. Sono stati contattati tecnici, geologi e ingegneri per spiegare le conseguenze ambientali, urbanistiche, economiche del progetto Alta Velocità. Si è deciso di iniziare la raccolta firme nel quartiere per chiedere di fermare l’iter del progetto definitivo, che doveva essere approvato a maggio ma dopo le dimissioni di Lupi pare sia slittato ad agosto, ed aprire un processo partecipativo e consultivo. Sabato 14 marzo sono stati allestiti quattro gazebo ai Ferrovieri arrivando a raccogliere più di 500 firme in una sola giornata.

Ieri sera, giovedì 26 marzo, una fiaccolata di oltre 300 persone ha attraversato le vie del quartiere chiedendo appunto di fermare quest’opera insensata che verrebbe a costare più di 5 miliardi di EURO. Durante il percorso tantissima gente si è affacciata ai balconi, alcuni ascoltando gli interventi altri applaudendo ai manifestanti che con le fiaccole illuminavano le strade. Sono stati attraversati due punti simbolici e storici di questa parte di Vicenza ovvero il cavalcavia Ferretto de Ferretti che collega i Ferrovieri con il resto della città e la passerella pedonale sopra la ferrovia. Entrambi, secondo il progetto voluto a tutti i costi da Variati, dovrebbero essere demoliti per spostare l’unica via d’accesso agli altri quartieri in un punto più periferico. Negli interventi dal microfono non sono mancati riferimenti ai recenti scandali legati alla mala gestione delle grandi opere con gli arresti per corruzione e le dimissioni del ministro Lupi. Nei prossimi giorni le firme raccolte verranno consegnate al Sindaco con una richiesta precisa, la moratoria del progetto.

Nel frattempo anche negli altri quartieri della città comitati, associazioni, gruppi di cittadini si stanno organizzando e mobilitando con lo scopo di creare un coordinamento cittadino per costruire iniziative anche a livello più generale. Dopo il Dal Molin, Vicenza sta iniziando ad affrontare un’altra battaglia in difesa della propria terra dalle imposizioni di piccoli gruppi economici che vorrebbero mettere completamente le mani sulla città.

QUESTA TERRA E’ LA NOSTRA TERRA

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29 marzo giornata di approfondimento e incontro contro le grandi opere inutili verso il Cop 21 di Parigi

Domenica 29 marzo 2015, c/o Centro sociale Bocciodromo – via Rossi, 195 – Vicenza

In un territorio che parte dalle Alpi orientali e arriva fino al Golfo di Trieste, intersecandosi con la pianura Veneta e toccando la Laguna di Venezia, il modello economico legato alle grandi e medie opere inutili continua a determinare meccanismi di governance basati sull’intreccio tra affari e politica.

Che si tratti dei tracciati del TAV, di nuove superstrade e autostrade, di urbanizzazione forzata, del Mose o di nuove strutture ospedaliere, sono molteplici i punti che accomunano le analisi e le pratiche delle tante esperienza di lotta e resistenza territoriali presenti nel Nord-Est italiano. Operando una sorta di screening su ogni singola opera ci troviamo di fronte a inchieste giudiziarie per corruzione o per infiltrazioni mafiose, alle solite aziende che a tavolino si aggiudicano gli appalti (Mantovani spa, Maltauro, varie sigle della Legacoop, ditte edili della Compagnia delle Opere ecc.), a ricadute impattanti sull’ambiente e sulle vite dei cittadini, a sospensione dei processi democratici di decisione e imposizioni violente dall’alto senza il benché minimo coinvolgimento delle comunità locali. Dal punto di vista infrastrutturale inoltre, i cantieri delle grandi opere spesso collegano geograficamente, sia in superficie sia in galleria, le regioni del Nord-Est.

E’ attorno a questa premessa che EcoMagazine propone una giornata di incontri e di approfondimenti, il 29 marzo a Vicenza, invitando tutti i comitati di Trentino Alto-Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia che si oppongono con forza ad un modello di sviluppo e di società giunto a saturazione.
La proposta è innescare una discussione che spazierà su tante questioni ma partendo da un focus sulle implicazioni economico-finanziarie dei progetti di grandi opere dopo i cambiamenti di strategia profilatisi negli ultimi anni e consolidatisi con il decreto-legge Sblocca Italia e la legge di stabilità 2015.

L’idea è quella di costruire un momento di formazione, scambio di conoscenze e messa in comune di pratiche per comprendere meglio i meccanismi di finanziamento che stanno dietro alla politica delle grandi opere.

L’obiettivo è quello di consolidare e ampliare i processi di opposizione a questi progetti attraverso la creazione di un networking virtuoso in grado di connettere realmente esperienze locali differenti e spesso distanti tra loro.

Il sito eco-magazine.info, oltre ad essere contenitore di approfondimenti specifici legati alle questioni ambientali, può diventare strumento comune di inchiesta, monitoraggio territoriale e di controllo sul rispetto dei requisiti formali economico-finanziari dei progetti delle grandi opere.
Infine, all’interno della discussione, verrà messo a tema anche l’impatto a livello globale di un modello di sviluppo basato su grandi opere, sfruttamento del suolo e privatizzazione delle risorse, in particolare rispetto ai cambiamenti climatici. Un impatto che non può essere circoscritto nei confini sempre più stretti di un ambientalismo così come veniva concepito nel finire dello scorso secolo, ma che oramai investe direttamente tematiche legate al sociale, al lavoro, ai diritti e alla stessa idea di democrazia.

Nel tempo della finanziarizzazione dell’economia, dove i nostri territori e le risorse naturali sono messi a valore ed espropriati dai poteri forti e dalla grande finanza per un nuovo processo di accumulazione capitalista, il prossimo vertice sul clima, che si svolgerà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015, rappresenta un’importante occasione per i movimenti europei e mondiali di costruire una critica dal basso nei confronti delle istituzioni che continuano a non voler trovare soluzioni rispetto ad una crisi ambientale ed ecologica sempre più devastante.

L’appuntamento sarà organizzato del centro sociale Bocciodromo di Vicenza, nell’ambito dell’assemblea regionale veneta di Genuino Clandestino: per una contaminazione conviviale tra tutte le realtà che sono attive sulle stesse lotte.

Ore 10.30

Assemblea plenaria: i meccanismi di finanziamento delle grandi opere in Italia e nel Nord Est tra corruzione, affari, politica e potere

interventi di:

* Gianfranco Poliandri – redazione scientifica notavbrennero.info

* Mattia Donadel – OpzioneZero

* Ernesto Milanesi – giornalista

* Sebastiano Canetta – giornalista

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Pranzo conviviale con Genuino Clandestino del Veneto

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Ore 14.30

Assemblea plenaria: interventi dei comitati territoriali

coordina Riccardo Bottazzo direttore di eco-magazine.info

I progetti delle grandi opere nel Nord Est: costi economici, ambientali e l’impatto sulla democrazia locale nella loro realizzazione. Ricerca di obiettivi e campagne comuni

VERONA: DOMENICA 22 MARZO PRESIDIO NO TAV A VIN ITALY

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Domenica 22 marzo a Verona davanti ai cancelli del Salone Internazionale del vino ci saranno anche gli attivisti No Tav per ricordare ai visitatori ( ma anche ai vignaioli ) che la ” grande inutile opera” portera’ un danno notevolissimo alla pregiata viticoltura del Basso Garda

Volantino definitivo vinitaly

facebook.com/No-Tav-Verona

facebook.com/cittadini contro il disastro TAV 

facebook.com/Comitato-No-TAV-di-Peschiera-Castelnuovo-Sona-Sommacampagna

Gli attivisti No Tav veronesi si ritroveranno in assemblea lunedi 16 marzo per decidere l’indizione di una nuova passeggiata popolare no tav dopo quella che si è tenuta il 14 febbraio a Peschiera del Garda. Intanto sono gia’ state organizzate due assemblee di incontro con gli espropriati : una il 16 aprile per la zona di Peschiera- Castelnuovo e una il 23 aprile per Sona-Sommacampagna.

Il 25 marzo invece dibattito pubblico a  San Bonifacio con Erasmo Venosi e Marta Vanzetto per iniziare a discutere anche della tratta Verona – Vicenza.

Gli attivisti No Tav della tratta bresciana si ritrovano in assemblea martedi 17 marzo per decidere anch’essi l’indizione di una passeggiata popolare da tenersi in primavera: presumibilmente la scelta questa volta’ sara’ su Calcinato  , paese pesantemente colpito dagli espropri e a due passi da dove potrebbe aprire il primo cantiere ( gia’ finanziato ) della tratta Brescia – Verona.

 

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VICENZA: LE INIZIATIVE DI LOTTA NO TAV DEL COMITATO DEI FERROVIERI

10941036_390843707764729_5991910917668665291_nDopo le mobilitazioni del 12 e 16 gennaio e la partecipata assemblea pubblica del 22 gennaio alCS Bocciodromo dal titolo “Che impatto avrà il Tav sui nostri territori?” , sta’ definitivamente decollando la lotta No Tav nella citta’ di Vicenza.

Da inizio marzo infatti presso il Bocciodromo di via Rossi 198 si riunisce il Comitato popolare dei Ferrovieri , nato dopo un ‘assemblea a cui hanno partecipato oltre 200 persone che fanno parte del quartiere che piu’ di tutti subira’ gli effetti devastanti del passaggio del TAV nella citta’ berica.  “Vi invitiamo a partecipare all’assemblea del Comitato popolare dei Ferrovieri per organizzare i gazebo e per discutere delle altre iniziative in quartiere” scrivono i No Tav che si trovano tutti i giovedi sera.

Sabato 14 marzo infatti gli attivisti No Tav ( dalle ore 9.00 alle 18.00 ) invitano i cittadini a ” venire ai gazebo nel quartiere dei Ferrovieri per firmare la richiesta, all’amministrazione comunale, di moratoria del progetto TAV/TAC a Vicenza e per aprire un percorso di partecipazione e di consultazione tra i cittadini. Sarà inoltre presente il materiale informativo sull’impatto dell’opera nel quartiere e nella città”.

Tra gli obiettivi anche quello di costruire un Coordinamento No Tav in citta’ di cui fanno gia’ parte l’Osservatorio Urbano Territoriale e il Comitato di Borgo Berga. “Ogni progetto della linea Tav/Tac -dicono gli attivisti – porta con sè distruzione del territorio, mancanza di democrazia senza il coinvolgimento dei cittadini, profitto per pochi e spreco di enormi quantità di denaro pubblico. Tutto questo per un modello di mobilità non certo immaginato per favorire il trasporto locale e i pendolari”.

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Ascolta l’intervista di Radio Onda d’Urto a Marko Comitato popolare dei Ferrovieri di Vicenza

facebook.com/comitatopopolareferrovieri

Rassegna stampa a cura dell’ Osservatorio Urbano